Dal 12 al 22 settembre, sotto il cielo di Villa Borghese al Silvano Toti Globe Theatre verrà rappresentato per la regia di Daniele Salvo, lo spettacolo teatrale Re Lear di William Shakespeare.
Classico della letteratura inglese, ultimo lavoro della stagione 2013 del Globe Theatre, iniziata a luglio con Giulietta e Romeo per la regia di Gigi Proietti e programmata sotto la direzione artistica dello stesso Proietti per festeggiare il decennale del teatro elisabettiano nato il 27 settembre 2003 con le luci della prima notte bianca a Roma.
La tragedia scritta nel 1605 in cinque atti, in versi e in prosa, è di forte impatto psicologico, per i sentimenti e le vicende tormentate dei protagonisti ed impersona il dramma dei padri incapaci di capire veramente i propri figli e di cedere alle loro adulazioni e vuole essere anche una riflessione sul potere e gli effetti che esso produce sulla psiche umana.
Come dice lo stesso regista, il testo è affidato quasi esclusivamente alla dolcezza, alla energia e alla determinazione di giovani attori che cercano di interpretare i ruoli in modi diversi dagli schemi recitativi tradizionali, ma riuscendo a dare ai personaggi la stessa forza espressiva ed interpretativa.
In questa opera l’animo umano viene analizzato intensamente in tutte le sue sfaccettature.
Re Lear è la tragedia dell’amore in senso universale, dell’odio, della vendetta, della sofferenza, della violenza, dei tradimenti. La scenografia è ridotta all’essenziale, senza troppi elementi decorativi. Emergono esclusivamente le azioni con la loro forte emotività.
Re Lear, sovrano della Britannia, decide in vecchiaia di abdicare a favore delle figlie Goneril e Regan, ma disereda Cordelia la più piccola, sincera ma rea di non avergli dichiarato abbastanza amore. Cordelia sposa il re di Francia e cerca di riconquistare la Britannia per ridarla al padre. Dalla parte di Cordelia si schiera il duca di Kent cacciato dal regno per tradimento, ma che rimarrà sempre fedele al suo re che ama come un padre. Le figlie predilette, appena raggiunto il potere rivelano tutta la loro malvagità d’animo abbandonando il padre, costretto ad errare con il servitore Matto che con i suoi discorsi rappresenta la coscienza terrena del re. La storia del conte di Gloucester e i suoi due figli è l’intreccio secondario che si inserisce nella trama principale per farla risaltare. Il conte mostra pietà per il vecchio re Lear, ma il figlio illegittimo Edmund, che ambisce al regno del padre, lo accusa di complicità con i francesi e lo fa accecare; verrà salvato dal vero figlio Edgar. Lear intanto impazzisce, sarà Kent a condurlo da Cordelia che gli dimostra tutto il suo affetto e così comprende di aver confuso l’amore con le parole.
Nel frattempo scoppia la battaglia disastrosa per i francesi. Edmund prima di morire, confessa al fratello Edgar di aver ordinato l’uccisione di Cordelia e di Lear. La revoca dell’ordine arriva troppo tardi.
Il dramma si conclude con Lear che, tra le braccia il cadavere della figlia Cordelia, muore per lo struggente dolore.
Ricordiamo e facciamo tesoro della bella frase di Cordelia che dice con saggezza Ama e fai silenzio.