La Festa del Cinema di Roma arriva al Palladium dal 19 al 27 ottobre, da “The report” a “That click”, Olivier Assayas presenta “Ludwig”
19 – 27 ottobre ore 20.30 – ingresso 5 euro
Teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano, 8)
“Ludwig” di Luchino Visconti proiettato in 35 millimetri nella versione integrale, presentato da Olivier Assayas, autore francese tra i più profondi e autenticamente cinefili del panorama contemporaneo, che ha personalmente scelto il film per il pubblico della Capitale. “The Report” di Scott Z. Burns, che lo vede tornare alla regia dopo 10 anni con un thriller attento e preciso tra segreti, torture e momenti bui nella storia della CIA e una grande interpretazione, quella di Adam Driver; e ancora l’atteso “Le ragazze di Via dell’Archeologia”, documentario su una delle vie dello spaccio più tristemente note di Roma.
Sono solo alcune delle proiezioni della Festa del Cinema di Roma che il Teatro Palladium, la storica sala romana oggi di proprietà dalla Università Roma Tre, ospita da sabato 19 a domenica 27 ottobre. L’iniziativa è stata realizzata grazie all’accordo di collaborazione fra Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e Fondazione Cinema per Roma che si rinnova per il secondo anno, per promuovere e valorizzare i contenuti cinematografici prodotti dalla Festa di Roma ed estenderne la fruizione in particolare al pubblico degli studenti universitari.
Le proiezioni iniziano alle 20,30 con ingresso a 5 euro e sono selezionate fra le sezioni ‘Riflessi’, ‘Omaggi’ e‘Altri Eventi‘ della Festa. Ad eccezione di Scott Z. Burns, tutti i registi saranno presenti, accompagnati da esperti e critici cinematografici.
Si inizia sabato 19 ottobre con “That Click” di Luca Severi, documentario sulla vita e le straordinarie fotografie di Douglas Kirkland, presente in sala; domenica 20 ottobre “I Wish I Was Like You” di Luca Onorati e Francesco Gargamelli, con cui ripercorrere il concerto dei Nirvana che si tenne a Marino nel 1994, ma soprattutto un film con cui intraprendere un viaggio negli anni ’90; lunedì 21 “Turi Ferro – L’ultimo prospero”, di Daniele Gonciaruk, presentato da Mario Sesti: documentario su uno degli attori più prolifici del teatro italiano.
Martedì 22 è la volta dell’esperienza cruda e intensa de “Le ragazze di Via dell’Archeologia”, il documentario realizzato in totale indipendenza per Darallouche Film da Stefano Pistolini, Daniele Autieri e Andrea Leonetti di Vagno. Storie di ragazze prostrate dall’eroina, ma che non hanno smarrito un grammo della loro intensità.
Giovedì 24 ottobre Olivier Assayas presenta “Ludwig”; venerdì 25 “Nessun nome nei titoli di coda” di Simone Amendola, ovvero la vita di Antonio Spoletini, una vita passata a Cinecittà tra i set del cinema italiano. Sabato 26 “Not Everything is Black” di Olmo Parenti: a sei persone non vedenti in giro per il mondo viene data una macchina fotografica e chiesto di scattare foto di tutto quello che vogliono usando i loro altri quattro sensi. Tra Turchia, Italia, Stati Uniti, Libano e Spagna i sei personaggi si cimentano nell’esperimento raccontando il loro punto di vista sulla realtà.
Domenica 27 ottobre si chiude con “The Report” di Scott Z. Burns, presentato al Sundance Film Festival 2019.
PROGRAMMA E SINOSSI
Sabato 19 ottobre That Click di L. Severi (90 minuti) – Riflessi
Domenica 20 ottobre I Wish I Was Like You di L. Onorati, F. Gargamelli (47 minuti) – Riflessi
Lunedì 21 ottobre Turi Ferro. L’ultimo prospero di D. Gonciaruk, presentato da Mario Sesti (84 minuti) – Omaggi
Martedì 22 ottobre Le Ragazze di Via Dell’Archeologia di S. Pistolini (50 minuti) – Altri Eventi
Giovedì 24 ottobre Ludwig di L. Visconti, presentato da Olivier Assayas (edizione integrale di 238 minuti) – Omaggi
Venerdì 25 ottobre Nessun nome nei titoli di coda di S. Amendola (84 minuti) – Riflessi
Sabato 26 ottobre Not Everything is Black di O. Parenti (61 minuti) – Riflessi
Domenica 27 ottobre The Report di Scott Z. Burns (118 minuti) – Altri Eventi
That click
La vita e le straordinarie fotografie di Douglas Kirkland, che con la sua macchina fotografica ha ritratto 60 anni di cultura pop, spaziando dal fotogiornalismo ai ritratti di personaggi famosi, dalle foto di scena alla documentazione di grandi eventi globali. Dopo aver scattato alcune delle foto, diventate poi tra le più famose, di Marilyn Monroe, con il suo stile e approccio unico ha raccontato la moda e le celebrità con immagini immortali.
