La Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma si appresta ad accogliere una nuova edizione della mostra “Femminilità. 6 artisti per la Casa Museo di Hendrik Andersen”, in programma dall’8 marzo al 2 maggio 2025. Questa esibizione è un ideale continuum della collettiva “Femminile e femminino. Donne a casa Andersen”, realizzata tra il 2016 e il 2017, in cui si esplorava il ruolo delle figure femminili nella famiglia dell’artista, quali la madre Helene, la cognata Olivia e la sorella adottiva Lucia. La curatrice Maria Giuseppina Di Monte ha selezionato sei artisti contemporanei di diverse nazionalità e background culturali – Salome Rigvava, Sara Basta, Dario Carratta, Winna Go, Kawita Vatanajyankur, e Tang Shuo – che presentano opere variopinte in tecniche e materiali assortiti, dal classico olio su tela alla video arte e performance.
L’approccio multidisciplinare degli artisti
La mostra mette in evidenza l’uso variegato delle tecniche artistiche da parte dei sei protagonisti. Salome Rigvava, Winna Go e Tang Shuo utilizzano il tradizionale olio su tela per esprimere la loro visione della femminilità. Queste opere convivono nello spazio espositivo con creazioni che si avventurano nel contemporaneo, come quelle di Sara Basta, che utilizza tessuti e oggetti per sviluppare un dialogo artistico inusuale e intimo.
Kawita Vatanajyankur spicca per l’utilizzo di video e performance, portando il pubblico a riflettere sui confini del corpo femminile e della sua percezione nella società contemporanea. Ogni lavoro presenta una riflessione unica sulla condizione femminile, un tema che attraversa sia le percezioni intime sia le nel contesto sociale, con una sensibilità che spazia tra varie sfumature dell’androginia spirituale già esplorata nelle opere di Hendrik Andersen.
Memorie del passato e sensibilità contemporanea
Le opere esposte alla Casa Museo di Hendrik Anderson non si limitano a celebrare la diversità espressiva, ma invitano il pubblico a una riflessione profonda sui ruoli di genere e sulle dinamiche sociali odierni. Richiamandosi ai fantasmi delle donne della famiglia Andersen, la mostra si avvale di un confronto tra passato e presente, lasciando emergere una narrazione che, pur iscrivendosi nella tradizione, si apre a nuove prospettive.
L’indagine artistica proposta non si limita dunque alla mera rappresentazione della femminilità. Nelle opere emerge una volontà di esplorare il concetto di differenza come opportunità di dialogo e di arricchimento. Secondo la curatrice Maria Giuseppina Di Monte, tali caratteristiche permettono di scoprire “un senso più autentico della convivenza” tra sessi, culture e stili di vita differenti.
Riflettere sulla femminilità attraverso l’arte
L’allestimento di “Femminilità. 6 artisti per la Casa Museo di Hendrik Andersen” propone un percorso espositivo che è tanto un viaggio nell’interiorità dell’individuo quanto una critica alla società. Gli artisti in mostra, pur differendo per tecnica e influssi culturali, sono unificati dalla volontà di utilizzare l’arte come trampolino di lancio per conversazioni stimolanti sulla natura della femminilità.
In un mondo che spesso separa in maniera rigida il maschile dal femminile, la Casa Museo Hendrik Andersen apre le sue porte a un dialogo, che mira a valorizzare la differenza come ricchezza. La proposta artistica diventa così anche educativa, spingendo i visitatori a guardare oltre le convenzioni verso una comprensione più profonda dell’identità umana e delle sue molteplici espressioni.
Info utili
La mostra “Femminilità. 6 artisti per la Casa Museo di Hendrik Andersen” sarà allestita dall’8 marzo al 2 maggio 2025. La Casa Museo si trova in via Pasquale Stanislao Mancini 20, a Roma. Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30, con l’ultimo ingresso alle 18:45. Il museo è chiuso il lunedì. I biglietti hanno un costo di 6 euro per l’ingresso intero e 2 euro per il ridotto, con accesso gratuito in conformità con le normative vigenti. I biglietti possono essere acquistati tramite il totem digitale abilitato al pagamento POS presso il museo o tramite il Portale Musei Italiani.
(Fonte: Direzione Musei Nazionali di Roma – MUSEO ANDERSEN)