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Percepire ed emozionare attraverso l’arte: le opere di Magda Nica

magdanica-copertina2In un mondo in movimento dove è sempre più difficile fermarsi un attimo a leggere dentro di noi, immaginate di avere delle finestre simboleggianti la riflessione. Finestre che sembrano essere fuoruscite da un sogno o da un mondo incantato con delle maniglie in vetro, fragili, da usare con delicatezza. Se volete vivere questo viaggio, sino al 4 luglio potete farlo nella mostra di un artista romena, Magda Nica, “Percezione: Emozione“, all’Accademia di Romania in Roma.

«Ogni persona percepisce il mondo intorno a sé in maniera personale con i propri filtri sia culturali, educativi, oltre che spirituali . Ognuno recepisce in maniera diversa gli imput del mondo, che dopo vengono filtrati attraverso l’emozione. Tutto ciò che ricevi lo elabori e lo dai al mondo, i miei filtri sono le emozioni che i fatti hanno su di me». Così Magda Nica descrive il significato della mostra che la vede protagonista all’Accademia di Romana in Roma dal titolo “Percezione: Emozione”.
 

magdanica-1Di origine romena è arrivata in Italia nel 1997 per motivi personali. Laureata in Lingue Straniere la sua formazione artistica è autodidatta, Una volta in Italia ha frequentato un corso in Storia dell’Arte e da lì ha seguito una propensione naturale: accostare i colori e plasmare manualmente gli oggetti, dando vita alle prime creazioni. Un vero e proprio talento naturale che le ha permesso di realizzare delle opere uniche. Esse nascono dalle emozioni e dalle percezioni che l’artista ha, e riversa nel vetro. Questo è il materiale chela Nica utilizza nelle sue sculture, una materia fragile, che nella fase creativa prende vita divenendo forza e decisione.
Protagonista assoluto nelle creature artistiche della Nica è il colore, utilizzato in maniera significante e che ricorre nel suo percorso artistico. «le persone che hanno visto le precedenti mostre ogni volta faticano a vedere nelle opere di questo anno la stessa mano. Ogni volta le sculture che realizzo sono diversissime tra di loro. Le forme sono naturali perché il vetro non è manipolabile. Le forme sono leggere, mi piace il fatto che il vetro si adagia alla forma che prende, suggergli da che parte andare è difficile. Non so mai come verrà un’opera, naturalmente ho una idea di insieme, e poi mi metto a lavorare, e viene fuori un opera. Quando incomincio una scultura, quello che so sono i colori, loro sono una costanza nelle mie creazioni».
magdanica-3Ogni singola scultura è frutto di un lavoro duro in cui l’artista sfida se stessa. Nonostante la “casualità”, che l’artista descrive, per ogni opera ci vogliono giorni e giorni di lavoro, per ogni pezzo ci vuole circa una settimana. Si parte da una base in vetro soffiato tirato in lastra poi fuso, temperato poi lavorato, rifuso e temperato nuovamente.

Le sculture presenti nell’esposizione allestita all’Accademia di Romania rimandano a luoghi lontani, ed universi paralleli fortemente evocativi, che vanno dall’onirico come in Finestre del Mondo Interiore, all’astrale nei Pianeti. Ma anche ai grandi misteri universali, nelle sculture Mistiche e nei Quattro Elementi Essenziali. Per approdare ai Gelsomini, ai Minerali, le Sorgenti, il Canto, e le Metafore, tutte caratterizzate da un tripudio coloristico.

magdanica-5«Il percorso espositivo incomincia dai Quattro Elementi Essenziali, Terra, Acqua Fuoco e Aria. In queste opere ho cercato di rappresentare gli elementi naturali in maniera sia plastica, che descrittiva utilizzando dei materiali inconsueti posti al loro interno, Nell’Aria c’è un prodotto particolare. Esso viene utilizzato, di solito, per la pigmentazione dei colori, che qui ha dato altri risultati, dandol’idea di sospensione al vetro. Il Fuoco è uno dei pezzi più apprezzati dal pubblico, forse perché è il più decorativo, l’Acqua è una grande goccia, con delle belle d’aria controllate, essa è stata il primo elemento della serie, la Terra è dei quattro elementi quello a cui io tengo di più».

