“Thick as a Brick”, assieme a “Aqualung”, è l’album più celebre dei Jethro Tull, band storica capitanata dal polistrumentista scozzese, Ian Anderson. In occasione del 40ennale di questo importante album, ecco allora un tour celebrativo che farà tappa anche a Roma, GranTeatro, il 3 di dicembre.
Jethro Tull’s Ian Anderson, questo il nome del progetto live, prevede l’esecuzione per intero di “Thick as a Brick”, assieme ai nuovi brani di imminente uscita ed ai maggiori successi della band.
Tale album risale al 1972 ed è considerato a tutti gli effetti il primo veramente progressive rock dei Jethro Tull. Le melodie, infatti, si fanno più complesse e siamo davanti ad un concept album. I testi sono presentati come opera di un giovane talento, il poeta Gerald Bostock. In realtà non esiste nessuno con un nome simile, ma anche questo ha contribuito al successo dell’album. La copertina poi ritrae un giornale di una piccola località, il St. Cleve Chronicle & Linwell Advertiser, con in rilievo svariati articoli. Quello in prima pagina descrive come Gerald, un bambino di 8 anni soprannominato “Little Milton”, abbia vinto il primo premio in un concorso di poesia, per poi vederselo revocare per aver pronunciato la parola “g__r” durante una trasmissione tv. Il giornale al suo interno presenta pure l’intero scritto di Bostock e sottolinea come i Jethro Tull abbiano deciso di impiegarlo come testo del loro nuovo album, “Thick as a Brick” appunto.
Il concerto che Anderson sta portando in giro, prevede anche performance di altri artisti e proiezioni di filmati. Ecco, invece, i musicisti che lo stanno accompagnando in tour: John O’Hara alle tastiere, David Goodier al basso, Florian Opale alla chitarra e Scott Hammond alla batteria.