“Girasoli” è un monologo post-mortem in cui a parlare è Sarah M., attrice di teatro, donna sensibile, intelligente, talentuosa, distrutta dalla solitudine e dalla mancanza di amore.
Dopo essersi uccisa nel tentativo di liberarsi delle sue ossessioni, Sarah– non-morta e in un non-luogo definito solo dallo scorrere del tempo – si ritrova a dover fare i conti con i suoi mostri, perseguitata dai pensieri che sono stati causa del suo stesso suicidio.
“Girasoli è una grande e terribile storia d’amore e solitudine – spiega Alice Sgroi, interprete e autrice del testo insieme a Giovanni Arezzo che cura la regia- Una storia d’amore matto e disperatissimo. L’amore sa dare la vita, ma sa anche toglierla, sa guarire le ferite dell’anima o colpirla – l’anima – a morte. È questo amore estremo, disumano, la goccia di veleno che – nel nostro gioco teatrale – ha fatto traboccare il vaso già colmo di disagio e lacrime di Sarah”.
Sarah è Sarah M., non più giovanissima che soffre di depressione e disturbi della personalità, e dopo diversi ricoveri coatti, decide di togliersi la vita strozzandosi nel bagno di casa sua, durante l’ennesima insopportabile notte di solitudine, resa ancora più atroce da una straziante lettera di (non) amore, ricevuta poche ore prima.
“Per sensibile intelligenza teatrale e meravigliosa violenza emotiva, Alice Sgroi è la mia Sarah ideale, – aggiunge Giovanni Arezzo- che si muove e agisce in un non-luogo deserto, incastrata nelle stesse debolezze della sua stessa esistenza, ma con una voglia matta e in qualche modo nuova di chiudere questo devastante cerchio di fuoco che le ha infiammato il cuore, tra i baci e gli schiaffi. Un cerchio che può chiudersi solo, come tradizione comanda, con una struggente e liberatoria lettera d’amore. Non è vero che da morti non si soffre, è solo diverso”.
Tra ricordi, visioni, deliri e danze, “Girasoli” è un viaggio intimo tra le riflessioni di una donna appassionata e fragile, tanto capace di dare amore quanto desiderosa di riceverne, in bilico tra dannazione e salvezza, e che si ritrova costretta a dover decidere il proprio destino anche dopo la morte.
martedì 12 e mercoledì 13 aprile ore 21
di Alice Sgroi e Giovanni Arezzo
con Alice Sgroi
regia Giovanni Arezzo
assistente alla regia Gabriella Caltabiano
disegno luci Carmelo Lombardo
costumi Grazia Cassetti
voce registrata Claudia Fichera
Associazione Culturale Mezzaria
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti
Prenotazioni: tel 06 2010579
Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 15-18.30 Ufficio promozione: ore 10-13.30 e 14.30-19
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