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Dal 17 settembre, Palazzo Bonaparte a Roma ospita la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a Fernando Botero, uno degli artisti più influenti del XX secolo. Organizzata da Arthemisia, questa esposizione celebra la straordinaria carriera dell’artista colombiano, noto per le sue forme monumentali e le fisicità corpulente che caratterizzano le sue opere. Con oltre 120 capolavori in mostra, inclusi alcuni inediti eccezionali, l’evento offre un’opportunità unica per esplorare l’universo esuberante e magico di Botero.
Un omaggio a Fernando Botero a un anno dalla sua scomparsa
A un anno dalla scomparsa di Fernando Botero, Palazzo Bonaparte rende omaggio a uno degli artisti più amati dal pubblico internazionale con una mostra senza precedenti. Nato in Colombia nel 1932, Botero iniziò a dipingere da giovanissimo, abbandonando la scuola per matador per seguire la sua passione artistica. La sua carriera internazionale decollò nel 1961, quando il Museum of Modern Art di New York acquistò la sua “Monna Lisa all’età di dodici anni” (1959), segnando l’inizio di un tour di successo che lo portò a esporre in tutto il mondo.
Le forme opulente e i colori vibranti delle opere di Botero sono diventati il suo marchio di fabbrica, rendendo il suo stile immediatamente riconoscibile. La mostra a Palazzo Bonaparte, curata da Lina Botero, figlia dell’artista, e Cristina Carrillo de Albornoz, esperta della sua opera, ripercorre oltre 60 anni di carriera artistica attraverso una vasta gamma di tecniche, dalla pittura alla scultura.
Capolavori e inediti eccezionali in mostra
Tra le oltre 120 opere esposte, la mostra presenta dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini e sculture, offrendo una panoramica completa della maestria di Botero. Tra gli inediti eccezionali spiccano “Menina (After Velazquez)” e “Omaggio a Mantegna”, quest’ultimo considerato perduto fino alla sua recente riscoperta da parte di Lina Botero tramite Christie’s. “Omaggio a Mantegna” è un’opera fondamentale che riflette l’ammirazione di Botero per i maestri del Rinascimento italiano, in particolare per la “Camera degli sposi” di Mantegna nel Palazzo di Mantova.
La mostra esplora anche la relazione tra Botero e l’Italia, paese che ha avuto un ruolo cruciale nella sua formazione artistica. Durante un viaggio in Italia, Botero rimase affascinato dai capolavori del Rinascimento e decise di rendere omaggio a Mantegna con un’opera che esalta la monumentalità e il colore, vincendo il primo premio al Salone Nazionale di Pittura della Colombia nel 1958.
Un viaggio attraverso i temi cari a Botero
La mostra non si limita a celebrare le opere più conosciute di Botero, ma offre anche uno sguardo approfondito sui temi che hanno caratterizzato la sua produzione artistica. Tra questi, l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida. Quest’ultima, in particolare, è interpretata attraverso il filtro della tradizione ispanica, molto sentita nell’arte di Botero, e trova eco nelle opere di artisti come Goya e Picasso.
Una sala della mostra è dedicata alle più recenti sperimentazioni del maestro, che dal 2019 ha iniziato a dipingere acquerelli su tela di grandi dimensioni. Queste opere, quasi diafane, rappresentano una sintesi dell’intera carriera di Botero e offrono un approccio delicato ai temi familiari che hanno sempre caratterizzato la sua arte.
Info utili
La mostra di Fernando Botero a Palazzo Bonaparte è un’occasione imperdibile per celebrare l’opera di un artista che ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico internazionale. Curata da Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz, l’esposizione è organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e vede il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
La mostra è aperta al pubblico dal 17 settembre. I biglietti sono disponibili a prezzi variabili, con riduzioni per studenti, anziani e gruppi. Gli orari di apertura sono dalle 10:00 alle 20:00, con ultimo ingresso alle 19:00. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio clienti di Palazzo Bonaparte.
(Fonte e immagine: UFFICIO STAMPA ARTHEMISIA – Salvatore Macaluso)
