Il 4 e 5 febbraio approda il delicato e poetico spettacolo di mimo in canto Yod. Appena più grande di un puntino di D.Zappalà e G. Scarpelli
La Yod è la decima lettera dell’alfabeto ebraico. Rappresenta la Creazione. È la lettera più piccola, “appena più grande di un puntino”, come la nostra umanità, creazione infinitesimale; creatura e creatrice al tempo stesso.
Lo spettacolo è un atto unico, poetico ed evocativo, in cui lo spettatore viene preso per mano, guardato negli occhi e accompagnato a scoprirsi nella sua unicità, ma anche nella sua profonda appartenenza ad un ciclo universale.
L’Umanità, precaria per definizione, nasce da un bozzolo in uno spazio senza luogo, parte di un’eterna coscienza. Approdata sulla dimensione Terra con una valigia di cartone, viene accolta, cullata e omaggiata dell’intero creato. Quanto ne avrà cura? Quanto il suo ego prevarrà? Come si relazionerà con i suoi simili? E come vivrà la notte buia dell’anima, conseguenza imprescindibile del suo andare contro “natura”? Dal buio alla luce, passando dalla redenzione e dalla riconciliazione, innanzitutto con la propria coscienza, per ricordarsi di essere parte attiva e compenetrata di un tutto, con un messaggio finale che è legge e principio universale: AMA TUTTI, SERVI TUTTI.
Lo spettacolo è un viaggio attraverso le note dell’animo umano, con la leggerezza e la profondità di un canto, con la forza della parola, con la magia della poesia, nella comunione di tanti cuori.
Lo spettacolo di Mimo in Canto prevede una partitura mimica accompagnata nei passaggi essenziali da una narrazione ex-machina e da musica e canzoni che innalzano l’espressione ad evocazione.
TEATRO PORTAPORTESE
Via Portuense 102 – Roma Tel.065812395
BIGLIETTI
INTERO 15,00 EURO (13,00 EURO +2,00 DI TESSERA)
RIDOTTO 12,00 EURO (10,00 + 2,00 DI TESSERA)
Fonte Ufficio Stampa Claudio Zarlocchi