Il Museo Orto Botanico di Roma si appresta ad accogliere “Fragile Ecosystem”, una straordinaria installazione site specific di Giulia Pompilj, inaugurata il 7 marzo 2024 e aperta al pubblico dall’8 marzo al 6 aprile. Con la collaborazione di Edoardo Tedone per il soundscape design, l’opera promette di essere un’immersione profonda nella precarietà degli ecosistemi naturali, attraverso un uso innovativo di tessuti e tinture di origine vegetale.
Un’esperienza sensoriale unica
“Fragile Ecosystem” trasforma la Serra Espositiva del Museo Orto Botanico in un luogo di riflessione sull’ambiente naturale e la sua vulnerabilità. Utilizzando tessuti in cotone che ondeggiano al vento, Pompilj crea un paesaggio effimero che simula un mondo al limite della sua esistenza. Questo delicato equilibrio è ulteriormente arricchito dal soundscape di Tedone, che aggiunge una dimensione sonora all’esperienza, collegando lo spettatore a un ecosistema in via di estinzione, ma ancora resiliente di fronte alle avversità.
Tra arte e scienza
Giulia Pompilj è un’artista che si muove fluidamente tra i mondi dell’arte e della scienza, esplorando le connessioni biologiche, storiche e sociali che definiscono gli ecosistemi. La sua formazione presso la Design Academy Eindhoven e le esperienze internazionali, tra cui lo stage presso Mater Iniciativa in Perù, hanno affinato la sua capacità di utilizzare la tintura naturale e la ricerca etnobotanica come strumenti di narrazione e divulgazione. Le sue opere, esposte in contesti prestigiosi e accompagnate da conferenze e workshop, riflettono un profondo impegno verso l’educazione e la sensibilizzazione sulle questioni ambientali.
Info utili
Per chi desidera esplorare questa fusione unica di arte e natura, “Fragile Ecosystem” sarà visitabile al Museo Orto Botanico, situato in Largo Cristina di Svezia, 23 A – 24, a Roma. L’installazione è aperta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 17.30, con l’ultimo ingresso alle 16.30. I biglietti hanno un costo di 5,00 € per l’ingresso intero, con riduzioni disponibili per diverse categorie di visitatori. Non è richiesta la prenotazione, rendendo l’esperienza accessibile a tutti coloro che vogliono immergersi in questo dialogo tra arte e ambiente.
In conclusione, “Fragile Ecosystem” non è solo una mostra; è un invito a riflettere sulla fragilità della nostra esistenza biologica e sulla capacità dell’arte di catalizzare il cambiamento. Giulia Pompilj, con la sua visione unica, ci porta in un viaggio attraverso le silhouette e gli echi di un mondo che rischia di scomparire, ricordandoci l’importanza di ogni singolo elemento nell’equilibrio dell’ecosistema.