magdanica-2La mostra continua con le Finestre del Mondo Interiore, che sono forse, tra le più affascinanti della collezione, perché sono nate da un sogno che Magda Nica ha fatto: «le Finestre, hanno una ispirazione onirica, ho sognato una casa bianca senza arredo in cui l’unico tocco di colore erano le maniglie delle porte e delle finestre di vetro colorato. Nel sogno la mia coscienza si chiedeva come potessero essere funzionali vista la fragilità, avevo paura che qualche persona, meno abituata alla delicatezza, potesse chiudermi ed ero terrorizzata da questo fatto. Una volta sveglia ho meditato sul realizzare la maniglie in vetro. Le finestre provengono da una casa signorile nei Castelli Romani, di Ottanta anni fa» Ma perché Finestre del Mondo Interiore? «fuori c’è troppo caos, non c’è più pace o un attimo di riflessione, la gente è presa dall’effimero, non si perdono mai dieci minuti, il mio invito è aprire di più qualche finestra ed immaginarsi la vita diversa per meditare».

magdanica-4Al centro della sala sono poste, l’una di fronte all’altra, la Porta d’Oriente e la Porta d’Occidente. Mentre Magda Nica stava lavorando per questa mostra è avvenuto il terremoto abruzzese «per qualche giorno mi sono completamente bloccata, non sono riuscita ad andare avanti, anche perché nel 1997 quando sono arrivata in Italia all’indomani dell’atterraggio, l’Aquila è stata la prima città che ho visitato e ci sono i familiari di mio marito, ho un legame fortemente emotivo con questa città. Nella porta dall’Aquila ho realizzato una chiave in vetro simboleggiante un augurio di apertura verso il futuro per gli abruzzesi. Nel retro ci sono dei ritagli di giornale sugli tragici del terremoto».
La porta d’Oriente invece è stata portata da Damasco, è del 1850. Essa è decorata con fregi e vi è lo stemma di Maometto II. Il retro è stato lasciato appositamente non restaurato ma animato con una delle maniglie della Nica. Le due porte, così contrapposte, sono in invito al dialogo tra le varie culture, tra le genti, le tradizioni e le mentalità, di due mondi opposti.

magdanica-6Il rapporto con l’Oriente è riscontrabile anche nelle sculture Mistiche. Qui infatti l’artista ha ripreso i simboli iconografici della tradizione cristiana ortodossa, la Corona, la Spirale, il Triangolo e il Pesce. Tra queste, una vera e propria sfida tecnica per l’artista è stata la Spirale, perché qui il vetro è pieno, lavorato con due canne e più difficile da plasmare e dargli la forma voluta.

Le altre collezioni sono piccole sculture a gruppi da tre, che hanno una costanza, la forza coloristica, rosso, giallo, arancio, viola, verde, blu, accostati liberamente tra di loro, incantano lo sguardo invitando l’osservatore a soffermarsi su ogni sfumatura creata dall’artista grazie anche all’inserimento di alcuni elementi al loro interno, che creano rifrangenze e riverberi.

magdanica-7“Percezione: Emozione” è una mostra da vedere per diversi motivi, prima di tutto per ammirare dal vivo le opere di Magda Nica, ma anche per visitare l’Accademia di Romania, che è molto attiva nell’organizzazione degli eventi, come concerti, ed attività artistiche. Se non avete modo di andare all’esposizione che chiude il 4 luglio, potete conoscere Magda Nica, nella sua bottega d’arte, a Via dei Coronari, la Fornace. Qui realizza, gioielli, elementi di arredo e molto altro, sempre con il suo materiale prediletto il vetro.

 

 

 

 

 

Percezione : emozione / opere in vetro di Magda Nica 18 giugno – 4 luglio 2009
Accademia di Romania in Roma, Piazza José de San Martin 1, 00197 Roma
Per info: http://www.accadromania.it/, http://www.la-fornace.it/

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