A distanza di un anno dalla precedente edizione, Canzoniere, la rassegna dedicata alla poesia performativa in tutte le sue varie declinazioni, torna dal vivo a Roma con due serate dedicate a una poesia da leggere con le orecchie e da ascoltare con gli occhi.
Promossa da Squilibri d’intesa con l’Officina delle arti “Pier Paolo Pasolini” di Roma e con il contributo del Fondo INPS-PSMSAD, la rassegna si svolgerà presso il Teatro Eduardo De Filippo dell’Officina Pasolini il 15 e il 16 novembre con un cast di respiro internazionale, due ospiti d’onore, la direzione artistica di Lello Voce e un presentatore d’eccezione come David Riondino. L’intento che anima la rassegna è quello di riportare la poesia dove abitava prima del suo lungo esilio nei generi letterari, quando era una disciplina orale, fondata sul ritmo e la musicalità e impensabile senza l’abbraccio di una comunità e il calore di una comunicazione diretta. La poesia nasce infatti come musica, non già accompagnata dalla musica, e durata, ritmo, suono e lingua sono tutte le sue forme. Almeno prima che avvenisse quanto già Giacomo Leopardi deprecava come “la funesta separazione della musica dalla poesia e della persona di musico da quella di poeta”.
Si inizia, il 15 novembre, alle ore 21, con Barba Corsini, il duo che con il musicista Pope ha formato il catalano Eduard Escoffet, uno dei nomi più noti della nouvelle vague della sperimentazione sonora internazionale, autentico nomade della poesia che ha portato le sue parole scabre e taglienti sui palchi di mezzo mondo. Il giovanissimo Gabriele Stera, vincitore di diversi premi e concorsi nazionali e internazionali, torna da Parigi con il musicista francese Jérémy Zaouati a snocciolare con incredibile intensità le sue parole che pulsano come elettronica e i suoi suoni che spiegano meglio di tante parole. Tra i fautori a livello internazionale della spoken music, Lello Voce e Frank Nemola, accompagnati per l’occasione dal basso parlante di Andrea Ra, allestiranno una nuova cucina cannibale, in cui si ritroverà quel testo perduto da cui nasce la voce elettronica della poesia contemporanea, amplificata e digitalizzata fino a rifarsi testo. Ancora, per una serata ricca di suoni che trasudano parole e di parole che respirano musica, Maria Grazia Calandrone, con il giovanissimo batterista Arturo Casu, farà risuonare ogni accento delle sue poesie fino a trasformarle in respiro vitale. E, in conclusione della prima serata della rassegna, come ospite d’onore, Giovanni Fontana, punta di diamante della poesia sonora, non solo italiana, artista visivo e sperimentatore instancabile nonché raffinatissimo teorico della vocalità.
Il 16 novembre, alle ore 21, si aprirà la seconda giornata della rassegna, altrettanto ricca e coinvolgente. Accompagnato dal musicista portoghese Guilherme Granato, l’ospite straniero sarà il brasiliano Nilson Muniz, poeta, performer, attore televisivo, tra gli artisti più noti e apprezzati nei circuiti internazionali, con il suo flusso verbale, magmatico e travolgente, che è ormai la cifra distintiva di uno stile inconfondibile. Monica Matticoli e Miro Sassolini mescoleranno le loro voci e le loro parole, fino al punto in cui la voce si stacca dalla parola e la parola dal senso comune. Gabriele Frasca, assieme a Roberto Paci Dalò, affilerà le lame della metrica e della composizione elettronica per squarciare il velo che copre gli occhi di chi si ostina a dire senza capire, mentre Adriano Padua, accompagnato da DJ Fuzzten, farà cavalcare ai suoi raffinatissimi endecasillabi le pulsazioni hip hop di un dolore che si fa parola scolpita. Ospite d’onore della serata Lamberto Pignotti, tra i più grandi autori di poesia visiva e performativa, uno dei maestri internazionali della sperimentazione poetica.
A condurre le due serate, come una sorta di Virgilio in una terra poco conosciuta in Italia ma ormai di altissima frequentazione all’estero, David Riondino, autore di grande versatilità e molteplici curiosità, tutt’altro che a digiuno su questioni di metrica e poesia, da Boccaccio alla decima latino-americana.
Canzoniere è anche la collana dell’editore Squilibri dedicata alla poesia con musica che, periodicamente, si fa anche evento, incrociando il teatro e affidando alla performance dal vivo la comunicazione di tutte le sue forme e di tutti i suoi contenuti.
Fonte Ufficio Stampa Squilibri