Il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma accoglie una straordinaria mostra che fonde la dimensione del mito con quella del sacro. Visitabile dal 17 aprile al 14 settembre 2025, l’esposizione “Tra Mito e Sacro” presenta opere di arte contemporanea provenienti dalle collezioni capitoline, molte delle quali esposte raramente. Curata da Antonia Rita Arconti, Claudio Crescentini e Ileana Pansino, la mostra è stata organizzata per le celebrazioni dell’Anno Giubilare da Roma Capitale, con il supporto della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Zètema Progetto Cultura.
Opere e artisti in mostra
Le opere esposte coprono una vasta gamma di media, dai dipinti alle sculture, dalle fotografie alle installazioni di grandi dimensioni. La mostra si caratterizza per un approccio immersivo che invita i visitatori a esplorare i rapporti tra arte contemporanea e spiritualità. Tra le opere principali vi è la “Cattedrale” di Alessandra Tesi, un’installazione spettacolare composta da 750.000 perle montate su fili pendenti, che crea un ambiente liturgico indimenticabile. Altre opere includono il “Trascendente” di Carlo Maria Mariani e lo scheletro in preghiera di Marc Quinn, che provocano riflessioni sulla caducità della vita umana.
L’esposizione non si limita al mero allestimento artistico ma si propone di indagare temi universali come la nascita, la morte, l’espiazione e la resurrezione, invitando i visitatori a riflettere sul ruolo dell’arte nell’esprimere emozioni e domande esistenziali. Grazie alla varietà dei mezzi artistici e dei linguaggi espressivi, le opere selezionate pongono in continuità l’arte contemporanea con la tradizione storico-artistica, rafforzando il dialogo tra passato e presente.
Percorso tematico della mostra
Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni tematiche, ognuna delle quali esplora un diverso aspetto del sacro e del mito. La prima sezione, “Dal mito al sacro”, esamina i miti classici e i loro significati simbolici. Spiccano opere come il trittico “Orestiade” di Paola Gandolfi e “Goldfinger Miss” di Mario Ceroli, che riflettono sull’impatto dei miti nell’era dei mass media.
La seconda sezione, “Culto e ciclo della vita”, presenta installazioni che esplorano il ciclo della vita e la continuità dell’esistenza. Tra le opere esposte figurano l'”Universal Keyboard” di Alessandro Valeri e la “Cattedrale” di Alessandra Tesi, immersa in uno spazio dedicato che rinvia alla sacralità della celebrazione.
“Il dolore, la morte, la sublimazione” è il tema della terza sezione, che affronta interrogativi esistenziali attraverso opere come “In piedi sul cielo” di Bruno Ceccobelli e lo “scheletro in preghiera” di Marc Quinn. Anche simboli del male e visioni apocalittiche trovano spazio in questa sezione, invitando a confrontarsi con la sofferenza umana.
Sintesi filosofica e spirituale
Nella quarta sezione, “Astrazione e rappresentazione del divino”, i principi religiosi sono tradotti in riflessioni filosofiche attraverso opere che evocano stati d’animo e mondi spirituali. La “Soglia” di Claudio Verna e “La cera di Roma #4” di Alessandro Piangiamore sono esempi di come l’arte possa esplorare il divino in maniera astratta ma profondamente evocativa.
La sezione finale, “Ritualità e idoli contemporanei”, esamina la cerimonialità e la morte attraverso opere come “To see in the dark. Banchetto di nozze” di Benedetta Bonichi. I temi del consumo, dello spreco e della sostenibilità sono esplorati attraverso le opere di Sidival Fila, offrendo un messaggio potente e attuale.
Info utili
La mostra “Tra Mito e Sacro” sarà accessibile gratuitamente al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese fino al 14 settembre 2025. Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 16:00 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 19:00, con l’ultimo ingresso una mezz’ora prima della chiusura. Il museo è chiuso il lunedì e il 1° maggio.
Per ulteriori informazioni, i visitatori possono contattare l’ufficio informazioni al numero 060608, attivo tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
(Fonte e immagine: Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura – Lorenzo Vincenti)