Debutta al Teatro di Documenti di Roma, dal 7 al 10 aprile, NELL’ARDORE DELLA NOSTRA CAMERA, spettacolo scritto da Massimo Sgorbani e interpretato da Donatella Busini, con la regia di Paolo Orlandelli.
“Questa stronzata della famiglia”. Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XXI°, quando cadono i tabù e la cultura cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi, perché fa male constatare la piccolezza e la meschinità di un’educazione che ha prodotto soprattutto dei rivoltanti mostri.
“Dei testi di Massimo Sgorbani si dice che siano delle confessioni: è vero, perché consistono nella trascrizione di pensieri e di moti interiori spesso impronunciabili. Ma la pratica più estrema esercitata da Sgorbani è, a mio avviso, la vivisezione. Come il suo sguardo riesca a cogliere e la sua penna a descrivere i rimuginamenti che gorgogliano nei più profondi recessi dell’animo umano, è un mistero che – come Sgorbani ha dichiarato – sorprende lui stesso.”_ annota il regista Paolo Orlandelli.
Imbarcato in un una sonda microscopica, improvvisamente solo per l’intimità alla quale l’autore lo costringe, lo spettatore procede tra gli strettissimi meandri del cervello, si inerpica lungo i gangli e scivola nelle sinapsi, tra sogni, ricordi e avvenimenti, per fuoriuscire dagli occhi, dal naso, dalla bocca, dalle orecchie, dalla vagina, dal glande, o dal buco del culo di personaggi di una mostruosa umanità nella quale è impossibile non riconoscersi. Un’esperienza sconvolgente e mai provata prima.
Paolo Orlandelli
Regista votato all’attualità, si dedica a spettacoli di denuncia e impegno civile, quali: “Processo Dell’Utri, storia d’Italia dagli anni ’70 a oggi” (2015); “Emanuele Scieri, Vittima della Folgore” di Isabella Guarino e Corrado Scieri (2014); “Davide contro Golia, cronache del G8 di Genova” (2011), di cui è anche autore e interprete e che vanta il patrocinio di Amnesty International; “Il Cardinal Mia Cara” (2012), “Vite Violate, Crimini sessuali nella Chiesa Cattolica” (2009) e “04-05-’98: Strage in Vaticano” (2008), tutti di Fabio Croce. Di teatro contemporaneo allestisce tra gli altri “Scontro di particelle nella mente accellerata di Dio”, “Condominio”, Er polizziotto” e “Storie pericolose”, tutti di Pier Paolo Fiorini (2021), “Alba” di Maria Teresa Berardelli (2021), “Brillante” di Marco Maltauro (2019), “Emigranti” di Slawomir Mrozek (2017), “Una coppia aperta, anzi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame (2013), “Il Letto” di Giuseppe Manfridi (2010), e “Antonietta Pirandello, nata Portolano” di Marina Argenziano (2001). Sul versante letterario, adatta per la scena “Alexis, o della lotta vana” di Marguerite Yourcenar (2014), “L’invenzione di Morel” di Adolfo Bioy Casares (2013), “Una frase, un rigo appena” di Manuel Puig (2009) e “Regina contro Queensberry, il primo processo di Oscar Wilde” (2008).
IPAZIA PRODUZIONI
presenta
Donatella Busini
in
NELL’ARDORE DELLA NOSTRA CAMERA
Di Massimo Sgorbani
Scenografia Carla Ceravolo
Costumi Patrizia Moretti
Regia di Paolo Orlandelli
Teatro di Documenti
7, 8 e 9 aprile ore 21
10 aprile ore 18
INFO
Teatro di Documenti
Via Nicola Zibaglia, 42
Biglietti: 12 euro più 3 euro tessera associativa
Prenotazioni: Tel.328 8475891- 348 0157922
Ufficio Stampa
Maresa Palmacci
Fonte: Maresa Palmacci