La retrospettiva “Nicola Sansone – La fotografia come libertà” è un omaggio al lavoro del celebre fotografo napoletano. Sansone, nato nel 1921, iniziò la sua carriera come fotogiornalista nel 1949 e divenne una figura di spicco nel panorama fotografico italiano. Nel 1957, fondò assieme al fratello minore, Antonio, e ai colleghi Calogero Cascio, Caio Garrubba e Franco Pinna, l’agenzia Realfoto. Quest’ultima si distinse per la qualità e l’innovazione nel campo della fotografia d’autore. Sansone dedicò la sua vita alla documentazione degli aspetti sociali e culturali dell’Italia del dopoguerra, mettendo in luce le permanenze della tradizione e le trasformazioni del Paese.
Le immagini catturate dalla sua lente raccontano le sfumature della vita quotidiana, dalle campagne e periferie alle borgate, fino ai nuovi luoghi di aggregazione che emergevano nell’Italia in crescita. Sansone non si limitò a immortalare realtà italiane: il suo lavoro si espanse oltre i confini nazionali, portandolo a fotografare in America e Giappone, contribuendo così a un dialogo culturale tra mondi apparentemente distanti. Il suo sguardo acuto e la capacità di conferire un significato profondo alla semplicità della vita quotidiana, rendono le sue fotografie un patrimonio visivo e culturale di straordinaria rilevanza.
Dettagli della mostra al Museo di Roma in Trastevere
Questa significativa retrospettiva si tiene presso il Museo di Roma in Trastevere, un luogo simbolico per la cultura nella capitale italiana. Allestita nelle prestigiose sale del Pianoforte, l’esposizione è visitabile dal 19 febbraio al 6 maggio 2025. Curata con competenza da Renato Corsini e Margherita Magnino, la mostra è organizzata da Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana di Brescia, con i servizi museali gestiti da Zètema Progetto Cultura, e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Il percorso espositivo si compone di circa sessanta immagini in bianco e nero, ognuna delle quali rappresenta una finestra aperta su un’epoca passata ma al contempo eternamente contemporanea. Le fotografie esposte risalgono al periodo dagli anni ’50 fino alla fine degli anni ’60, un’epoca cruciale sia per l’Italia che per il mondo intero in termini di evoluzioni sociali ed economiche. Attraverso le opere di Sansone, i visitatori possono intraprendere un affascinante viaggio visivo che attraversa continenti e culture, permettendo di scoprire l’umanità condivisa in contesti diversi.
L’importanza culturale e sociale della fotografia di Sansone
Il lavoro di Nicola Sansone è fondamentale non solo per il suo valore artistico, ma anche per la sua dimensione di testimonianza storica. Le sue fotografie rappresentano un archivio visivo della società di un’epoca passata, catturando le sfide e le aspirazioni del dopoguerra. Sansone riuscì a entrare in sintonia con i soggetti fotografati, rivelando una empatia e una sensibilità che danno alle sue immagini un’umanità palpabile. La retrospettiva in suo onore non è solo un tributo alla sua arte, ma un invito a riflettere sul potere della fotografia come mezzo di comunicazione e espressione di esperienze universali.
La fotografia, spesso intesa come prodotto della pura estetica, nelle mani di Sansone diventa un veicolo di cambiamento e consapevolezza. In un mondo sempre più iperconnesso e veloce, il suo lavoro incoraggia a osservare con maggiore attenzione e riflessione, a cercare il significato nascosto nelle cose apparentemente ordinarie. La mostra “Nicola Sansone – La fotografia come libertà” offre l’opportunità di confrontarsi con le radici delle società contemporanee, osservando lo sguardo di un maestro della fotografia che ha saputo raccontare storie senza tempo.
Info utili
La mostra “Nicola Sansone – La fotografia come libertà” si tiene al Museo di Roma in Trastevere dal 19 febbraio al 6 maggio 2025. L’inaugurazione avrà luogo martedì 18 febbraio alle ore 17:30. Le fotografie esposte comprendono scatti realizzati tra gli anni ’50 e ’60 in Italia, America e Giappone. Per ulteriori informazioni su orari e prezzi di ingresso, si consiglia di contattare direttamente il museo.
(Fonte e immagine: Simone Fattori – Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura)