Abbandonare le scene dopo tanti tour alle spalle e una carriera iniziata ai primissimi anni ’70. Ivano Fossati ha deciso, infatti, di mettere la parola fine alla sua carriera, dopo la pubblicazione dell’ultimo album di inediti, “Decadancing” e la relativa serie di concerti per promuoverlo.
E’ allora forte l’attesa per le prossime date romane, precisamente il 3 e il 4 febbraio, presso l’Auditorium Conciliazione.
Fossati è sempre stato indicato da tutti come uno dei cantautori più colti del nostro panorama musicale. Le sue canzoni sono pacate, meditate e anche con uno sconfinamento nel rock. I suoi inizi sono legati alla musica progressive tipica di quel periodo. Il suo gruppo, Delirium, ha avuto pure un discreto successo, basti pensare alla partecipazione al Festival di Sanremo del 1972 con il brano Jesahel, che è poi divenuto un suo cavallo di battaglia. Fossati decide, quindi, di lasciare il gruppo e di intraprendere una carriera da solista. Le soddisfazioni arriveranno piano piano e, certamente, avrà un suo peso l’ottima collaborazione con Mia Martini, un legame sia professionale che sentimentale. Le collaborazioni, tuttavia, non termineranno qui, perché scriverà brani per altre artiste come, ad esempio, Patty Pravo e Loredana Berté. L’apice delle collaborazioni verrà comunque raggiunto con uno dei grandi maestri della musica italiana, ossia Fabrizio De Andrè. L’album frutto del loro incontro musicale è “Anime salve” (1996), molto apprezzato da critica e pubblico.
La carriera solista di Fossati è però significativa e tanti saranno i brani di successo, in particolare “La mia banda suona il rock”, “Dedicato”, “La costruzione di un amore” e “La canzone popolare”.
L’ultimo album, “Decadancing”, è uscito i primi di ottobre del 2011 ed è stato lanciato dal singolo “La decadenza”. Per il cantautore tutto è in decadenza, dalla lingua alla cultura. Un messaggio di speranza è, tuttavia, rivolto alle giovani generazioni, che possono guardare oltre le frontiere e costruirsi una vita diversa, rendendo migliore il mondo.