Anche quest’anno l’Auditorium Parco della Musica si veste a festa. Continua il clamoroso successo del “Natale all’Auditorium”, ormai appuntamento fisso e irrinunciabile per tutti i romani e non solo, affezionati alla rassegna delle feste nel tempio della musica della capitale.
Un appuntamento imperdibile, tra i tanti, quello rappresentato dal concerto di Natale, portato in scena dall’Orchestra e Coro di Santa Cecilia , guidati dal maestro Antonio Pappano.
Giovedi 23 dicembre alle 21.00 presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, avrà luogo un concerto- evento della sezione Classica dell’Auditorium: il Natale come occasione per far incontrare due grandi della Musica come Ennio Morricone e Antonio Pappano.
Il Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia, Anton io Pappano, acclamato direttore e pianista inglese di chiare origini italiane, affronta per la prima volta una partitura per coro e orchestra del grandioso compositore romano, premio Oscar nel 2007, Ennio Morricone.
La partitura in questione si chiama “Vuoto d’anima piena”, ed è una cantata sacra su testi di Francesco De Melis composta nel 2008 per celebrare i 1000 anni della Cattedrale di Sarsina, pensata appositamente per essere eseguita nel suggestivo e mistico silenzio della navata della chiesa, dove si incontrano l’Oriente e l’Occidente in un quintetto di trombe, tromboni, corni, percussioni, insieme a due pianoforti e agli archi, e al coro: un vero e proprio ventaglio di timbri attraverso cui si dipana questa cantata sacra “in tre navate”.
Il testo è completamente ispirato alla tradizione cristiana, con contaminazione mediorientali, in particolar modo con il sommo poeta islamico del milleduecento Rumi, cui si ispira De Melis, per poi intersecarsi verso le correnti spirituali di Meister Eckart, Angelus Silesius, Margherita Porete, Teresa de Avila, Juan de la Cruz e Ignacio de Loyola.
Il rapporto spirituale tra Rumi ed Eckart esprime l’Oriente e l’Occidente attraverso la coincidenza mistica di alto e basso, in una coincidenza degli opposti, come quella tra pieno e vuoto, che ispira il titolo dell’opera e il verso-chiave del poema che Morricone incarna rigorosamente nei suoni.
Ma la serata non finirà qui. Prima della conclusione e degli immancabili auguri natalizi, ci accompagnerà verso la vigilia delle festività il sogno natalizio del II Atto dello Schiaccianoci di Čajkovskij, e della Festa danzante a Palazzo della fata Confetto.
Definito “il” balletto per eccellenza, Lo Schiaccianoci è uno dei regali che Clara, protagonista dell’omonimo balletto di Čajkovskij, trova sotto l’albero di Natale. L’argomento del II atto del Balletto più famoso che esista e che contiene la celeberrima Suite, animata da Walt Disney in Fantasia rappresenta il sogno della piccola, in cui il dono si trasforma in un bellissimo Principe, che porta con sé la fanciulla nel Regno dei Dolci, ad un festoso Gala di danze nel palazzo della Fata Confetto.
Dopo il concerto sinfonico di venerdì 17 in una serata tutta dedicato a Georg Friedrich Håndel, aperta dalla celebre Musica sull’acqua e lo straordinario concerto pre-natalizio di sabato 18 dicembre che ha visto impegnati l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia, sulle gioiose danze dei Divertissements dal Guglielmo Tell e la Cantata di Natale di Arthur Honegger, guidati anch’essi dalla professionalità di Pappano, l’Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia augura Buon Natale a tutti sulle note nel nostro amato Ennio Morricone.