La commedia musicale riscuote ancora una volta il consenso e l’attenzione di grandi e piccini, e affascina per le belle scenografie e l’energica interpretazione dei protagonisti.
Da allora Peter Pan è diventato celebre per numerose pellicole cinematografiche, tra cui Le avventure di Peter Pan del 1953 e il seguito della storia nel Ritorno all’isola che non c’è del 2002, nonché fumetti e cartoni animati tra cui quello famoso della Walt Disney. Nel 2007 il musical ha fatto registrare il record di incassi e vinto il Riccio d’argento come miglior spettacolo dell’anno.
Si può tornare bambini almeno per una sera, calarsi nel mondo delle fiabe e dei giochi, immaginare di salire a bordo della nave di Capitan Uncino, combattere con i pirati, seguire il campanellino di Trilly per volare e sognare come si faceva nell’infanzia.
Le immagini allegre e coloratissime si susseguono sulla scena come nella storia quando Peter Pan arriva in volo e incontra Wendy e intona un’intensa L’isola che non c’è; poi il duello con la sua ombra e il viaggio con Trilly creata con la tecnologia laser fino all’isola della fantasia, dove la mente si rifugia per sfuggire alla realtà e alla vita da adulti.
Di grande effetto ed impatto visivo la scena della nave di Capitan Uncino che con la sua ciurma canta un esilarante rock, mentre il fedele Spugna si esibisce in un tip tap stile Brodway.
Il secondo tempo si apre con le note di Edoardo Bennato. I personaggi cantano tutti insieme Viva la Mamma e si alternano in divertenti cori. Il cantautore napoletano tanto amato da una intera generazione, compone il nuovo singolo Che paura fa Capitan Uncino che ricorda la perfidia e la malvagità del nemico di Peter Pan.
Tutto lo spettacolo contribuisce a ricreare un’atmosfera incantata e anche se il ritorno alla realtà è inevitabile, si chiude con una soave melodia Ogni favola è un gioco mentre il nostro eroe Peter Pan è pronto per ritornare in volo verso l’eterna fanciullezza.
Se crescere è necessario, meglio farlo conservando il disincanto e i ricordi legati all’infanzia, preservare una minima parte del lato infantile che è in ognuno di noi per invecchiare potendo guardare il mondo con gli occhi saggi ma curiosi dei bambini.
Immagini tratte da Wikipedia