La Gagosian di Roma si prepara ad accogliere una straordinaria installazione immersiva di Gerhard Richter, intitolata “Moving Picture (946-3) Kyoto Version”. Questo evento segna la prima presentazione in una galleria di questa opera e rappresenta il ritorno dell’artista in una galleria italiana dopo quasi quattro decenni, essendo l’ultima esposizione risalente al 1983. L’installazione sarà protagonista dell’intero spazio espositivo della galleria, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale unica.
“Moving Picture (946-3) Kyoto Version” rappresenta l’apice del progetto “Strip”, iniziato da Richter nel 2010. L’artista ha esplorato nuove strategie artistiche utilizzando strumenti digitali per analizzare e frammentare immagini di dipinti esistenti. Questa serie ha portato alla creazione di opere come gli “Strip paintings” (2011–16), oltre a libri, stampe, arazzi e la scultura monumentale “STRIP-TOWER”, attualmente esposta alla Serpentine di Londra.
Un’opera tra suono e immagine
L’installazione “Moving Picture (946-3) Kyoto Version” si distingue per la sua combinazione di suono e immagine. Realizzata in collaborazione con la regista Corinna Belz, l’opera consiste in un film proiettato su una scala monumentale di 22 metri di larghezza. L’accompagnamento musicale è una partitura per tromba composta da Rebecca Saunders, eseguita dal musicista Marco Blaauw. La musica, amplificata da sei amplificatori, avvolge gli spettatori, creando un’esperienza sonora potente e coinvolgente.
In passato, Richter ha già sperimentato la fusione di immagine e suono, come dimostrato dalle sue opere presentate al Manchester International Festival nel 2015 e al The Shed di New York nel 2019. Queste esperienze hanno arricchito il suo approccio artistico, culminando in questa nuova installazione che promette di stupire il pubblico romano.
La carriera e l’evoluzione artistica di Richter
Gerhard Richter è noto per la sua capacità di rinnovare costantemente la pratica pittorica, esplorando le potenzialità della fotografia, della casualità e dei processi sistematici. Negli anni ’60, ha utilizzato fotografie di riviste e giornali come base per le sue opere, mentre negli anni ’70 ha iniziato a fotografare i suoi stessi dipinti, ingrandendo dettagli delle pennellate. Questa ricerca continua ha portato alla creazione di opere come i “Color Chart” e “4900 Colors”.
“Moving Picture” rappresenta un’opera fatta di luce, che esalta la bellezza del caso. L’artista ha trovato ispirazione nelle disposizioni casuali delle griglie di colore, un approccio che ha portato alla realizzazione di progetti come il “Cologne Cathedral Window”. Questa nuova installazione, dunque, si inserisce perfettamente nel percorso artistico di Richter, confermandone la capacità di innovare e sorprendere.
Info utili
La Gagosian di Roma ospiterà “Moving Picture (946-3) Kyoto Version” di Gerhard Richter, offrendo al pubblico un’opportunità unica di vivere un’esperienza artistica immersiva. In occasione della mostra, sono previste performance live del musicista Marco Blaauw, che eseguirà l’accompagnamento musicale dell’opera. Gli appuntamenti sono fissati per venerdì 6 dicembre alle 19.15, e sabato 7 dicembre alle 12.00 e alle 17.00.
La partecipazione all’evento è gratuita, ma è necessaria la registrazione tramite il sito Eventbrite. Questa iniziativa rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati d’arte di assistere a un’esperienza multisensoriale unica nel suo genere.
(Fonte e immagine: Paola C. Manfredi | PCM Studio – Ufficio Stampa)