My name is… 877! al Teatro Antigone di Roma

Debutta a Roma lo spettacolo My name is… 877! del regista attore siciliano Michele Celeste. Ad ospitare l’allestimento della Compagnia Officina è il Teatro Antigone, il piccolo ed elegante scrigno di poco più di cinquanta posti a sedere, in Via Amerigo Vespucci 42 nel quartiere Testaccio. Sono previste tre repliche: venerdì 24 e sabato 25 gennaio alle ore 21, domenica 26 gennaio alle ore 18.

Location ideale per il Teatro di Resistenza di Michele Celeste e per la sua Compagnia, che ha il suo punto di forza nel contatto diretto con il pubblico, nel traghettare all’interno della rappresentazione lo spettatore.

Lo spettacolo grazie all’interessamento di Maurizio Esposito, Consigliere Comunale del Consiglio Municipio I, è stato patrocinato dal Comune di Roma e sarà presentato nell’Aula del Consiglio del Municipio I, Circonvallazione Trionfale 19, giorno 23 gennaio alle ore 16,00. Sarà l’occasione per Michele Celeste di presentare, in anteprima nella Capitale, anche il volume “Il Teatro di Resistenza”, di cui ne è l’autore e che può essere considerato il manifesto del suo teatro di forte impegno civile.

Saranno presenti il Consigliere Comunale Maurizio Esposito, gli attori della Compagnia Officina Teatro Glenn Sedoc, Imtiaz Ali Cheema e Marcia Sedoc, Ambasciatrice di pace U.P.F Universal Peace Federation.

La Compagnia Officina Teatro ha sponsorizzato il progetto dell’Associazione Fajaloby in favore dei bambini del Suriname “Kinderhuis Elim van de Heer”, la cui presidentessa e madrina è la stessa Marcia Sedoc, che ricordiamo essere nativa di quello Stato della costa nord-occidentale dell’America Latina. Oltre a destinare una parte del ricavato degli spettacoli, gli artisti sono impegnati in una raccolta di giocattoli, indumenti e soprattutto cancelleria per i bambini in età scolare. Pertanto rivolgono l’invito al pubblico di portare in teatro dei quaderni, matite, colori, fogli da disegno da inviare in Suriname.

INFORMAZIONI ED APPROFONDIMENTI IN MERITO ALLO SPETTACOLO E ALLA COMPAGNIA:

My name is… 877! è’ l’allestimento in cui la Compagnia Officina Teatro ha profuso il massimo impegno ed è frutto della sinergia tra attori italiani, pakistani, africani e creoli, i quali recitano ognuno nella propria lingua di provenienza: italiano, siciliano, urdu, inglese e sranantongo; dando così vita ad una musicalità unica nel suo genere.

E’ anche lo spettacolo che nel 2018 ha chiuso, a Messina, l’importante Festival delle Arti SABIR FEST ed ha rappresentato la Compagnia Officina Teatro al MENOTTI ART FEST di Spoleto, occasione in cui Michele Celeste ha ricevuto il premio Fajialobi- Divimpexconsulting “Pace, libertà e diritti umani” (Palazzo Leti Sanzi, 29 sett. 2019).

L’impegno civile contro le guerre e tutte le forme di violenza, il diritto all’autodeterminazione ed essere cittadini del mondo sono le tematiche di questo spettacolo multiculturale.

Apre la scena un clown augusto di etnia asiatica, che porta faticosamente sulle spalle un bidone su cui pianta una vela (la Bidonnave): il rimando è ad Ulisse, nella civiltà occidentale l’archetipo del viaggiatore.

A cavalcioni della “Bidonnave” ha inizio il suo viaggio nel grande e tragico mare della storia di ieri e di oggi: il sogno imperialista europeo, le leggi razziali, il colonialismo, il fascismo e il nazismo, la questione della superiorità della razza. L’orrore delle attuali guerre in oriente raccontate dalla viva voce dei bambini siriani, i filmati, i cartoni animati,

il gesto degli attori e la parola dei poeti (Odissea di Omero, Antigone di Sofocle ed ancora Ignazio Buttitta, P.P Pasolini, Khalil Gibran, Abdel Karim Hannachi, ArianSadiq e Michele Celeste) a cui si aggiungono i canti e i ritmi della tradizione creola.

I discorsi di Mussolini ed Hitler, i rimandi simbolici della scenografia e del fondale dipinto dal poeta pittore afgano Arian Sadiq, stimolano la riflessione sul dramma della nostra contemporaneità: guerre, immigrazione, intolleranza, paure incondizionate, terrorismo ed integralismo.

“Il mio nome è… 877!”. Il numero è la matricola del poeta pittore afgano Arian Sadiq, assegnato al suo ingresso nel Centro di accoglienza di San Cataldo. Matricola, che sostituiva il suo nome e che gli permetteva di usufruire dei servizi del centro.

Tuttavia My name is… 877! ha un finale gioioso, all’insegna della speranza e dell’amore. Il closen act è una sequenza tratta dal film Il grande dittatore: Hitler/Chaplin si diverte a giocare con un enorme pallone a forma di mappamondo, assorto nel suo folle sogno ad occhi aperti di dominio assoluto. Ma il pallone mappamondo gli scoppia tra le mani, lasciandolo basito. I nostri attori entreranno in scena con un mappamondo simile. Questa volta non scoppierà tra le loro mani, anzi lo lanceranno in sala per giocarci con il pubblico: “Il mondo è nostro, è di tutti gli esseri viventi”, il messaggio finale.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro d’essai La Condotta, che ha sede in San Cataldo (CL) nel cuore della Sicilia. E’ il primo teatro in Europa costruito da attori italiani ed attori provenienti dai Centri di prima accoglienza presenti nel territorio nisseno. Ricavato nell’androne di un palazzo signorile di fine Ottocento, il Teatro d’essai La Condotta è da cinque anni sede di sperimentazione da parte di artisti e Compagnie, oltre che luogo di incontro e fucina culturale per la comunità.

Testo e Regia: Michele Celeste. Pittore di scena: Arian Sadiq. Scenografo : Marco Tullio Mangione.

Assistenti alla regia: Vincenzo Ferrara – Marco Tullio Mangione

Pianificazione: Francesca Tona

CREDITI

Nel  2015,  Michele  Celeste  e  la  Compagnia  Officina  Teatro,  sono  stati  insigniti  del Premio  Grand  Prix  del  Teatro,  consegnato  a  Roma  nel  Teatro  Salone  Margherita  (ex Bagaglino);  Presidente  di  giuria  Tullio  Solenghi,  tra  i  giurati  il  noto  attore  Mariano Rigillo.

Nel 2018 Michele Celeste e Marcia Sedoc si sono aggiudicati il Premio Rai Cinema Channel  “Sorriso  diverso”,  Premio  Tulipani  di  seta  neri  consegnato  a  Roma, Teatro  Olimpico,  per  il  docufilm  A  me  resta  la  speranza,  regia  Virginia  Barrett.  Nel docufilm  hanno  partecipato  anche  gli  attori  di  Officina  Teatro,  Bandjougou  Sakone, Imtiaz Ali Cheema e Atika El Jabar.

Altro  prestigioso  riconoscimento  è  il  Premio  Speciale  della  Giuria,  Rassegna Internazionale  di  cortometraggi  MED-LIMES  “Ai  confini  del  Mediterraneo”, Salerno 2018, per il cortometraggio A me resta la speranza.

Nel 2019 il videoteatro My Name is… 877! è presentato al Menotti Art Festival di Spoleto (Palazzo Leti Sansi). Michele Celeste riceve il Premio “Pace, libertà e diritti umani” indetto dall’ Associazione Fajialobi & Divimpex consulting

CAST

Marcia Sedoc, attrice e cantante che ha lavorato con artisti di grande spessore tra cui Federico Fellini nel film Ginger e Fred. Conosciuta dal grande pubblico come Ragazza Cacao  Meravigliao,  per  la  sua  partecipazione  nel  programma  televisivo  di  Renzo Arbore Indietro tutta!

In scena il fratello Glenn Romeo, percussionista creolo di fama internazionale, che vive in Olanda.

Il cast di Officina Teatro si completa con l’attore pakistano Imtiaz Ali Cheema e lo stesso Michele Celeste.

Fonte Ufficio Stampa CiceOne Communication

About Redazione

Check Also

ECO, il festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti chiude a Roma

#mobilitàsostenibile #Roma #ECO #EZrome Si è concluso oggi all'Acquario Romano ECO, il Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti. L'evento ha offerto una panoramica completa sulla transizione ecologica nei trasporti in Italia, con interventi di esperti e rappresentanti istituzionali. Tra i temi trattati, la riduzione dell'uso delle auto private e l'importanza della comunicazione nella promozione della mobilità sostenibile.

Centenario della Biblioteca della Fondazione Marco Besso

#BibliotecaMarcoBesso #Centenario #EventiRoma #EZrome La Biblioteca della Fondazione Marco Besso celebra il suo centenario con un programma di mostre e conferenze che esplorano il ricco patrimonio librario custodito a Palazzo Besso. Tra gli eventi, una mostra principale e un ciclo di conferenze che ripercorrono la storia della biblioteca. Il 2 dicembre, un concerto celebrerà l'anniversario dell'arrivo di Marco Besso a Roma.

Lascia un commento