La nuova mostra “1950 – 1970. Due decenni di arte a Roma”, frutto della collaborazione tra Antonacci Lapiccirella Fine Art di Roma e Matteo Lampertico di Milano, esplora un periodo cruciale dell’arte italiana del dopoguerra. Questo evento eccezionale invita gli appassionati a immergersi nell’energia creativa e nelle sperimentazioni artistiche che hanno caratterizzato Roma dagli anni Cinquanta ai Settanta. Ospitata all’interno della galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art, la mostra si concentra su alcuni dei protagonisti più significativi del periodo, con opere di artisti come Carla Accardi, Afro, Gastone Novelli e molti altri.
Una panoramica tra cubismo e informale
Il percorso espositivo si apre con un monumentale lavoro di Leoncillo Leonardi, “Centralinista” del 1949, un’opera in ceramica che incarna la transizione dall’arte cubista, dominante nel dopoguerra, verso linguaggi più liberi e dinamici. L’opera rappresenta la perfetta trasposizione dei dettami cubisti in scultura, un segno di come l’arte italiana fosse in dialogo con le grandi correnti internazionali.
Nel prosieguo della mostra, il visitatore è guidato attraverso la stagione informale, una fase di sperimentazione caratterizzata dall’abbandono delle rigide geometrie cubiste per uno stile più istintivo e energetico. In questo contesto si inseriscono le opere di Afro, come “Il pendolo” (1962) e “Sottobosco 2” (1965), che testimoniano una transizione verso un cromatismo intenso e un movimento dinamico del segno.
Innovazioni e protagonisti degli anni Sessanta
La mostra raggiunge il suo apice negli anni Sessanta, un periodo di intensa innovazione artistica a Roma. Due figure emergono in questo contesto: Mario Schifano e Jannis Kounellis. Di Schifano è esposto “En plein air” del 1963, un tributo all’unione di arte e pubblicità, mentre Kounellis è rappresentato da uno dei suoi celebri “Alfabeti”, opere che esplorano l’ambiguità del linguaggio e la potenza evocativa dei simboli.
Un altro protagonista del periodo è Gastone Novelli, di cui è esposta “Il campo dei giochi” (1965). Novelli è noto per il suo interesse nella liberazione del linguaggio artistico dalle convenzioni tradizionali, aprendo nuove possibilità espressive e poetiche. Le sue opere sono un invito a esplorare l’arte come campo aperto di significati e interpretazioni.
Il contributo femminile e l’eredità moderna
Non potevano mancare in questa esposizione due delle figure femminili che hanno segnato la scena artistica romana, Bice Lazzari e Carla Accardi. Quest’ultima è rappresentata da uno dei suoi celebri “sicofoil”, opere che sfruttano innovativi materiali industriali. Le loro opere fungono da testimonianza del ruolo centrale delle artiste donne nel panorama creativo dell’epoca.
La mostra, attraverso una selezione di opere significative, racconta la vitalità di Roma come crocevia di idee e tendenze, un ponte tra tradizione e avanguardia. È un’occasione per riscoprire il fervore di quegli anni in cui la capitale italiana divenne un centro propulsore di nuovi linguaggi artistici e incontrastato pilastro della scena mondiale.
Info utili
La mostra “1950 – 1970. Due decenni di arte a Roma” è aperta al pubblico dal 13 maggio al 13 giugno 2025 nella galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art, situata in Via Margutta 54, Roma. Gli orari di apertura sono da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 19, mentre il sabato è su appuntamento.
(Fonte e immagine: Antonacci Lapiccirella Fine Art)