NOI PER VOI 2023: il 25 novembre Giornata contro la violenza sulla donne al Museo Hendrik Christian Andersen

In occasione della Giornata contro la violenza sulle il Museo Hendrik C. Andersen propone la seconda edizione della performance Noi per Voi 2023 la cui prima edizione si è svolta nel 2022 a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Maddalena Paolillo.
Presso il Museo si terrà una visita-conferenza a cura di Carolina Lombardi le cui opere sono esposte nella mostra in corso. L’artista cita un brano di Plinio il Vecchio come esempio di una delle tante testimonianze discriminanti nei confronti del sesso femminile nel corso dei secoli: <<[…]In seguito al contatto con una donna in questo stato, il mosto inacidisce, i semi diventano sterili, gli alberi appassiscono, quelli da frutto si seccano e i loro frutti cadono solo che essa si sieda sotto; solo che ne venga guardato uno sciame d’api immediatamente morrà, mentre il bronzo e il ferro immediatamente arrugginiranno ..un cane che ne assaggi il sangue, impazzirà ed il suo morso diventerà velenoso come nella rabbia>>. (Plinio il Vecchio Storia Naturale, libro28, cap. 23, 78-80).
La donna era considerata impura perché soggetta alle mestruazioni” – scrive Carolina Lombardi – “l’imbecillis sexus”, (sine baculo) del mos maiorum, esclusa dalla vita pubblica e da qualsiasi atto giuridico, la strega del periodo medievale, difettosa già a partire dalla Creazione, avvezza per natura al peccato, scomoda, luciferina e mandata al rogo. Fino alla pratica del Sati, in India, abolita solo nel 1829, in cui la moglie veniva bruciata viva alla morte del marito, distendendosi sulla pira funebre vicino al corpo del consorte o gettandosi nel fuoco quando questo fosse già divampato. E arriviamo ai nostri giorni in cui il maschilismo secolare diviene humus generativo di atti di prevaricazione e sopruso fino ad arrivare alla violenza sanguinaria dei femminicidi.
Il progetto espositivo Ricamando il caos, presentato negli spazi del Museo Hendrik Christian An dersen dal 22 novembre al 16 febbraio si riconnette all’attività femminile per eccellenza, l’arte del ricamo e della tessitura per svelarne i contenuti simbolici, ormai dimenticati. Il filo connette, in treccia, crea trame e orditi che ci restituiscono una visione interconnessa della realtà. Tessere dunque significa partecipare alla vita del cosmo, ricreare l’unità del mondo nella sua diversità, nei suoi opposti. La rete unisce. È frammento e sutura dei frammenti allo stesso tempo, ordine e disordine insieme. La mitologia antica abbonda di divinità femminili dedite al ricamo e alla tessitura, con allusione alla peculiarità della vita di essere intrecciata, olistica, interdipendente. Basti pensare alla Moire, alle Parche, alle Norne, ad Atena, ad Aracne. L’etimologia stessa di “filo” (da σφίγγω/lego, stringo) riporta all’azione aggregante e unificante del ricamo. I nativi americani e molte popolazioni arcaiche erano consapevoli nella natura interconnessa dell’universo che si cre deva generato da una Donna Ragno. Nelle mie opere ricamo con il linguaggio, i fili sono testi scritti impossibili da leggere. Non hanno natura concettuale, sono slegati dal significato che non è mai univoco, poiché influenzato dal contesto, dall’epoca di appartenenza, anch’esso un intreccio di ambiti personali e di pratiche specifiche. Resta la suggestione visiva, la trama relazionale che unisce, l’orizzontalità che annulla le gerarchie, abolisce qualsiasi supremazia ideologica e di genere. I fili di parole dei miei lavori lasciano filtrare la luce in quanto ogni relazione, ogni comunicazio ne/messaggio genera nuova energia. In questo senso mi ricollego al pensiero di Rosi Braidotti che in “Il postumano” scrive: “Il significante linguistico è solo uno dei punti della catena degli effetti, non Il suo centro o la sua fine. L’origine dell’ispirazione intellettuale risiede nel flusso senza fine delle connessioni tra i testi e i loro molteplici fuori. […] Lasciarci alle spalle le tensioni che accompagnano l’umanesimo e il suo rifiuto del contraddittorio ora è una priorità. [….] Ciò denota un senso globale di interconnessione tra tutti gli umani, ma anche tra gli umani e l’ambiente non umano, inclusi ambiente urbano e sociopolitico che disegnano una rete di intricate interdipendenze[…] Eurocentrismo, maschilismo e antropocentrismo sono spiegati di conseguenza come fenomeni complessi e interrelati”.
Contro qualsiasi forma di maschilismo che degenera spesso in episodi di violenza contro le donne il Museo H.C. Andersen propone anche quest’anno una performance collettiva che si svolgerà nello spazio espositivo del II piano dove i Lightbox di Carolina Lombardi saranno spenti per alcuni minuti a rammentare la violenza cieca.
