Slash 2

La fortuna di Slash e la distruzione di un mito

Slash 2Tornano assieme o non ci torneranno mai? Questi non sono i veri Guns N’ Roses, ma una band che propone cover, con il solo Axl al centro dell’attenzione!
Una domanda ed una constatazione che hanno fatto, e continueranno a fare, sempre il giro del mondo. I Guns N’ Roses, del resto, sono stati negli anni a cavallo tra gli ’80 ed i ’90, dei veri e propri idoli e, lo possiamo dire con certezza, il più grande gruppo Hard Rock di quel periodo. Album come “Appetite for Destruction” (1987), vero e proprio gioiello, ed i due “Use Your Illusion” (1991), contengono brani che tutti i veri appassionati di rock, hard rock e metal conoscono: “Welcome to the jungle”, “Sweet Child O’Mine”, “Paradise City”, “November Rain”, “Don’t Cry”…
Eppure, la magia si è spezzata ed ecco allora il cantante Axl Rose da una parte e il chitarrista Slash da un’altra.

Nulla di nuovo, perché la storia del rock è piena di dolorose separazioni, ma in questo caso non c’è, almeno al momento, nessuna speranza di reunion. Il perché è presto detto: i due si detestano e non accetterebbero mai di condividere ancora un palco assieme. Gli altri membri dei Guns N’ Roses non avrebbero molti problemi, come testimonia pure il caso dell’esibizione al Rock and Roll Hall of Fame del 2012. Lì decidono di aderire Slash, il bassista Duff McKagan ed i batteristi Steven Adler e Matt Sorum. Assenti, invece, il tastierista Dizzy Reed, il chitarrista Izzy Stradlin e, ovviamente, Axl Rose. Tante le polemiche che sono divampate in quei giorni e, diciamolo, tutti hanno criticato la scelta del frontman di non partecipare alla cerimonia prestigiosa. La sensazione è che, finché tra Axl e Slash continui a persistere questo clima di grande tensione e rancore, sarà impossibile anche solo rivederli assieme in qualche foto.
Guns N RosesGli altri ex membri non avrebbero così grossi problemi nell’intraprendere questa benedetta reunion, ma quei due sono sempre stati i leader, i personaggi di spicco, le primedonne, quindi niente da fare…
Tuttavia, Axl ha deciso di tenere in vita il nome della band e di continuare con altri musicisti. L’album “Chinese Democracy” (2008) passerà alla storia non per la valenza di brani, ma per l’attesa infinita della sua pubblicazione. Annunci, smentite, anticipazioni, si sono alternati in un modo francamente irritante, in particolare per i numerosissimi fan sparsi in tutto il globo. La separazione con Slash risale al 1996 e da quel momento è iniziato il lunghissimo periodo buio per i Guns N’ Roses o, per meglio dire, di Axl. Il chitarrista, infatti, ha proseguito con i suoi diversi progetti da solista, in particolare con gli Slash’s Snakepit (fino al 2001), i Velvet Revolver (fino al 2008) ed adesso con la band che porta il suo nome, Slash. Ed il tumultuoso Axl? Per lui poca musica ed infinite polemiche ed illazioni fino, appunto, al già citato “Chinese Democracy”, uno degli album più tormentati di sempre.
Non sono stati semplici i primi anni per Slash, pochi riscontri da parte della critica, ma non molto incoraggianti neppure il numero delle copie vendute. Poi la ripresa con i Velvet Revolver, band che ha riportato in alto il suo nome, fino al grande successo di “Slash” (2010), considerato il primo vero album solista dell’ex chitarrista dei Guns N’ Roses. Tale lavoro ha avuto enorme riscontro, forse a causa della presenza di tantissimi prestigiosi ospiti, ad esempio Ozzy Osbourne, Myles Kennedy, Chris Cornell e Lemmy Kilmister. Non solo questo però, perché tutti i brani sono freschi, immediati, potenti al punto giusto. E poi c’è lui, Slash, che, con il suo inconfondibile tocco di chitarra, dona quel qualcosa in più a tutto l’album. Prende così via il tour mondiale, che vedrà Myles Kennedy (Alter Bridge) come vocalist.
E l’album dei nuovi Guns N’ Roses? Dopo un inizio trionfale, “Chinese Democracy” si è arenato e le vendite non sono state all’altezza di un nome così prestigioso. Il motivo principale è la scarsa promozione, ma anche, e soprattutto, per le sonorità molto distanti da quelle proposte dai Guns N’ Roses dei tempi d’oro. Quindi, niente puro Hard Rock, ma una continua ricerca musicale che, tuttavia, non porterà a risultati omogenei.
Slash, diciamo, è andato sul sicuro. La sua musica, infatti, difficilmente potrà deludere gli appassionati del vecchio gruppo. Eppure, manca quel “qualcosa”…
Apocalyptic LoveGli spettacoli di Slash sono tutti molto belli, ma non c’è più quella “cattiveria”, l’imprevedibilità dei live mitici di una volta. Tutto è perfetto, anche troppo. E poi manca Axl, un personaggio che può anche stare antipatico a molti (giustamente), ma ha personalità ed è dotato di voce inconfondibile. Non può che lasciare un po’ interdetti l’esecuzione, durante un concerto di Slash, di alcuni classici dei Guns N’ Roses. Ok, tutto molto bello e coinvolgente, eppure un brano come “Paradise City”, perde gran parte del suo fascino senza la voce di Axl. Stessa cosa, chiaramente, la si può dire con la” band di cover” che porta in giro ancora quel nome così prestigioso. Sì, ci sono Axl Rose e Dizzy Reed, ma manca la chitarra di uno che si chiama Saul Hudson, meglio conosciuto come Slash; per non parlare poi di tutti gli altri musicisti che hanno rotto col frontman.
Tante comunque sono le persone che hanno fame di Hard Rock e, perciò, un concerto di Slash è sempre ottima cosa. Quindi, una bella occasione per i romani sarà, sicuramente, l’arrivo del chitarrista con la sua band, mercoledì 24 ottobre 2012, ore 21, presso il Palalottomatica. Slash featuring Myles Kennedy and The Conspirators, metteranno in scaletta i brani dell’ultimo album “Apocalyptic Love” e, cosa ovvia, i classici senza tempo dei Guns N’ Roses.
Tutto ok, dunque, ma l’amarezza rimane, perché un nome stellare della musica rock non esiste più, distrutto da discussioni e tanto veleno. Lo splendore di oggi, in particolare nel caso di Slash, ne è solo un pallido riflesso.

Immagini tratte da Wikipedia

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