Ryuichi Sakamoto è, senza troppi dubbi, uno dei maggiori compositori contemporanei. Tra le tante cose che vanno a lui riconosciute, c’è il fatto di aver saputo ottimamente fondere la musica etnica orientale con l’elettronica ed il pop (raffinato) occidentale. Il musicista giapponese è grande autore di colonne sonore, basti pensare a titoli che sono entrati nella storia del cinema, uno su tutti “L’ultimo imperatore”, film del 1987 di Bernardo Bertolucci (Sakamoto riuscì a portarsi a casa l’Oscar per la miglior colonna sonora).
Adesso il compositore è pronto per una nuova sfida. Sakamoto ed il pioniere tedesco della musica elettronica Alva Noto, hanno deciso di unire le forze per il progetto chiamato simbolicamente “summvs”, nome che evoca svariate associazioni e che combina la parola latina “summa” e la parola inglese “versus”, rimandando così al processo creativo che si instaura tra i due musicisti. Ne è venuto fuori un album, “summvs”, appunto, che completa il ciclo di 5 dischi, ovvero “vrioon”, “insen”, “revep”, “utp” e “summvs”, le cui iniziali formano la parola virus.
Dall’essenzialità giapponese alla ricerca visionaria tedesca, la fragilità del passato viene contrapposta alla durezza dell’epoca contemporanea, realizzando nel nostro tempo un momento travolgente nel preciso istante dell’incontro. Un viaggio, perciò, nella possibilità paranormale che ci unisce contemporaneamente a questo mondo ed all’altro, per vederne poi un altro ancora.
I due musicisti arriveranno a Roma, domenica 23 settembre, per un concerto presso l’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia (ore 21).