Fiorella Sud

L’inconfondibile voce di Fiorella Mannoia per cantare il “Sud”

Fiorella SudDomenica 9 dicembre 2012 all’Auditorium Parco della Musica di Roma – Sala Santa Cecilia ore 21 – torna ad incantare il pubblico una delle nostre cantautrici più eleganti e appassionanti di oggi. Il concerto fa parte della manifestazione Natale all’Auditorium che apre le porte ad un pubblico variegato e accontenta tutti: , musica, pattinaggio, circo, giochi, mostre e mercatino natalizio in un’atmosfera di luci e addobbi.

Fiorella MannoiaLo scorso 24 marzo assistendo al tour SUD di Fiorella Mannoia al Palalottomatica di Roma sono stata piacevolmente colpita da uno spettacolo unico ed estremamente coinvolgente.
La cantante romana, che non conoscevo bene – anche se è una delle voci più famose della canzone d’autore – è riuscita a catturare subito la mia attenzione attraverso una musicalità profonda che scandisce ogni singola parola interpretandone il messaggio che contiene.
In questo tour infatti, la Mannoia è accompagnata meritatamente dai ragazzi del progetto AXÉ, da musicisti africani, ballerini brasiliani, dalla sua band e da ospiti italiani che diventano parte integrante della manifestazione. Il concerto è dedicato ai rifugiati di tutto il mondo: i protagonisti, infatti, indossano tshirt d’eccezione realizzate da Impure in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per I Rifugiati (UNHCR) ognuna con una scritta diversa a difesa dei diritti fondamentali dell’uomo, contro le barriere della diversità, del razzismo e dell’omofobia. Durante il concerto è la stessa cantante ad invitare il pubblico a sostenere il progetto fondazione AXÉ, che aiuta i giovani delle favelas brasiliane ad abbandonare la strada attraverso l’arte e tutte le sue forme. Lo spettacolo è interamente dedicato al ricordo di Thomas Sankara, presidente e leader carismatico del Burkina Faso, assassinato nel 1987 durante un colpo di stato militare a soli 38 anni: pagò con la vita la sfida alle grandi potenze rifiutandosi di pagare un debito ingiusto e la convinzione che una classe dirigente ricca non è in grado di guidare un paese povero.
L’album Sud propone 22 brani vecchi e nuovi tutti ispirati alla condizione di povertà e di dolore dei Sud di tutto il mondo derubati e poi abbandonati. E’ forte l’influenza del libro Terroni di Pino Aprile con il suo sud d’Italia sfruttato e poi dimenticato. Da questo libro nascono canzoni e musiche scritte in collaborazione con artisti del calibro di Fossati, Bungaro e Barbarossa e che propone in questo nuovo album per cantare la disperazione, la malinconia, ma anche l’allegria, il calore e la forza di una terra che soffre e combatte.
L’artista torna dunque nella sua città all’Auditorium dopo il successo dello scorso marzo in un Palalottomatica gremito di appassionati o di semplici curiosi come me. In quell’occasione si è mostrata perfettamente a suo agio riuscendo a creare immediatamente un’empatia con il pubblico che pian piano si lascia sempre più andare al ritmo di ballo e canto e si commuove con lei. Intensità interpretativa e notevole energia sono la chiave di uno show vincente; la Mannoia partecipa attivamente cantando e danzando sempre scalza e con una forma fisica invidiabile. Travolgente perchè non si limita ad interpretare le canzoni – cosa che le riesce ottimamente – ma aggiunge all’esibizione tutta la sua carica di umanità e sensibilità artistica. Attraverso la sua voce traspare una grande sincerità e convinzione per tutto quello che dice, fa e rivendica; il progetto che promuove parte innanzitutto dal suo cuore, dalle sue idee, dal suo impegno nel sociale.
Sullo sfondo la sua ricca band: chitarre, basso e tastiere, due batterie, due percussionisti, un trio d’archi e due ragazzi senegalesi per il coro – uno di essi suona la kora, un’arpa a ponte africana – e il gruppo di ballerini sudamericani che deliziano il pubblico con la capoeira e altre danze tipiche in un mix di colori, suoni e voci davvero unico.
Cantante estremamente duttile con una notevole capacita di sfumature espressive e vocali, si fa conoscere al grande pubblico di Sanremo nel 1981 con il brano Caffè nero bollente; seguono un’infinità di successi e canzoni molto diverse: Come si cambia, Ogni volta che vedo il mare, Margherita di Cocciante, Le notti di maggio di Fossati, interpretazioni rivisitate di autori come De Gregori, Dalla, De Andrè, Ruggeri e numerosi altri album di grande successo (I Treni a vapore, Belle Speranze, Fragile).
La Mannoia è da sempre interprete raffinata e colta – vince cinque volte il Premio Targa Tenco come miglior interprete – sa dosare e modulare la voce sottolineandone le pause come in un racconto cantato. In questo ultimo album decide di scrivere anche i testi «in un’esperienza umana prima che musicale».
Ascolta con ammirazione insieme a noi gli assolo di kora; riuscitissimo e coinvolgente il duetto con il rapper Frankie Hnrg, con cui scrive Non è un film, canzone bellissima ispirata allo sfruttamento sessuale delle immigrate che gli è valso il premio Amnesty International. Apparentemente così diversi musicalmente, danno invece vita ad una piacevolissima esibizione; il pubblico apprezza notevolmente anche la famosa L’amore si odia incisa con Noemi, cantautrice romana dalla voce profonda e sabbiata di cui Fiorella è uno dei riferimenti musicali.
Le nuove canzoni sono presentate sul gigantesco schermo dello sfondo attraverso immagini di speranza e pace, attraverso volti di bambini e mani che si intrecciano e si cercano. Da ricordare Io non ho paura di Bungaro e Luce di Barbarossa che si apre con un canto palestinese.
Non mancano certo i classici del suo repertorio: Sally di Vasco, Vieni via con me versione reggae – molto simpatica – di Paolo Conte, Che sarà, Quello che le non dicono di Ruggeri ( Premio della Critica Sanremo 1987) per chiudere con Il cielo d’Irlanda e un’intensa Cara omaggio a Lucio Dalla. Una grande e scenografica scritta Grazie Lucio fa esplodere una commossa standing ovation e applausi sinceri per il cantante bolognese e per lei che lo ricorda con discrezione e sentimento.
Un emozionante concerto di grande fattura per la qualità della musica, il talento dei musicisti e ballerini, l’organizzazione, la regia, le luci e soprattutto il carisma della protagonista che aggiunge ad una perfezione tecnica una forza comunicativa senza la quale non ci sarebbe da parte del pubblico partecipazione e coinvolgimento.
Artista di grande personalità, poetica e delicata in tutte le sue esibizioni è sicuramente una delle voci più belle del panorama musicale italiano.

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