Sono un appassionato di magia fin da bambino. La “luce” si accese dopo aver visto ad una festa di compleanno il papà di un mio compagno di classe fare un giochino con i cerini. Avevo sette anni. Il sette ha sempre accompagnato la mia esistenza. Senza raccontare tutti gli episodi, è stato un 7 il mio primo giorno di lavoro ufficiale; è stato un 7 il giorno in cui è iniziata 17 anni fa la storia con la mia attuale moglie e la combinazione ha voluto che questa a cui ho assistito fosse proprio la settima edizione del Supermagic. A volerla estremizzare ho assistito allo spettacolo il giorno 25. E 5 più 2 notoriamente fa 7. Il sette si sa è da sempre il numero magico per antonomasia. Come lo stesso Remo Pannain, avvocato di professione e illusionista per passione, nonchè ideatore e organizzatore del Supermagic, ha sottolineato introducendo al pubblico l’edizione numero 7 del Festival della Magia: “Mistero”.
Presi per mano da una splendida fata, Aira, (interpretata dall’attrice Arianna Moro) che ricordava moltissimo la Trilly di Peter Pan – non per niente Vito Lupo, mago internazionale e regista dello spettacolo è consulente di effetti speciali e magici per la Disney – gli spettatori sono stati accompagnati in un viaggio attraverso le dimensioni, i sensi, la ragione e l’irrazionale. Per lasciarli, una volta terminato lo show, con un qualcosa in più. La consapevolezza che la Fantasia, l’Immaginazione e l’Allegria sono tesori che dobbiamo conservare ed alimentare.
Lo spettacolo propone artisti di primissimo piano. Christopher Hart, illusionista americano, eletto due volte “Mago dell’Anno” al Magic Castle di Hollywood. E’ conosciuto per essere “Mano” della famiglia Addams e, ispirato al suo personaggio, ha presentato, oltre ad alcuni classici della manipolazione scenica con il fuoco e con le carte, un numero strabiliante con la dolce metà della “Mano”, una “Mano” femmina che volteggiava magicamente intorno al corpo del mago in una serie infinita di situazioni molto divertenti. Sul palco poi, introdotti di volta in volta dalla bellissima fata Aira, tutti gli altri artisti. Arno, un prestigiatore francese, in grado di far comparire dal nulla uccelli di ogni tipo e in diverse situazioni, fino all’apparizione straordinaria di due coloratissimi pappagalli Ara. Numero che gli ha permesso di vincere il Mandrake d’Or. Dalla Francia viene anche il giovane talento Jordan Gomez, che ha presentato uno straordinario numero di apparizione e manipolazione di CD, pacchetti di cioccolatini e palline colorate. Nonostante la giovane età ha già vinto premi in Europa oltre a ricevere numerosi apprezzamenti anche al campionato mondiale di magia in Cina nel 2009. La coppia livornese composta da Alberto Giorgi e Laura, invece, presenta magie da scena in stile fantasy. Il tutto esaltato da atmosfere misteriose, fuoco e musica. Apprezzati in tutto il mondo per alcuni effetti magici di loro creazione, hanno vinto numerosi premi internazionali. Sempre italiano anche l’illusionista Gaetano Triggiano con un numero da scena degno dei più blasonati maghi internazionali. Nell’esibizione presenta alcune illusioni del suo spettacolo “Tablò” – realizzato dal regista del Circle du Soleil, fondendo magia scenica, poesia e passione.
Ardan James, invece, è uno straordinario mimo-illusionista americano. La sua vera magia è la capacità di conquistare il pubblico con una esibizione di altissima qualità. Una alchimia perfettamente riuscita fra magia, creatività, espressionismo ed arte teatrale. La magia comica è anche l’arte de “il Magico Alivernini”, beniamino del pubblico romano, che presenta un numero pieno di colpi di scena esilaranti e battute a raffica. Risate a crepapelle garantite.
Lo spettacolo, diviso in due tempi, ha visto salire sul palco, dopo la pausa, Remo Pannain che si è esibito, con classe ed eleganza, in un numero con le corde. Anzi “…con una lunga corda, che ha due capi ed un centro…”. Chicca finale la possibilità, per gli spettatori, di incontrare gli artisti, schierati poco prima delle uscite del teatro e complimentarsi ancora una volta con questi straordinari interpreti dell’arte magica.
Da non perdere.