“Forse una città” un progetto del Collettivo Ada per raccontare la metropoli e i suoi miraggi. Come si racconta una città a teatro? Da questa domanda parte
la ricerca di “Forse una città”, progetto di ADA Collettivo in scena nell’ambito della XVI edizione del festival Teatri di Vetro, il 18 dicembre al Teatro India.
Il progetto è costituito da brevi performance indipendenti, denominate “Mirage” e coinvolge le/i performer: Chiara Caimmi, Mariella Celia, Anna Basti, Elisabetta Ventura,Eduardo Ricciardelli, Pasquale Passaretti (drammaturgia e regia) che si muovono tra elementi di prosa, tap dance, musica dal vico, live visual e cinema sperimentale. I visual, così come le musiche, sono elaborati ed eseguiti dal vivo da Loredana Antonelli e da Lady Maru.
Dopo la data dell’11 dicembre, in cui è stato proiettato al Teatro del Lido di Ostia “Mirage” realizzato da Loredana Antonelli, con le musiche di Lady Maru e Chiara Caimmi e i testi di Pasquale Passaretti, il 18 dicembre, al Teatro India, ci saranno tre performance distinte, in tre fasce orarie diverse. Alle 18:00 “Mirage 1” in cui sonorità elettroniche, passi di tap dance, live visual raccontano una città in bilico tra idealizzazione e demitizzazione; alle 19,30 “Mirage 2” un dialogo a più voci sul concetto di distruzione, conservazione, ricostruzione ed infine, alle 21,00, “Mirage 3” in cui la metropoli sembra configurarsi come un eterno check-in, una departure lounge paranoica, sempre in bilico tra l’attesa della partenza e l’aspettativa dell’arrivo.
ADA – collettivo informale per la scena – nasce a Roma nel 2019, da Loredana Antonelli, visual artist e regista video, Lady Maru, dj techno e producer e Pasquale Passaretti, attore, drammaturgo e regista teatrale. ADA produce opere multimediali che includono elementi di prosa, danza, musica dal vivo, live visual e cinema sperimentale. Ad oggi il collettivo ha realizzato Twittering Machine, Walking with Damian, Forse una città. ADA è sostenuta da Lunarte.
Fonte: Valeria Zecchini