In Italia purtroppo, come molte altre realtà di notevole spessore culturale, la musica corale e “l’attività coro” nel suo complesso sono poco conosciute e spesso considerate secondarie. Nonostante le difficoltà sono però sempre di più i cori amatoriali che popolano il florido e qualificato sottobosco artistico, ancora soffocato da circuiti musicali più commerciali, ed il coro “Musicanova” si è affermato con energia e professionalità nel panorama corale non solo romano ma italiano ed internazionale.
Questo microcosmo musicale, costruito con impareggiabile dedizione dal Maestro Barchi, si fonda su un’idea di coro come vera e propria filosofia di vita in cui gli eccellenti risultati musicali e l’instaurarsi di relazioni umane profonde sono dipendenti l’una dall’altra e si fondono nella delineazione di un meccanismo complesso ma finora decisamente vincente.
Il segreto del successo del coro sta forse proprio in questa dimensione di socialità che permette ai ragazzi spesso giovanissimi di incontrarsi in nome di una passione comune che si trasforma presto in un percorso di maturazione artistica e personale. Molti iniziano quasi per caso, senza alcuna coscienza musicale né tecnica canora e sviluppano una grande sensibilità per l’intonazione ed il bel canto. Nel percorso che li porta dal coro del liceo fino all’agognata meta del “Musicanova”, i coristi si mettono continuamente in discussione non solo da un punto di vista puramente vocale, ma soprattutto interrelazionale. Nascono così amicizie decennali poggiate sul meraviglioso sottofondo dei brani studiati insieme nel corso degli anni.
Complicità percettibile anche visivamente ad uno spettatore che, in preda all’estasi per un fraseggio dell’Hodie Christus di Palestrina o al commosso turbamento scatenato da un passaggio dell’Ave Maria di Rachmaninov, non può fare a meno di notare gli sguardi intensi e carichi di trasporto che i coristi si lanciano durante l’esecuzione di un pezzo.
Il repertorio del Musicanova è in continua evoluzione e spazia da autori contemporanei, al gospel, da brani della tradizione popolare romana, intorno ai quali è stato ideato lo spettacolo “Roma che in…Canta”, ad una sezione di particolare interesse dedicata a compositori scandinavi cui il coro è legato per affinità nella concezione di una vocalità morbida e avvolgente. Ma il cavallo di battaglia che ha portato il coro sul podio dei concorsi di Arezzo, Gorizia, Miltenberg, Maribor, Tours è senz’altro la polifonia rinascimentale.
Un assaggio di questo vasto repertorio si può avere ascoltando la discografia del coro, i cui lavori più recenti sono “WhiteinBlack” e “In Concerto”. Il primo comprende la “Mass” di Steve Dobrogosz ed alcuni gospel armonizzati da autori contemporanei. Il secondo è una raccolta di brani di polifonia sacra registrati dal vivo.
Un altro appuntamento natalizio è fissato per sabato 19 dicembre nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli. In questa occasione il coro “Musicanova” si esibirà insieme al coro “Eos” ed al coro “Iride”.
Per maggiori informazioni riguardo il coro “Musicanova” consultare il sito www.coromusicanova.it