Da martedì 9 a giovedì 11 maggio 2023, sarà in scena all’OFF/OFF Theatre l’opera teatrale “Nakba – I nostri occhi sono i nostri nomi”, XX calligrammi per la Palestina, di Enrico Frattaroli, da “Testimone oculare-Il libro del figlio” di Muhammad Al-Qaysi, interpretata da Franco Mazzi
arricchita dalle composizioni musicali del Trio Joubran, dal canto mawwal di Samia Qazmuz Bakri, dal flauto di Mohamed al-Zamel, dalle voci del soprano Patrizia Polia e del basso Federico Benetti, dalla cal-ligrafia araba di Amjed Rifaie.
Da martedì 9 a giovedì 11 maggio 2023
Presso OFF/OFF Theatre, in Via Giulia, 20 – Roma
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
FRATTAROLI & MAZZI
In collaborazione con il Centro di Produzione FLORIAN METATEATRO
presentano
NAKBA
“I NOSTRI OCCHI SONO I NOSTRI NOMI”
XX CALLIGRAMMI PER LA PALESTINA
di ENRICO FRATTAROLI
da “TESTIMONE OCULARE – IL LIBRO DEL FIGLIO”
di MUHAMMAD AL-QAYSI – Edizioni LAVORO
con
FRANCO MAZZI
Composizioni musicali del palestinese TRIO JOUBRAN
Dizione poetica in lingua araba e canto mawwal di SAMIA QAZMUZ BAKRI
Tema al flauto palestinese di MOHAMED AL-ZAMEL
Interventi in audio del soprano PATRIZIA POLIA e del basso FEDERICO BENETTI
Calligrafia Araba di AMJED RIFAIE
Elaborazioni audio e video, composizione melologica e regia
di ENRICO FRATTAROLI
NELL’ESILIO DI UN BAMBINO DIVENTATO POETA, L’ESILIO DI UN INTERO POPOLO
NAKBA (in arabo: CATASTROFE) è il termine con il quale, nella storiografia con-temporanea, si indica l’insieme degli eventi che nel 1948, con la creazione dello Stato d’Israele in terra di Palestina, hanno comportato la pulizia etnica del paese e ridotto la gran parte dei palestinesi alla condizione di profughi, profughi a cui Israele nega ogni diritto, tra cui il “diritto al ritorno” sancito dalla risoluzione 194, del 1948, delle Nazioni Unite.
Muhammad al-Qaysi nasce nel 1944 a Kafr’Ana, un villaggio a undici chilometri ad est di Giaffa. Nel maggio del 1948 − “un lontano maggio, indelebilmente im-presso nel cuore di un bambino” − al-Qaysi ha appena compiuto quattro anni. Sono i giorni in cui, con la madre Hamda e la sorella Zakiyya, è costretto ad ab-bandonare Kafr’Ana (occupata dalla Brigata Alexandroni fin dal 25 aprile) per ri-fugiarsi, “insieme a famiglie di parenti e vicini e a tanta altra gente, nell’immensa estensione di un frutteto”. Il bambino non sa, non capisce cosa stia accadendo, ma vede sua madre Hamda “in preda a una paura indefinibile”, “tormentata da un’ansia senza tregua e vulnerabile” come non l’ha mai vista. Un camion li tradur-rà fino a Lidda, da dove inizieranno gli anni del suo esodo, del lungo, definitivo esilio da Kafr’Ana. Da due anni ha perduto il padre Khalil, ucciso da una pallottola già israeliana. Ad al-Gialazon, perde la sorellina Zakiyya, avvelenata da un sorso di benzina spacciato per vermifugo. Perderà, ormai giovane adulto, la madre Hamda: Madre e Palestina insieme.
ARTE È DARE UN RITMO AL DOLORE
L’opera teatrale coniuga il tema esistenziale, sociale e politico con l’espressione poetica, sia del testo di al-Qaysi che del mio stesso lavoro: una partitura le cui di-mensioni testuali, musicali, visive e teatrali si integrano quali gradi di libertà, di veri-tà, di uno stesso spazio compositivo. Il popolo palestinese è, per sua cultura, emi-nentemente poetico. Un poeta palestinese può riempire auditorium e stadi con la sua sola lettura. Scrittori come Muhammad al-Qaysi, Mahmoud Darwish, Giabra Ibrahim Giabra, Ibrahim Nasrallah, Emil Habibi, Ghassan Kanafani, per citarne solo alcuni, restano poeti: “restano umani”, anche negli scritti in cui denunciano la di-sumanità e l’orrore dei crimini subiti e che continuiamo a subire: mai in your face, ma sempre fra le intraducibili, ineffabili velature della poesia.
OFF/OFF THEATRE
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Costo Biglietti: Intero 30€; Ridotto Over 65 20€; Ridotto Under35 15€
Dal martedì al sabato h.21,00 – domenica h.17,00
Info e Prenotazioni: +39 06.89239515 dalle h. 16.00
Prevendita On Line su Vivaticket
Fonte: Ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona