Il 20 gennaio del 1920, ormai 100 anni fa, nasceva a Rimini il grande Federico Fellini. Regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano, è considerato uno dei maggiori nomi della storia del cinema mondiale.
“In viaggio con Fellini”, parte da Roma (21-22 gennaio) lo spettacolo teatrale che punta all’Europa
Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio 2020, ore 21, presso il teatro Lo Spazio di Roma, andrà in scena “In viaggio con Fellini – Note, ricordi, sue fantasie”, in cui l’attore e regista Francesco Sala interpreta Federico Fellini che racconta di sé e della sua immortale arte
L’OMAGGIO TEATRALE – Il 20 gennaio del 1920, ormai 100 anni fa, nasceva a Rimini il grande Federico Fellini. Regista, sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano, è considerato uno dei maggiori nomi della storia del cinema mondiale. Nell’arco di quasi quarant’anni, da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della Luna del 1990, ha collezionato 4 Oscar per il miglior film straniero, per La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord, e nel 1993 gli è stato conferito quello alla carriera. I titoli dei suoi più celebri film, tra cui anche I vitelloni, La dolce vita e Roma, sono diventati titoli famosi in tutto il mondo.
GLI APPUNTAMENTI E LA TOURNÉE – Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio 2020, ore 21, presso il teatro Lo Spazio di Roma (via Locri, 42), andrà in scena “In viaggio con Fellini – Note, ricordi, sue fantasie”, in cui l’attore e regista Francesco Sala interpreta Federico Fellini. Con lui le performance della cantante Raffaela Siniscalchi, del maestro Antonio Nasca al pianoforte e del contributo artistico di Brivido Pop, all’anagrafe Marco Innocenti.
Lo spettacolo, inserito nelle manifestazioni del MIBACT Comitato Fellini 100, gode della regia dello stesso Francesco Sala, della preziosa collaborazione di Viola Pornaro, della produzione di Enrico Carretta e della coproduzione della compagnia Gl’Incamminati. Con l’amichevole partecipazione di Gioia Ricci e degli allievi del Cantiere Teatrale, con il contributo di Schalcon spa. Media partner: Uozzart.com. Il biglietto intero è di 12 euro, ridotti 9.
Per i mesi successivi, invece, lo spettacolo viaggerà prevalentemente all’estero: ci sono già state numerose richieste da parte di istituti di cultura italiani e festival internazionali di cinema. Sono, al momento, in fase di definizione alcune tappe in Francia, Budapest, Amsterdam, Polonia e Iran.
FELLINI TORNA IN VIA MARGUTTA – Lo spettacolo teatrale ha mosso i suoi primi passi presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art. Nel tempio del gusto “green”, cinque anni fa, andò infatti in scena “Sotto casa di Federico – Omaggio a Fellini”: una “cena teatrale”, organizzata e fortemente voluta da Tina Vannini, da cui lo spettacolo del 2020 si è ispirato. Federico Fellini, quindi, torna nuovamente nella “sua” via Margutta, a pochi metri dalla sua storica casa e da quella targa, troppo poco conosciuta, che lo commemora.
NOTE DI REGIA – Un set cinematografico, semplice, spoglio. Uno schermo bianco cinematografico, due stativi con dei proiettori montati alle estremità, una sedia da regista con un megafono a terra, delle valigie di cartone posate da un lato. E si materializzerà Federico Fellini, come animatore di un happening, medium di una seduta spiritica cialtrona, istrionica, buffonesca, in maniera sorniona, autorevole, malinconica, inedita, ci racconterà episodi nuovi suggestivi, accostamenti, idee, sogni, progetti in parte realizzati in parte no. Sarà come dice il titolo dello spettacolo: come fare un viaggio di un’ora e dieci con lui.
IL CONTRIBUTO DI BRIVIDO POP – Sullo schermo bianco verranno proiettate opere di Marco Innocenti (Brivido Pop) che si innestano perfettamente nell’immaginario sbrindellato, sfavillante, magico del Maestro. Sono decollage, manifesti strappati, interventi postmoderni, schizzi, caricature, fumetti, immaginari passati presenti e futuri. Anita Ekberg, Mastroianni, Giulietta Masina, gli amati clown, Pablo Picasso, e poi Napoli, Totò, il varietà, le compagnie girovaghe, le ballerine di Macario, i Vitelloni, la Strada, Roma, Amarcord, la Dolce Vita, Satyricon, Intervista, Ginger e Fred.
UN AMARCORD FATTO DI NOTE E DI PAROLE – Si parlerà del progetto di una vita e mai realizzato: Il viaggio di Mastorna. La musica è fedele compagna musa ispiratrice, personaggio protagonista della serata. Oltre ai temi felliniani di Rota e Piovani, suggestioni, accostamenti con musiche d’epoca ma anche l’amichevole partecipazione di brani di Lucio Dalla, canzoni romane, Gabriella Ferri, canzoni napoletane, ballate, jingle, caroselli, danze del ventre. Le parole del testo sono tutte di Fellini. Prese, assemblate, collazionate da interventi, interviste, citazioni, tutto materiale pubblicato. Come fosse un recital letterario vivo sognante, allegro, circense. Un grande Amarcord, mi ricordo, fatto di note, fatterelli, avventure, inciampi, la cadenza delle parole va con le immagini e le note. Vogliamo trasportare lo spettatore in uno spazietto del pianeta Fellini, nel suo mondo.
“Questo spettacolo omaggio è pensato soprattutto per il mercato estero – dichiara l’attore e regista Francesco Sala – Un po’ lo spirito avventuriero di in viaggio con Fellini che a lui sarebbe piaciuto, poi quando parli dell’Italia oltre ai numerosi brand dell’alta moda, un sugo, uno spaghetto, un mandolino, la parola più frequente all’estero assieme a Ferrari, è Fellini! La libertà onirica, la sensualità, il coraggio, la visionarietà, la goduria, il trionfo, la fastosità, il fanciullino, il saper guardarsi dentro con la lente deformante dell’ironia e proiettare all’esterno queste meravigliose creature, questo mondo di sogni, beh, hanno reso Fellini un’icona, forse il nostro regista più importante nel mondo. Sta al cinema come Michelangelo alla pittura. Capirete la responsabilità ma anche l’incosciente allegria, lui amava la suprema finzione, lo spettacolo, il teatro, più vero della vita”.
Fonte Ufficio Stampa Uozzart