La vita non ha senso se non la puoi tradurre in versi. Queste le parole che identificano la piece teatrale che debutta domani, venerdì 4 febbraio al Teatro Elettra di Via Capo d’Africa, 32.
Con la regia di Marco De Pascale, suo il soggetto e di Rita Pasqualoni che ne è anche attrice, ‘Sono verticale ma preferirei essere orizzontale’ (dal titolo di una poesia bella e significativa di Sylvia Plath, a cui è dedicata la rappresentazione) sarà in scena venerdì 4, sabato 5, domenica 6 e di nuovo venerdì 11, sabato 12, domenica 13 febbraio 2011.
Un omaggio ad una donna ‘vera’ morta nel 1963, stesso anno di Marylin Monroe, americana anche lei, anche lei profondamente inquieta! Una donna fragile la Plath, che ha dato grande sviluppo al movimento della poesia confessionale con Anne Sexton, che ha saputo estrarre dal suo animo la profondità di grandi sensazioni, tristi e agghiaccianti verità. Dai suoi versi traspare l’indomabilità e l’intensa vita di un’artista ‘maledetta’ e inquieta, suicida a soli 31 anni, nella piena consapevolezza delle difficoltà.
Parliamo di Sylvia Plath, nata a Boston nel 1932 e morta a Londra l’11 febbraio del 1963, ebrea americana, si ricorda per i suoi drammi e perché è stata la prima poetessa che vinse un ‘Premio Pulitzer’ dopo la morte, con il suo ‘The Collected Poems’. Una morte agghiacciante la sua….
E il teatro ce la racconta con la rappresentazione del dramma, quello intenso della depressione che lotta con l’animo umano. La poesia dell’horror vacui è scritta dalla Plath ‘con maniacalità assoluta, cercando di essere e allo stesso tempo morire‘. Marco De Pascale e Rita Pasqualoni mettono in scena la forza dirompente e il bipolarismo, che contrasta lo spirito del ‘nulla’ dei versi della Plath. Come si legge sul sito www.teatroelettra.org “l’estremo tentativo di dipingere il quadro di una vita attraversata dalla duplicità, dalla molteplicità, dall’ infinita sequenza di stati d’animo, stati vitali, esperienze di senso e indicibili folgoranti pensieri”….
E con questo pathos, continua la stagione che si è appena inaugurata al Teatro Elettra. Il ‘teatro per il weekend’ che ospita spettacoli ed eventi nel ‘core di Roma’, a due passi dal Colosseo. Una passeggiata romana al Celio, ai piedi del Colle Oppio, ricordando i fasti della Domus Aurea di Nerone, per godersi una bomboniera di teatro (affrettatevi perché i posti sono solo 40 per serata) ‘chicca’ tra i numerosi locali e ristoranti sempre aperti di uno dei quartieri più vissuti e chiacchierati del momento, nella movida serale romana. E il Teatro Elettra ricorda che, date le piccole dimensioni del teatro, è necessario prenotare inviando una mail a info@teatroelettra.org.
Costo del biglietto 10€, comprensive di tessera associativa. Info: www.teatroelettra.org