“Carta bianca a Fernanda Pessolano” al Teatro Villa Pamphilj

“Carta bianca a Fernanda Pessolano” è il titolo che il Villa Pamphilj ha scelto per i quattro appuntamenti che faranno conoscere in modo approfondito le tante sfaccettature dell’arte di Fernanda Pessolano.

Artista, costumista per la danza contemporanea, Fernanda Pessolano negli ultimi anni ha condotto una ricerca sulla storia dei teatrini di carta, rielaborando antichi teatrini e sperimentandone narrazioni, oltre a creare abiti scultura e piccole e grandi installazioni con carta o altri materiali.

Si parte il 4 febbraio con “Non solo per gioco” il primo dei due workshop dedicati alla costruzione dei teatrini di carta. Un ciclo di quattro incontri (il 4 e 5 febbraio su il teatrino Guignol e l’11 e 12 febbraio su il teatrino diorama) per scoprire il mondo dei giocattoli di carta e in particolare dei teatrini di carta prima giocando e montando cartamodelli a colori della tradizione poi progettando e costruendone uno proprio.

L’11 febbraio alle ore 11,30 andrà in scena Astolfo sulla Luna e in bicicletta, episodio dell’Orlando Furioso con il testo scritto e interpretato da Caterina Acampora, in versione attuale con tanto di cyber bicicletta, con i teatrini/installazioni in miniatura, come quadri di un cartellone per cantastorie, di Fernanda Pessolano.

L’11 febbraio è anche il giorno dell’inaugurazione della mostra “I Burattini della Quarantena” 30 opere che rappresentano un diario, simbolico, sintetico e immaginario, fatto a mano con oggetti e stoffe realizzato dall’artista durante il periodo del lockdown. L’esposizione sarà visitabile fino al 13 marzo 2023.

Fernanda Pessolano. Artista, costumista per la danza contemporanea, crea abiti scultura e piccole e grandi installazioni con carta o altri materiali. Negli ultimi anni ha condotto una ricerca sulla storia dei teatrini di carta, rielaborando antichi teatrini e sperimentandone narrazioni. In ambito sociale conduce regolarmente laboratori artistici con bambini e ragazzi, gruppi integrati e disabilità.
Dal 2004 è presidente e direttore artistico per l’Associazione Ti con Zero, nel 2013 ha fondato la Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza, unica biblioteca in Europa specializzata in bicicletta e ciclismo. Progetta manifestazioni culturali e di promozione della lettura.

DETTAGLIO DELLE ATTIVITA’

WORKSHOP 4-5 febbraio / 11-12 febbraio 2023
NON SOLO PER GIOCO Workshop di costruzione del teatrino di carta
Boccascena, sipario, personaggi, fondali e quinte ma soprattutto una storia da animare, un teatrino da costruire. Un ciclo di quattro incontri per scoprire il mondo dei giocattoli di carta e in particolare dei teatrini di carta prima giocando e montando cartamodelli a colori della tradizione poi progettando e costruendone uno proprio.
Si sperimenteranno due tipologie di cartamodelli: 4 e 5 febbraio – Il teatrino Guignol; 11 e 12 febbraio – Il teatrino diorama.
Il corso di formazione è diretto agli insegnanti, operatori culturali, artisti e agli appassionati compresi tra 18 ai 99 anni. Saranno messi a disposizioni stampe di cartamodelli a colori della tradizione.

Orario: 4 e 5 febbraio dalle 9.30 alle 13.30;
11 febbraio dalle 13.30 alle 17.30 / 12 febbraio dalle 9.30 alle 13.30
Durata a incontro: 4h
Numero partecipanti: max 12
Costo per 2 incontri: 65 euro
Costo per 4 incontri: 100 euro
Materiale di base: a carico del docente
Materiale personale: i partecipanti dovranno portare il materiale artistico con il quale intendono lavorare per decorare il boccascena, i personaggi, i fondali, e materiale decorativo da riciclo. Es: colori, materiale da riciclo, stoffe, passamanerie, bottoni, scatole nastri, piume…

 

TEATRO: 11 febbraio 2023 ore 11,30 – ingresso 7 euro
ASTOLFO SULLA LUNA E IN BICICLETTA
Di e con Caterina Acampora
Teatrini di Fernanda Pessolano

Astolfo sulla Luna, episodio dell’Orlando Furioso con il testo scritto e interpretato da Caterina Acampora, con teatrini/installazioni in miniatura (opere tra artigianato e arte come quadri di un cartellone per cantastorie) prodotti da Fernanda Pessolano.

Ariosto immagina la Luna come un doppio speculare della Terra, dove finisce tutto ciò che su questa va perduto: una sorta di pianeta-discarica affollato di immagini oniriche. Il testo nasce dall’idea di riattualizzare, con tanto di cyber bicicletta e strumentazioni, questo folle volo compiuto da Astolfo per recuperare il senno perduto di suo cugino Orlando, nel farlo scoprirà qualcosa di sé stesso. Astolfo, infatti, a differenza degli altri paladini di Carlo Magno è un personaggio estremamente stratificato e complesso, anche se le sue peregrinazioni sembrano essere sempre governate dal caso, è proprio questo suo vagabondare che porta l’eroe a incrociare e soccorrere gli altri personaggi del poema e trovare alla fine il “filo” che lo condurrà in percorsi non preventivati e per questo pieni di opportunità.

