La nuova mostra “Noumeno. Il segno oltre l’esperienza” dei sei artisti contemporanei Ennio Calabria, Carlo Frisardi, Danilo Maestosi, Nino Pollini, Stefano Piali e Vinicio Prizia inaugura a Formello, presso la Sala Orsini di Palazzo Chigi. L’evento, che si svolgerà dal 3 al 18 maggio 2025, è organizzato dal Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte del Comune di Formello, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura. La mostra offre un lungo viaggio attraverso la filosofia kantiana che influenza profondamente ciascuno di questi artisti, i cui lavori si concentrano sull’essenza stessa delle cose, sul rapporto fra pensare e agire, articolato in una pluralità di linguaggi estetici.
Un viaggio tra pensiero e arte: Ennio Calabria e Carlo Frisardi
Ennio Calabria, un artista di grande prestigio la cui influenza attraversa decenni, è il punto di riferimento di questa esposizione. Le sue opere, raccolte in periodi dal 1995 al 2022, offrono una visione del suo percorso artistico e della continua ricerca di equilibrio tra “Fenomeno” e “Noumeno” kantiani. Calabria esplora la linea sottile tra ciò che si vede e ciò che si intuisce, un tema centrale negli artisti influenzati dal suo approccio.
Carlo Frisardi, da parte sua, sviluppa una narrazione post-impressionista che non rinuncia al figurativo. Le sue creazioni, caratterizzate da corpi “di luce”, mostrano una perfetta fusione di elementi figurativi e astratti. I lavori come “Entropia” (2018) e “Mare Nostrum” (2020), utilizzano grandi formati per trasmettere un impatto emotivo che risuona con l’essenza dell’uomo in contrasto con l’ambiente.
Il segno dell’arte: Danilo Maestosi e Nino Pollini
Danilo Maestosi, maestro di un linguaggio non-figurale, ha trovato nella pittura di Calabria una fonte di ispirazione. La sua opera si muove tra avanguardia e riflessione, cercando costantemente di identificare un nuovo significante nell’arte. Con opere come “Città che brucia” (2019) e “La Città e i naufragi” (2025), Maestosi esplora un universo complesso di segni e colori, omaggiando il collega con “Addio, Ennio”.
Nino Pollini si distingue per la sua capacità di mescolare linguaggi e stili, spingendo avanti i limiti dell’arte contemporanea. Le opere come “Smarrimento” (2011) e “Adamo selfie mentre il suo presente vola” (2016) esplorano il pluralismo dei linguaggi moderni, in una sintesi personale che rimanda ai mutamenti sociali e artistici. Pollini si pone nel contesto di un’arte critica e riflessiva sul presente, con lo sguardo rivolto al futuro.
Tra passato e presente: Stefano Piali e Vinicio Prizia
Stefano Piali si colloca agli antipodi di questa esplorazione artistica, fondendo la tradizione della storia dell’arte con uno sguardo moderno. Le influenze di Michelangelo e Caravaggio si trovano nelle sue sculture e tele, come “Grande ala” (2018) e “L’Angelo della speranza” (2020). Piali si distingue per la sua interpretazione delle forme classiche attraverso un’ottica contemporanea.
Vinicio Prizia, curatore della mostra, porta un approccio unico che combina arte e pensiero antropologico. Le sue opere rispecchiano l’interesse per il post-umanesimo, creando figure ibride che vanno oltre i limiti naturali umani. L’uso di elementi provenienti dalla mitologia e dal simbolismo è evidente in lavori come “Concetto anatomico” (1985) e “Giano africano – Giano veientano” (2024-25), dove l’incontro tra corpo e mente si traduce in un dialogo visivo intenso.
Info utili
La mostra “Noumeno. Il segno oltre l’esperienza” si terrà dal 3 al 18 maggio 2025 alla Sala Orsini di Palazzo Chigi di Formello, in Piazza San Lorenzo, 1. L’inaugurazione è prevista per sabato 3 maggio alle ore 18:00.
Gli orari di apertura sono dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:00; il mercoledì è giorno di chiusura.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i numeri 06.90194602, 06.90194270 e 06.90194240.
(Fonte e immagine: Loredana Gelli – Ufficio Stampa)