“Narra – pur senza proporselo – l’impari lotta di una persona che nelle più infime condizioni concepibili cerca a ogni costo di mantenersi “un uomo” non solo cosciente di sé ma anche dei rapporti umani, in un microcosmo dove anche la solidarietà era un rischio, anzi un crimine”.
Da martedì 4 fino a giovedì 6 febbraio 2020 alle ore 21.00 all’OFF/OFF Theatre, continuano gli eventi dedicati alla memoria per le vittime della Shoa, con la messa in scena di “Al di là del muro. Un artista nel lager”, spettacolo ispirato dal “Diario di Gusen” di Aldo Carpi (1886 – 1973). Il testo che Carpi scrive durante la sua prigionia in un campo di concentramento, dà spunto al progetto teatrale ideato e interpretato da Martina Carpi, che recita sulle musiche di Fiorenzo Carpi, primogenito di Aldo, nonché grande compositore di musiche per teatro e cinema, eseguite dal vivo al pianoforte dal maestro Marco Mojana. Le proiezioni dei disegni di Aldo Carpi contenuti nel diario pubblicato da Garzanti negli anni ’60, divengono la scenografia naturale per una messa in scena altamente evocativa.
Aldo Carpi fu uno dei più originali e fantasiosi pittori italiani del ‘900. Con il suo operato non aderì ad alcun movimento, preferendo una ricerca autonoma da “irregolare”. Insegnante di molti tra i maggiori pittori italiani, fu considerato forse il più grande “maestro” del suo tempo. Aldo, docente di pittura all’Accademia di Brera di Milano, di origine ebrea, era stato denunciato da un “collega” per antifascismo. Fu arrestato dalla polizia fascista nel gennaio 1944 a Mondonico, vicino Milano, dove era sfollato con la famiglia. Dapprima portato nel carcere di San Vittore, venne trasferito a Mauthausen e poi nel tragico “kommando” di Gusen, dal quale solo il due per cento dei deportati uscì vivo. Scrisse un diario in forma di lettere alla moglie Maria, uno dei pochissimi usciti da un lager nazista. Se glielo avessero trovato lo avrebbero ucciso immediatamente. Riuscì a salvarsi perché, essendo pittore, gli ufficiali nazisti si facevano fare i ritratti, ma soprattutto perché, attraverso il diario e i disegni che vi sono racchiusi, continuò sempre a coltivare il suo spirito e la sua umanità. Tornato dalla prigionia divenne direttore dell’Accademia di Brera per acclamazione. Il progetto viene concepito e proposto da Martina Carpi attraverso due artisti, il nonno e il padre, che l’hanno resa testimone diretta della sofferenza arrecata agli uomini quando i valori umani più elementari vengono violati. Riflessione tanto più valida e attuale ora che troppo spesso si tende a dimenticare e a sottovalutare.
OFF/OFF THEATRE
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma / DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over65 18€; Ridotto Under35 15€;
Dal Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00
Fonte Ufficio Stampa Carla Fabi Roberta Savona