«Era un testo che conoscevo e che amavo nella traduzione di Italo Calvino. Nei miei teatrini metto in scena sempre la letteratura, probabilmente perché ho sempre promosso la lettura, attraverso incontri e laboratori, rassegne e festival. Quel testo di Ariosto era nell’aria, nel cuore, in un teatrino, e infine anche nell’incontro con Caterina Acampora. Lei innamorata come me di Astolfo ha riscritto una versione dinamica attuale e giocosa stile cantastorie per i bambini delle elementari. L’idea è di trasformare le immagini del cartellone da cantastorie in diorami. L’Orlando Furioso, un testo epico, si presta benissimo a questo genere di rappresentazioni, come lo è stato anche per i pupi siciliani. Inoltre, a distanza di secoli la Luna continua a fare parte del mondo delle favole, dei misteri, dei sogni, e a esercitare un fascino che le esplorazioni spaziali e scientifiche non hanno cancellato. Il viaggio di Astolfo, perché di un viaggio si tratta, abbiamo però cercato di renderlo più attuale. Tant’è che, davanti all’ippogrifo che si rifiuta, Astolfo si vede costretto a servirsi di uno strumento alato ma meccanico, e amatissimo: la bicicletta». Fernanda Pessolano

MOSTRA: Dall’11 febbraio al 13 marzo 2023 – ingresso libero
I BURATTINI DELLA QUARANTENA Una sfida. Una disciplina. Un diario

Una sfida. La velocità della realizzazione. Essere contemporanei negli accadimenti e nei sentimenti.
Da poche ore a un giorno e mezzo. Cercare e utilizzare quello che si ha.
Sintetizzare le informazioni pressanti, continue e disparate.
Una disciplina. Ricerca dentro di noi, fra di noi. Cosa nell’immediata emergenza serve a me come soggetto umano e sociale.
Un diario, simbolico, sintetico e immaginario. Fatto a mano con oggetti e stoffe. Dedicato e in relazione.
Non come soluzione ma come ricerca e memoria. Letterario nel suo voler raccontare e rileggere versi associati.

«Tutti i burattini della serie della quarantena sono realizzati con materiali, oggetti e giochi accuditi nel mio laboratorio. Gli oggetti appartengono a e nonne di amici, scarti di traslochi, mercatini km 0, avanzi di installazioni e laboratori per bambini, giochi dei figli.
Tra le parole della radio (non ho la televisione da 34 anni), le chiamate con gli amici e i racconti in famiglia, la quarantena ha ispirato burattini uomini, burattini filosofici, burattini animali, burattini luoghi. Che è una parte di quello che viene a galla dopo tanti giorni di un’attesa da funamboli.
Ho iniziato l’8 marzo con i burattini per l’installazione dedicata a Fausto Coppi, che avrebbe dovuto essere presentata il 15 dello stesso mese al Teatro di Villa Pamphilj di Roma. E il 13 aprile i burattini sono diventati 20. Uno nato ogni due giorni. Un gioco veloce per un tempo lento da trascorrere.
Il 4 maggio ho finito ufficialmente la serie. Composta da 30 burattini. Una sfida. Una disciplina. Un diario.
Ho ricomposto il mio laboratorio e riordinato tutto. Dimezzato il mio tesoro di piccoli inutili oggetti.
Tutti i burattini sono stati realizzati con materiali che avevo in casa. Aspetto con gioia nuovi rifornimenti da amici.
Riordino sentimenti e idee» Fernanda Pessolano

Elenco delle opere
1. La miss
2. L’airone
3. La morte
4. Il sindaco
5. La memoria
6. Gino Bartali, albero nel giardino dei giusti
7. La casa
8. Fausto Coppi
9. La connessione
10. L’insegnante
11. La paura
12. Il dottore
13. Il letto
14. Il Papa
15. Agnese, cucciola di cane
16. Coronabond
17. Leonardo, cucciolo di unicorno. Cinquecentesimo anniversario di Raffaello
18. Il presidente della Repubblica
19. La protezione civile
20. L’attesa
21. Alessandro, la lumaca che imparò la lentezza. Dedicato a Luis Sepulveda
22. La radio, diversa. Giornata della radio
23. Il leone newyorkese
24. Lilli, la farfalla ballerina. Dedicato a Tonino Guerra
25. Il futuro. La grande muraglia verde. Giornata della Terra
26. e pedali. La Biblioteca della bicicletta. Il Maggio dei libri
27. La Corona Inglese. Immunità di gregge
28. Irene, Viola e Alice, piccole formiche a lavoro
29. Il virologo
30. La Fase 2. Lo sport

 

 

 

TEATRO VILLA PAMPHILJ
Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma

INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
tel. 06 5814176

 

 

Fonte: TiC.Teatro Villa Pamphilj – Roma

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