Il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali si appresta a svelare al pubblico un evento espositivo di rara bellezza e significato culturale: “Note Perdute. Il restauro del Liuto di Vendelino Tieffenbrucker”. Questa mostra, inaugurata il 16 marzo e aperta fino al 3 novembre 2024, rappresenta un viaggio nel tempo e nell’arte del restauro, dove la musica del passato riecheggia attraverso le corde di un liuto rinascimentale restaurato.
Un restauro che intreccia storia e musica
La mostra si focalizza sul meticoloso restauro di un liuto del XVI secolo, opera dell’illustre liutaio tedesco Vendelino Tieffenbrucker. Questo strumento, trasformato e quasi dimenticato nel tempo, è stato riportato alla sua antica gloria grazie al sostegno della Fondazione Paola Droghetti onlus e alla collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia. Il progetto si distingue come esemplare di cooperazione tra il settore privato e le istituzioni pubbliche, mirando a conservare e valorizzare il patrimonio culturale attraverso la formazione e la pratica del restauro.
L’esposizione offre una panoramica unica sulla varietà di strumenti a corde pizzicate che hanno arricchito il panorama musicale del Cinque e Seicento, spaziando dai chitarroni ai tiorbe, e illustrando il ruolo centrale del liuto in contesti diversi, dalla vita sacra alla quotidianità civile e paesana. Attraverso questo percorso, la mostra invita i visitatori a riflettere sull’importanza della musica come veicolo di cultura e conoscenza, capace di superare i confini del tempo e dello spazio.
Un impegno verso il futuro del restauro
Il restauro del liuto di Tieffenbrucker non è solo un tributo alla maestria artigianale del passato, ma rappresenta anche un punto di riferimento per il futuro del settore. Grazie a questo progetto, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali si candida a diventare un centro di eccellenza per lo studio e la pratica del restauro, promuovendo un approccio pluridisciplinare e internazionale alla conservazione del patrimonio culturale.
Il coinvolgimento di giovani talenti nel processo di restauro, come Riccardo Angeloni, evidenzia l’impegno della Fondazione Paola Droghetti onlus nel sostenere le nuove generazioni di restauratori. Questa iniziativa sottolinea l’importanza dell’esperienza pratica e della formazione specializzata nell’ambito della conservazione artistica, contribuendo a preparare i professionisti di domani.
Un museo in trasformazione
Il progetto espositivo si inserisce in un momento di fervente attività per il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, attualmente impegnato in un delicato processo di riallestimento. Questa fase di rinnovamento, che abbraccia diversi aspetti – dall’architettura alla museologia – mira a migliorare l’esperienza dei visitatori, consentendo loro di assistere in diretta al restauro delle opere.
La direttrice del museo, Sonia Martone, sottolinea l’importanza di questo processo come occasione per aggiornare e verificare lo stato di conservazione delle collezioni, delineando piani di manutenzione programmata. Questo approccio riflette la mission del museo di collezionare, conservare ed esporre, offrendo al pubblico occasioni di apprendimento, riflessione e condivisione.
Info utili
La mostra “Note Perdute. Il restauro del Liuto di Vendelino Tieffenbrucker” è visitabile presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A, Roma, fino al 3 novembre 2024. Il museo offre una finestra unica sul mondo degli strumenti musicali antichi, presentando al pubblico tesori nascosti e storie di restauro. Orari di apertura e prezzi dei biglietti sono disponibili sul sito ufficiale del museo. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare direttamente il museo.