“Vestiti della vostra pelle” al Teatro Palladium

Con Vestiti della vostra pelle, per la prima volta il Dipartimento SARAS di Sapienza Università di Roma ha inaugurato, nell’ambito del progetto “Per un necessario” diretto dal Professor Guido Di Palma,

un percorso di residenze didattiche, unico esempio in Italia, rivolto a giovani compagnie e gruppi informali per la realizzazione di progetti autonomi di messinscena.
Vestiti della vostra pelle è un atelier creativo, realizzato in collaborazione con Sapienza CREA-Nuovo Teatro Ateneo, Università di Roma Sapienza e Fondazione Teatro Palladium dell’Università di Roma Tre e PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza della Regione Lazio – Settimo Cielo di Arsoli, che si inquadra nei processi di ricambio generazionale nello spettacolo dal vivo.
Lo scopo di questo “esperimento” è quello di dare spazio e occasione a giovani artisti per elaborare un processo artistico e produttivo, affiancati da professionisti che possano aiutarli ad affinare i loro strumenti artistici con la guida di Andrea Cosentino.
Si inizia il 19 dicembre, alle 21.00, con MEDEA. Esperimento straniero.

​La ricerca prende come spunto la traiettoria dei personaggi Medea e Giasone, unita alle esperienze delle attrici, per arrivare a una riflessione sull’industria culturale, sulla crudeltà del potere, sui limiti etici dell’arte e sulla condizione dell’essere straniero. Un esperimento scenico che parte da una delle tragedie greche antiche più trasgressive, la Medea di Euripide, per affrontare delle domande contemporanee.​
di e con Natália Parrini e Camila Urbano
dramaturg e aiuto regia Bruno Barbosa
assistenti tecnici Alessia Giglio e Niloufar Davari
traduzione Francesco Recchiuti

A seguire, nella stessa serata del 19 dicembre, alle 21.30, INES.
Scritto, diretto e interpretato da Andrea Fabi, INES è una dark comedy sugli ideali sconfitti. Durante la preparazione di una festa, Ines, la padrona di casa, racconta cosa si festeggerà quando gli invitati arriveranno.
Ines è una donna, omosessuale, ebrea e di colore, simbolo e sintesi del concetto di minoranza: per raggiungere la parità di diritti, fonda una Lega che unisce le forze di queste 4 minoranze di cui lei fa parte. Su questo esempio altre minoranze creano altre Leghe: comincia così una folle lotta fra poveri, all’ultimo diritto negato pur di averlo per sé. Mentre le minoranze si fanno la guerra a colpi di campagne mediatiche, trionfa il solito vincitore, che sta a guardare la lotta: l’uomo bianco eterosessuale occidentale. Ovvero l’autore e interprete dello spettacolo.​
testo, regia e interpretazione Andrea Fabi
occhio esterno Mariagiulia Colace
di Luisa Fabriziani

La seconda serata di restituzione presso il Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, si aprirà il 20 dicembre, a partire dalle 21.00, con O.O.O.O. (ove odo oso oltre).
Uno spettacolo che prende spunto dalle vicende autobiografiche dell’autrice e interprete Maria Federica Bianchi, dal suo rapporto con la nonna malata di Alzheimer.Un punto di partenza per ragionare su chi siamo, su cosa resta di noi se perdiamo la memoria. Un lavoro per riflettere insieme sull’importanza del ricordare, ma anche sulla potenzialità del dimenticare.
di e con Maria Federica Bianchi
assistenti Maria Beatrice Giovani, Andrea Pizzalis
Alle 21.30, la giovane compagnia bolognese Collettivo Crisi Collettiva presenta Ultima Dea.
Ci sono un becchino-narratore e tre attrici che cercano di imparare il mestiere di becchino, ma non ci riescono, perché sono solo attrici. No, non è l’inizio di una barzelletta, è la verità. ​Dopo due anni di appunti presi in loco su ogni funerale a cui ha assistito, Elia Montanari, il drammaturgo, ha deciso di scrivere un testo sul lavoro che gli serve per pagare l’affitto: il necroforo. Nel mondo delle imprese funebri tra scandali, sessismo e consumismo, il narratore si chiede per quale motivo la speranza risieda nel vaso di Pandora, che dovrebbe essere solo il vaso con tutti i mali del mondo.​
drammaturgia Elia Montanari
regia Noemi Pittalà
con Sofia Boschi, Maria Chiara De Francesco, Elia Montanari e Beatrice Zanin​

Alle ore 22.00, chiude la rassegna UNA RISSA. Ovvero come ci sono finita io qui di Kontra Moenia
Una rissa è un conflitto irrazionale che non ha solo la forma dei pugni e dei calci ma anche di una baraonda emotiva. Una danza coreografata male, una moltitudine di luoghi e di persone in un percorso urbano sporcato dal caso. Qualcosa li lega, una segreta linea gialla che segna il confine del pericolo e del rischio. Se la oltrepasso e mi espongo cosa succede?
di e con Arianna Di Stefano e Livio Remuzzi
con il sostegno di C.ENTRO/Teatri di Vetro, Settimo Cielo/Periferie Artistiche​

 

Vestiti della vostra pelle
Prima edizione di Residenze Didattiche
Per un teatro necessario – Sapienza Università di Roma
19-20 dicembre Teatro Palladium | Roma

Ingresso gratuito con prenotazione:
+39 389 517 7410 (Whatsapp)
Per maggiori informazioni: sito Le nottole

 

 

 

fonte: ‘Laboratoriteatro Saras’

About EZrome

Check Also

L’arte non ha sbarre: il murale di Edoardo Ettorre a Rebibbia

Arte #Carcere #CaterinaMartinelli #EZrome Il progetto "L'arte non ha sbarre" porta l'arte dentro e fuori le carceri, con murales e laboratori a Rebibbia. L'opera di Edoardo Ettorre, dedicata a Caterina Martinelli, sarà inaugurata il 12 dicembre 2024. Le attività coinvolgono le detenute in percorsi di libertà e speranza, promuovendo inclusione e rieducazione.

“La Battaglia di Roma” lettura scenica all’Altrove Teatro

Teatro #Storia #Resistenza #EZrome Dal 29 novembre al 1 dicembre, l'Altrove Teatro Studio presenta "La Battaglia di Roma", una lettura scenica di Pierpaolo Palladino, con musiche dal vivo di Pino Cangialosi. Un viaggio teatrale che rievoca il 10 settembre 1943, giorno cruciale nella storia italiana, attraverso parole e musica.

Lascia un commento