Roma celebra il cinquantenario dalla scomparsa di Carlo Levi con una mostra imperdibile alla Galleria d’Arte Moderna. Evento simbolo della capitale, “Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo” ripercorre l’eclettica carriera dell’artista torinese in relazione al suo legame con Piero Martina. Il connubio tra le vite di questi due maestri offre un viaggio attraverso le opere più significative della loro produzione, in un racconto che mescola sentimenti ed eventi storici, in un periodo di grande fermento artistico e sociale.
Un sodalizio tra arte e impegno sociale
L’esposizione mette in luce il lungo sodalizio tra Carlo Levi e Piero Martina, due pilastri della scena artistica torinese, ricostruendo con oltre trenta anni di storia attraverso le loro esperienze artistiche, sociali e politiche. Un legame che si rafforza alla Galleria Genova nel 1938, dove la mostra di Martina viene presentata proprio da Levi. Quest’ultimo, già riconosciuto nel panorama artistico, sostiene Martina nella sua ricerca di uno stile personale. I due artisti sono uniti da una comune visione dell’arte, ricerca che si palesa nei loro dipinti, i quali, nonostante le differenze stilistiche, riflettono un’identità culturale radicata e condivisa.
Sotto il fascismo, il loro sodalizio acquisisce una valenza simbolica: i due artisti si trovano a opporsi al regime, cercando rifugio e ispirazione nella città di Roma che diventa il loro punto di riferimento artistico e culturale. Dai legami con il gruppo dei “Sei di Torino” fino alle esperienze belliche e post-belliche, Levi e Martina esplorano i temi della condizione umana, mettendo in luce uno sguardo critico e sentito verso l’Italia dell’epoca.
Carlo Levi a Roma: tra trasformazione e ispirazione
Roma diventa fulcro della vita e dell’arte di Carlo Levi a partire dal 1945. Levi trasforma le sue ispirazioni urbane in opere potenti e dinamiche, per esempio con il dipinto “Tetti di Roma” del 1951, in cui si manifesta una sintesi tra luoghi e visioni urbane. L’artista trova nella città eterna la motivazione per un impegno civile che si riflette nelle sue scelte pittoriche, dove Gaia e dramma s’intrecciano nei paesaggi urbani e nelle figure rappresentate.
La capitale è anche il palcoscenico del fervore intellettuale del dopoguerra, quando i due artisti si affacciano nella rinascita culturale partecipando attivamente alla ripresa artistica e intellettuale. Roma diventa non solo simbolo di trasformazione e rinascita nazionale, ma anche personale, spingendo entrambi a esplorare temi legati alla condizione sociale dei classi subalterne e al fascino discreto e complesso del paesaggio urbano.
La collezione De Lipsis Spallone e nuove scoperte
In chiusura della mostra, un’intera sezione è dedicata alle opere inedite di Carlo Levi della Collezione De Lipsis Spallone. Angelina De Lipsis Spallone, collezionista illustre e figura centrale nel mondo artistico romano, ha raccolto diciannove opere di Levi, oggi finalmente esposte al pubblico. Questa preziosa collezione racconta quasi per intero il percorso dell’artista, dall’inizio degli anni ’20 fino agli ultimi lavori degli anni ’70. La sua visione attenta permette al pubblico di riscoprire e comprendere l’evoluzione artistica di Levi in un contesto più intimo e personale.
Attraverso l’esposizione di questi dipinti, la mostra svela non solo i tratti distintivi di un grande maestro, ma anche l’importanza delle relazioni umane e amicali nel mercato e nella fruizione dell’arte. Un’opportunità unica per apprezzare il valore di un’eredità artistica che continua a scrutare temi universali come la lotta e la bellezza della condizione umana.
Info utili
La mostra “Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo” si tiene presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma dall’11 aprile al 14 settembre 2025. È promossa da Roma Capitale e curata da Daniela Fonti, Antonella Lavorgna e Antonella Martina. La sezione dedicata alla collezione De Lipsis Spallone è curata da Giovanna Caterina De Feo. La mostra è parte delle celebrazioni per il centenario della Galleria d’Arte Moderna.
(Fonte e immagine: Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura – Lorenzo Vincenti, Anna Maria Baiamonte)