L’arte astratta contemporanea trova una nuova voce nella personale di Giorgio Binda, “Espansioni Cromatiche”, ospitata dalla Galleria Mo.C.A. di Roma. La mostra, che si terrà dall’8 al 15 maggio 2025, invita gli spettatori a un viaggio sensoriale attraverso la potenza evocativa del colore. L’evento rappresenta un incontro tra forma, colore e innovazione, offrendo un’esperienza visiva immersiva e riflessiva.
L’arte come linguaggio universale
Giorgio Binda, noto per la sua sperimentazione nel campo dell’arte astratta, presenta in “Espansioni Cromatiche” opere che rompono il tradizionale rapporto tra spettatore e creazione artistica. L’energia del colore si manifesta non solo come elemento estetico, ma come protagonista di un’esperienza percettiva totale. Il visitatore entra in una dimensione in cui i confini tra osservatore e opera si dissolvono, lasciando spazio a una comunicazione emotiva diretta.
Il percorso espositivo è curato da Antonietta Campilongo e promosso dall’Associazione Neworld E.T.S. In esso, le tele di Binda non si limitano a raccontare una storia, ma costruiscono uno spazio in cui l’osservatore può esplorare le proprie reazioni emotive. Il colore diventa ritmo, dinamica e vita, guidando lo spettatore in un viaggio che esplora i legami tra materia e spirito, visibilità e invisibilità.
Un viaggio tra passato e presente
Le opere di Binda si distinguono per una continua esplorazione delle potenzialità espressive del colore e della forma. Dal 2019, l’artista ha ampliato il suo vocabolario creativo includendo monocromie e compressioni geometriche. Questa diversificazione di stili si riflette anche nelle sue più recenti produzioni, dove le innovazioni si uniscono a citazioni e tecniche inedite, delineando un percorso che si allontana dall’astrattismo classico per abbracciare l’arte contemporanea.
Una delle peculiarità della mostra è che le opere vengono spesso proposte in forma di dittico, una scelta che enfatizza la narrazione visiva e invita il pubblico a una lettura più profonda. Inoltre, la presenza di schizzi e bozzetti storici offre una panoramica del processo evolutivo di Binda, rivelando il suo costante dialogo tra tradizione e innovazione.
Rituali cromatici e riflessioni sociali
Oltre alla sperimentazione stilistica, Binda affronta temi di rilevanza sociale attraverso il linguaggio dell’arte. “L’infinito”, un’opera ispirata alla lirica di Leopardi, induce riflessioni sull’ambiente e il nostro rapporto con la natura. Questo tema trova eco nelle altre opere esposte, dove il colore sottolinea l’urgenza di un dialogo tra l’estetica e le problematiche contemporanee.
Le sale della Galleria Mo.C.A. accolgono i visitatori con un gioco sapiente di luci e ombre, forme e colori, che portano in primo piano sia le tematiche dell’astrattismo che quelle dell’arte contemporanea. L’opera di Binda si pone come un invito a una contemplazione attiva, dove il pubblico è chiamato non solo a osservare, ma a partecipare emotivamente e intellettualmente alla sua estetica.
Info utili
“Espansioni Cromatiche” sarà aperta al pubblico dall’8 al 15 maggio 2025 presso la Galleria Mo.C.A. – Piazza degli Zingari, 1, Roma. L’inaugurazione è fissata per giovedì 8 maggio dalle ore 18:00 alle 21:00, con ingresso libero.
Gli orari di apertura della mostra sono dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30, mentre il sabato l’accesso è previsto dalle 17:00 alle 19:30. La domenica la galleria resterà chiusa.
(Fonte e immagine: Antonietta Campilongo – Associazione Neworld E.T.S.)