L’artista omaggerà quindi con il suo intervento la figura femminile per altro molto presente nel Museo.
Al primo piano saranno allestite delle teche con materiali documentari, lettere e , dall’Archivio Storico e dalla Biblioteca del Museo che testimoniano l’impegno di Hendrik Andersen e di Olivia Cushing, sua cognata, per l’emancipazione e diritti delle donne.
Note biografiche
Carolina Lombardi si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma e all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma (ICR), lavorando per alcuni anni nel campo della conservazione di dipinti murali e dipinti su tavola/tela (Padova, Cappella degli Scrovegni, Giotto; Roma, La Farnesina, Raffaello; Bassano Romano, Palazzo Odescalchi, Domenichino; Roma, Basilica di S. Clemente, Masolino da Panicale). La sua tesi di laurea presso l’ICR è stata presentata nel 1998 al Louvre e pubblicata in abstract sulla rivista del Louvre: “Techne – Art&Chimie au Louvre”. L’analisi morfologica e microscopica dei materiali, approfondita nel corso dei suoi studi sul restauro, e l’osservazione empirica delle strutture naturali, ordinate nel loro disordine secondo una geometria frattale, confluiscono nella sua ricerca artistica in senso transdisciplinare. Le trame, con chiara allusione alle dinamiche relazionali, inizialmente impresse su imprimitura in argilla o realizzate con filati di vario tipo, evolvono oggi in installazioni luminose.
Il suo lavoro sperimenta diversi media, dal tessile al video, dalla luce all’installazione site specific. Si è dedicata ad iniziative di carattere sociale e di sensibilizzazione ambientale, affrontando tematiche cruciali quali l’inquinamento da microplastiche, la violenza sulle donne e l’assistenza umanitaria ai più vulnerabili e ai migranti. Si segnalano al riguardo le mostre: 2022, Palermo (Terrasini), Museo di Palazzo d’Aumale: “Tra-mare/Dalla trama del mare al tessuto degli uomini”; 2019, Sciacca, Museo Diffuso dei Cinque Sensi per la Notte Europea dei Musei: “Tra tradizione e innovazione”; 2017, Eraclea Minoa/Agrigento, istallazione presso la foce del fiume Platani; 2014, Roma, Casa Internazionale delle Donne: “Io scelgo noi”, contro la violenza sulle donne; 2009, Roma, Scuderie di Palazzo Ruspoli, “Della stessa sostanza degli ultimi”, a favore degli aiuti umanitari ai più deboli. Ha preso parte nel 2023 alla performance “Ecce Dominus. Caro Pierpaolo” presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, a cura di Laura VdB Facchini e Wild Mill no profit organisation. Dal 2000 al 2008 ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero collaborando con la galleria La Borgognona di Roma, con la Galleria Monte-Carlo Art Gallery di Milano e con la Galleria Cortese&Lisanti di Roma. La sua attività si estende in ambito letterario con la pubblicazione di sillogi poetiche (“Elegia del vuoto”, 2018, edito dalla Fondazione Mario Luzi; “Danza di luci e ombre”, 2021, edito da Transeuropa Edizioni; “Quaderno di poesie”, 2022 e 2023 editi da Robin Edizioni) e la partecipazione a numerosi readings poetici presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, giardini pubblici di Roma e il carcere di Regina Coeli, su tematiche sociali, ambientali e sulla scrittura pasoliniana (pubblicazioni in: “Telling Roma”, 2020; “Donne in azioni e parole”, 2019; “Parole d’acciaio”, 2019; “Break point poetry/Città poetica”, 2018/2019 e su riviste letterarie).

Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale S. Mancini, 20 – 00196 Roma
EVENTO
GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Noi per Voi 2023
Performance a cura di
Maria Giuseppina Di Monte e Maddalena Paolillo
Visita-Conferenza
a cura dell’artista Carolina Lombardi
Sabato 25 novembre 2023
Ore 16.00

Titolo: Carolina Lombardi. Ricamando il caos
Sede: Museo Hendrik Christian Andersen, via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Roma
Curatori: Maria Giuseppina Di Monte, Gabriele Simongini
Periodo: 22 novembre 2023 – 16 febbraio 2024
Catalogo: De Luca Editori d’Arte con testi di Maria Giuseppina Di Monte, Gabriele Simongini, Valerio Eletti, Carolina Lombardi
Ingresso libero
Orari: dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.00; ultimo ingresso ore 18.30. Chiuso il lunedì
Info: Museo Hendrik Christian Andersen | tel. +39 06 3219089
In collaborazione con la Galleria Emmeotto Arte di Roma
Ufficio Stampa: Paola Saba
Ufficio Promozione e Comunicazione: Direzione Musei Statali della città di Roma

Fonte: Direzione Musei Statali della città di Roma

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