Vittorio Continelli in “Matteo Salvatore: due nomi, manco un cognome”

Quando ti sei fatto scalzo estate e inverno, hai pregato dio e il padrone per lavorare dieci, quindici giorni l’anno e poi basta,

quando ti sei scorticato sotto il sole e sotto la neve (che in Puglia l’inverno nevica, altroché!), quando ci hai messo un mese intero per farti da casa tua fino a Roma.

Un mese sano, sano da una stalla all’altra, da un carretto all’altro. Un lavoro praticamente.

Questa è la storia di una disfatta o forse no. Un attore e un musicista raccontano di un uomo, di quel che si sa di quest’uomo. Racconto, musica e canzoni si alternano, si inseguono, finiscono per mescolarsi in una messa in scena semplice e diretta: suono e parola, fame nera e successo, candore e furbizia spicciola. Ci sono vite avventurose e dolorosissime che vanno raccontate, vite che producono testimonianze senza pari di un momento storico o di un Paese intero.
Matteo Salvatore è stato molte cose e di ognuna di esse è stato tutto il contrario, cantore della classe contadina più sfruttata e affamata della storia del ‘900 e insieme simbolo di un riscatto che non arriva mai davvero. Un sogno infranto, una corsa interrotta a un metro dal traguardo.
Proviamo a raccontare questa storia tenendo insieme suoni, parole, canzoni, contraddizioni, aneddoti, successi e ferocia della vita di un poeta inconsapevole.

La poesia, non te la puoi magna’ e allora la fame resta. Restano la fame e la poesia. Insomma alla fine ci hai soltanto un problema in più: non soltanto si’ morto di fame, mo si’ diventato pure poeta, profeta

Vittorio Continelli è autore, attore e regista teatrale. Si forma presso il Centro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma. Collabora negli anni con Teatro Minimo, Teatro dei Venti, Skintrade, Microscopia Teatro, La Luna nel Letto, Teatro KismetOpera – Teatri di Bari, CSRT Pontedera, Fondazione Teatro della Toscana, Compagnia Licia Lanera.
Vincitore del Premio Ettore Petrolini e del premio Operum Harmonia per il teatro, del premio Ribalta d’autori per la letteratura; finalista del Premio Scenario – Ustica per il teatro.
È attualmente impegnato nelle produzioni teatrali: Odissea; Padri e figli; Uomini e dèi (Teatro dei Venti), Il gabbiano di A. Cechov (Compagnia Licia Lanera – teatro Metastasio, Prato – Fondazione TPE), nel Labirinto (CSRT Pontedera – Teatro della Toscana), Il nullafacente di M. Santeramo (Teatro della Toscana), L’abito nuovo di E. De Filippo e L. Pirandello (La luna nel letto), Matteo Salvatore. Due nomi, manco un cognome; dirò d’Orlando – l’Orlando furioso a puntate e in discorso sul Mito (Sidera), progetto di racconto e di incontro con il pubblico al di fuori degli spazi teatrali convenzionali.

 

Teatro Villa Pamphilj – domenica 18 luglio – ore 18 – ingresso 8 euro

Matteo Salvatore: due nomi, manco un cognome
di Vittorio Continelli e Luana Giacovelli
con Vittorio Continelli
musiche eseguite dal vivo da Gabriele Ortenzi

 

TEATRO VILLA PAMPHILJ – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176 

 

 

 

Fonte: Teatro Villa Pamphilj Roma

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