I wish I was like you
Non solo un documentario sul concerto dei Nirvana che si tenne a Marino, in provincia di Roma, il 22 febbraio 1994. Ma anche un viaggio negli anni Novanta, compiuto a ritroso da Luca Onorati e Francesco Gargamelli, spettatori di quell’epoca e di quell’evento memorabile, che affrontano la materia del ricordo con allegria e con l’ausilio di materiale di repertorio personale, girato in VHS-C nelle tante serate di follia vissute da ragazzi.
Turi Ferro – L’ultimo Prospero
Turi Ferro è stato uno degli attori più prolifici del teatro italiano e da molti considerato un precursore, soprattutto nell’ambito della drammaturgia siciliana dove ha reinventato stili e personaggi. Attraverso un percorso nella memoria, in un susseguirsi di ricordi, questo documentario ripercorre la vita, l’arte e i segreti di uno dei più grandi interpreti che il teatro e il cinema italiano abbiano mai avuto.
Le ragazze di Via dell’Archeologia
Antonella, Carmen, Asia: tre ragazze vere, tre storie tossiche a Via dell’Archeologia, la strada di Tor Bella Monaca dove ventiquattro ore al giorno apre il più grande supermercato dell’eroina di Roma. A volte la droga uccide, altre volte diventa un disperato stile di vita. Ciò che non muore mai è la potenza delle emozioni. Le giovani di Via dell’Archeologia sono prostrate dall’eroina, ma non hanno smarrito un grammo dell’intensità di tutte le ragazze del mondo.
Ludwig
Nel 1864 il diciannovenne Ludwig von Wittelsbach sale al trono di Baviera col nome di Ludwig II. Deciso a regnare seguendo il modello dei regnanti assoluti, vorrebbe diffondere tra i suoi sudditi l’amore per l’arte: fa perciò chiamare Richard Wagner alla sua corte, scontrandosi con i suoi ministri che non gradiscono il compositore. Quando la Baviera entra nella guerra austro-prussiana, i rapporti tra il sovrano e i suoi consiglieri si inaspriscono, tanto che, a guerra persa, la Prussia ottiene il controllo della Baviera. L’unica persona che gli è vicina è la cugina Elisabetta, moglie dell’imperatore d’Austria, che ne favorisce il fidanzamento con la sorella Sophie: il re sembra essere inizialmente favorevole, ma poi si sottrae al matrimonio, a causa della sempre più pressante e dolorosa scoperta della propria omosessualità.
Nessun nome nei titoli di coda
Negli ambienti del cinema se dici “comparse” dici Spoletini. Cinque fratelli trasteverini che a partire dal dopoguerra hanno cercato le facce giuste per il cinema italiano e internazionale passato da Roma.
Dei cinque, Antonio, a 80 anni suonati, è ancora lì, sul suo campo di battaglia, Cinecittà. All’approssimarsi dell’idea di una fine, come ogni uomo, vorrebbe lasciare un nome nei titoli di coda.
Not everything is black
A sei persone non vedenti in giro per il mondo viene data una macchina fotografica e chiesto di scattare foto di tutto quello che vogliono usando i loro altri quattro sensi.
Tra Turchia, Italia, Stati Uniti, Libano e Spagna i sei personaggi si cimentano nell’esperimento raccontando il loro punto di vista sulla realtà.
Il film apre e chiude con un intervento di Andrea Camilleri.
The Report
Daniel Jones, membro del Senato degli Stati Uniti, viene assegnato ad un’indagine circa il programma di detenzione ed interrogatorio della CIA. Jones scoprirà le brutali, quanto immorali ed inefficaci tecniche di interrogatorio adottate dagli agenti dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Quando la verità sta per essere svelata, la stessa CIA ed il presidente degli Stati Uniti d’America faranno il possibile per impedire che il mondo sappia.
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma –
sito web //teatropalladium.uniroma3.it
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Fonte: Ufficio stampa GDG press