L’evento “OPENBOX5 – AVENTINO for FUTURE” rappresenta la quinta edizione di un progetto espositivo unico, promosso dall’Associazione Amici dell’Aventino*ETS in collaborazione con il Municipio I Roma Centro. Questo progetto, che si svolge nei suggestivi giardini di Piazza Albina e di Sant’Alessio, si propone di unire la bellezza della scultura contemporanea con la ricchezza storica e paesaggistica dell’Aventino. L’obiettivo è quello di offrire agli artisti l’opportunità di esporre le loro opere in un contesto che invita alla riflessione e al dialogo.
Quest’anno, il tema centrale è la sostenibilità ambientale, un argomento di cruciale importanza in un’epoca di cambiamenti climatici e transizioni ecologiche. L’evento si interroga su come l’arte possa contribuire a sensibilizzare il pubblico su queste tematiche, seguendo il pensiero dell’ambientalista Bill McKibben, che sostiene che l’arte possa essere un mezzo potente per affrontare le sfide globali. Attraverso le opere esposte, OPENBOX5 mira a stimolare una comprensione più profonda e immaginativa dei problemi ambientali, andando oltre la semplice conoscenza scientifica.
Opere che raccontano il passato e il presente
Le opere presentate in questa edizione di OPENBOX5 sono state accuratamente selezionate per dialogare con il contesto storico dell’Aventino, un’area che ha visto una trasformazione significativa nel corso dei secoli. Tra queste, l’installazione di Elisa Majnoni nel Giardino di Sant’Alessio, che utilizza un’anfora di terracotta come simbolo di un passato virtuoso, ispirato al Monte dei Cocci, un’antica discarica romana che rappresenta un esempio precoce di gestione ecologica dei rifiuti.
Accanto a questo, l’opera di Paola Romoli Venturi, “Molti Molta Molte – Il luogo del delitto”, offre una riflessione critica sul presente, rappresentando l’impronta di una balena scomparsa, un simbolo potente della minaccia che l’inquinamento rappresenta per gli ecosistemi marini. La scultura è realizzata con plastica raccolta localmente, in collaborazione con gli studenti della scuola Giacomo Badini, sottolineando l’importanza dell’educazione ambientale.
Un viaggio artistico tra passato e futuro
Le opere di Pino Genovese completano il percorso espositivo, proponendo una visione che unisce passato e futuro. Con “Costellazione”, una serie di pietre levigate appese alla chiesa di Sant’Alessio, e “L’Armatura”, uno scudo di legni intrecciati, l’artista invita a riflettere sulla necessità di ritornare a materiali e forme naturali come risposta alla crisi ambientale. Queste opere, posizionate strategicamente nei giardini, creano un dialogo tra la natura e l’intervento umano, suggerendo un ritorno alle origini come forma di difesa contro l’innaturale.
In questo contesto, OPENBOX5 non è solo un’esposizione artistica, ma un invito a considerare il ruolo dell’arte nel promuovere un cambiamento positivo e sostenibile. Attraverso la combinazione di opere d’arte e il ricco patrimonio dell’Aventino, l’evento stimola una riflessione profonda su come possiamo, individualmente e collettivamente, contribuire a un futuro più sostenibile.
Info utili
L’esposizione “OPENBOX5 – AVENTINO for FUTURE” è visitabile fino al 7 febbraio 2025 presso i Giardini di Piazza Albina e i Giardini di Sant’Alessio a Roma. L’ingresso è gratuito e gli orari di visita vanno dalle 9.30 fino al tramonto. L’evento è curato da AdA-Cultura con la collaborazione di Daniela Gallavotti Cavallero, Alessandro Olivieri e Mara van Wees, e rappresenta un’iniziativa dell’Associazione Amici dell’Aventino.
(Fonte e immagine: Roberta Melasecca – Ufficio Stampa)