In un sogno lucido, brillante, emozionante e avventuroso, due donne si incontrano. Miti, simboli e figure arcaiche, ora amichevoli ora minacciose, svelano le isole Eolie e la loro feroce bellezza, tra storie di majare, pescatrici e serpi con i capelli.
Mare, delicato e potente al tempo stesso vive nella splendida interpretazione di Francesca Pica, che porta lo spettatore per mano in un Sud in cui realtà e fantasia si confondono. Mareè un gioco di scatole cinesi in cui vita e morte vegliano l’una sull’altra tra le onde, in un eterno presente che muta ogni cosa e la lascia com’è.
SINOSSI: Storie vere di fatti straordinari, successi realmente, documentati. Forse dimenticati. Se ci credi, esiste.
Una donna fa un sogno, inizia a parlarne e scivola in una notte nera, in una piccola isola, in una piccola spiaggia di sassi, dove una donna incinta aspetta che il marito la raggiunga per poter tirare la rete a terra e recuperare il pescato. Nell’attesa il tempo e lo spazio si dilatano. Visioni, incontri inaspettati, viaggi e ricordi aprono la possibilità a cose impossibili. Il parto irrompe all’improvviso assottigliando irrimediabilmente il confine tra l’ordinario e lo straordinario, fino a fonderli.
NOTE: MARE è la storia di un mondo fatto tanto di stenti quanto di mistero. Il lavoro di drammaturgia parte dalla rielaborazione del patrimonio narrativo orale delle Isole Eolie, salvato dall’oblio dall’antropologa Macrina Marilena Maffei. La scelta di partire da una realtà che non esiste più, fortemente arcaica e primordiale, nasce dalla convinzione che l’insieme delle narrazioni e delle figure sovrannaturali che ne fanno parte, così come nella mitologia, riesca ad evocare ed affrontare argomenti complessi e articolati che travalicano il tempo storico e lo spazio geografico.
La protagonista è una pescatrice. La figura della donna pescatrice è realmente esistita, ad oggi sono in vita le ultime tre pescatrici eoliane che nel 2018 sono state insignite dell’onorificenza al Merito della Repubblica.
A differenza di quanto si crede, e cioè che il mare e la pesca siano lavori relegati alla sfera maschile, nelle Eolie è documentata la presenza di donne che fino alla metà del ‘900 hanno sfidato quotidianamente il mare, a remi o a vela, di notte e di giorno, anche senza i loro mariti o fratelli, da sole o organizzate, addirittura incinte o con i loro bambini appena nati, per mantenere se stesse e le loro famiglie. La profonda traccia di queste donne rischia di essere cancellata perfino dalla memoria condivisa della gente di mare. Da qui la curiosità di indagare, ricucire, ricostruire, immaginare la loro vita, avventurandomi nella scoperta di un’odissea al femminile. Man mano che congegnavo l’orizzonte della mia pescatrice nella stesura del testo teatrale, mi si è rivelato un mondo in cui la delicatezza e la poeticità dei culti e delle credenze celano un lato oscuro crudo e rigido molto presente.
Francesca Pica è attrice e musicista. Nel 2001 comincia il percorso di formazione attoriale studiando recitazione presso l’Accademia dello Spettacolo diretta da Antonio Casagrande. Importanti le esperienze con Jiulia Varley, Gennadi Bogdanov, Giancarlo Sepe, Mimmo Borrelli, Elena Bucci. Riceve la menzione speciale alla recitazione, DOIT Festival 2018, con lo spettacolo “Tàlia si è addormentata”. Tra le esperienze lavorative più significative quelle con Vincenzo Pirrotta in “All’ombra della collina” con cui debutta nel 2003, con Ruggero Cappuccio in un adattamento speciale di “Shakespea re di Napoli” per il festival Benevento Città Spettacolo nel 2006, con la compagnia Theatre en vol con cui comincia una collaborazione dal 2015, con la compagnia Le Belle Bandiere ne “L’anima buona del Sezuan” 2018. Nel 2013 fonda la Compagnia PolisPapin. Il primo lavoro, “Indubitabili Celesti Segnali”, vince il Premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2015 mentre lo spettacolo “Tàlia si è addormentata” vince il Premio miglior spettacolo al DOIT Festival 2018. Dal 2016 comincia a lavorare al progetto teatrale MARE, lo spettacolo debutta ad agosto 2018, Elena Bucci ne cura la supervisione e il progetto è tutorato da Le Belle Bandiere.
MARE
liberamente tratto da “Donne di mare” e
“La danza delle streghe” di Macrina Marilena Maffei
di e con Francesca Pica
supervisione di Elena Bucci
scenografia e costume di Domenico Latronico
disegno luci di Simona Parisini
sarti Rita Rubino e Marco Serrau
INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2019:
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO.
Biglietti Vascello: intero € 20 / ridotto over 65 € 15 / ridotto under 26 € 12
Teatro Vascello via G. Carini 78 – 00152 ROMA
Fonte Ufficio stampa: Fabiana Manuelli