The Beatles e The Rolling Stones, Duran Duran e Spandau Ballet, Metallica e Megadeth, Vasco Rossi e Luciano Ligabue. Sono alcune delle rivalità, più o meno veritiere, presenti nel panorama musicale internazionale ed italiano. Ci sono poi quelle rivalità all’interno di uno stesso movimento, esempio lampante il Britpop, con le due band simbolo: Oasis e Blur. I primi non esistono più (torneranno?), mentre i Blur hanno ricominciato coi tour in giro per il mondo.
Il 1995 è l’anno d’oro del Britpop e questo è dovuto all’uscita di due album molto importanti, “(What’s the Story) Morning Glory?” degli Oasis e “The Great Escape” dei Blur. A dominare le vendite sono stati i primi, ma i Blur hanno proseguito comunque molto bene, a partire dal lavoro successivo omonimo, uscito due anni dopo. Le vendite aumentano sempre più, come pure la relativa notorietà, grazie in particolare al fortunatissimo singolo “Song 2” e relativo video promozionale. Con “13” (1999) i Blur abbandonano il Britpop in favore di un alternative rock, che proprio in quel periodo stava venendo fuori. “Think Tank” (2003) segna, invece, l’inizio di un lungo silenzio, che verrà interrotto solo nel 2009. Da quel momento in poi è iniziata per i Blur una nuova fase con parecchi concerti in giro per il mondo e voci su un possibile nuovo album di inediti.
Adesso Damon Albarn, Graham Coxon, Alex James e Dave Rowntree sono pronti per una nuova serie di show. A Roma, Ippodromo delle Capanelle, è prevista proprio una data del tour, il 29 luglio, nell’ambito del Postepay Rock in Roma 2013 (inizio ore 21.45).