Al Teatro Anfitrione l’anteprima di Enrico IV

La bottega delle maschere, la compagnia teatrale diretta da Marcello Amici, anticipa al Anfitrione, dal 18 al 23 aprile, l’anteprima di Enrico IV, una delle opere inserite nella rassegna teatrale Pirandelliana (XXVII Edizione)

che si terrà nel Giardino di S. Alessio all’Aventino, dal 4 luglio al 6 agosto 2023, composta da Dieci atti unici (Bellavita, Sgombero, La giara – L’altro figlio, L’imbecille, La patente – La morsa, La verità, L’uomo dal fiore in bocca, All’uscita) ed Enrico IV di Luigi Pirandello.

L’aria che si respira nel teatro della Bottega non è mai raddensata, austera, severa, è sempre ironica tragedia e commedia tragica. La rassegna con il titolo “All’Aventino, l’Istrione!” affronterà il problema della solitudine esistenziale che opprime e condiziona l’istrione che è dentro ognuno di noi.

ENRICO IV – Circa venti anni addietro, in tempo di carnevale, c’era stata una cavalcata in costume dove ognuno aveva rappresentato un personaggio storico con la sua dama accanto. Uno di loro, mascherato da Enrico IV di Germania, cadde da cavallo, batté la testa e rimase fisso, per vent’anni, nel suo personaggio. È l’antefatto.
Ora egli vive – Enrico IV – in una villa solitaria dove, un giorno, si presentano quella che fu la sua dama accanto, il suo rivale in amore che fece springare il suo cavallo facendolo cadere e un medico alienista che con un trucco violento spera di guarirlo come un orologio che si sia arrestato a una certa ora e che si rimetta a segnare il tempo, dopo un così lungo arresto. Il mascherato, però, è guarito. Se ne era accorto un giorno guardandosi nello specchio, ma aveva preferito restare pazzo; come un vecchio attore, aveva voluto restare nei panni del suo personaggio per viverla con la più lucida coscienza la sua pazzia. Quando sul finale quello che fu il suo rivale in amore scopre che Enrico IV non è un pazzo e la tensione del racconto raggiunge il massimo della sua iridescente angoscia aprendosi ad un omicidio, la regia fulmineamente lo esclude con una fervida intuizione?

Note di regia – La regia è uscita dalle abitudini, dalle pratiche pirandelliane, non ha interpretato la maschera e la persona, ma capito perché Enrico IV si piace in quella carnevalesca rappresentazione che dà a sé stesso e agli altri della sua regalità. Non più quel raisonneur in punta di fioretto che con abilità istrionica si destreggiava sul filo teso della pazzia e della finzione, ma un teatrante che dietro il sipario del suo travestimento offre ai suoi ospiti lo spettacolo un po’ compiaciuto del suo virtuosismo dialettico. Il più tragico personaggio di Pirandello giuoca la propria parabola in una carnevalata fittizia e claustrale. La sua esistenza si risolve e si dissipa in azione scenica. Ecco perché la recitazione, la ricomposizione del testo, le musiche, tutto diventa spia di una precisa lettura registica dove il confine tra personaggio-uomo e personaggio-attore si rarefa sino a diventare inafferrabile. Enrico IV è un attore e un poeta che conosce la stoffa di cui sono fatti i sogni, due ruoli per lo stesso personaggio, come non a caso insegna Michel Foucault nella Storia della follia, e tanti drammi di Shakespeare stanno lì a testimoniarlo. La regia ha geometrizzato la follia del testo, ha innalzato una linea di confine dalle pareti alte e sottili. Oltre si potrebbe andare, ma non si può uscire. Quando i cosiddetti saggi tenteranno di scombinare gli equilibri, la cittadella si rinchiuderà nel regno dell’immaginazione perpetua, della solitudine esistenziale.
Enrico IV è l’altro versante del quotidiano, è l’aspirazione a mettersi in salvo nei ruoli intimati dal mondo della fantasia. È un poeta malinconico avvolto in un mantello di solitudine, è un Amleto che discetta sulla condizione umana di cui è vittima e trionfatore, indossa e si fa carico del travestimento per la vita. E’ l’attore che assume su di sé la funzione della follia per scrollare le certezze che ancorano l’esistenza. È lo scrittore che si rinchiude definitivamente nella sua arte.

Compagnia Teatrale
LA BOTTEGA DELLE MASCHERE

TEATRO ANFITRIONE
Via di San Saba, 24 – 00153 Roma
Tel. 06.5750827

ENRICO IV
di Luigi Pirandello

dal 18 al 23 aprile 2023

Regia
Marcello Amici

Con

… (Enrico IV) Marcello Amici
La Marchesa Matilde Spina Tiziana Narciso
Sua figlia Frida Martina Pelone
Il giovane Marchese Carlo di Nolli Vincenzo Ciolino
Il Barone Tito Belcredi Pier Giorgio Dionisi
Il Dottor Dionisia Genoni Francesca Sampogna
I quattro finti Consiglieri Segreti
Landolfo (Lolo) Federico Giovannoli
Arialdo (Franco) Marco Tonetti
Jacoba (Gina) Mariaelena Pagano
Bertoldo (Fino) Luca Mandara
Il vecchio cameriere Giovanni Andrea Giannelli

 

Comunicazione: Francesca Proietti, Virginia Rifilato

Inizio spettacoli: ore 21 (domenica ore 18) – Ingresso: Euro 15
Prenotazioni: 06.5750827

Le scene: Marcello de Lu Vrau – Le luci: Paolo Fortini
I costumi: Tiziana Narciso, Gianfranco Giannandrea
Assistente alla regia: Federico Giovannoli

 

 

 

 

 

Fonte: La Bottega delle Maschere

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