Alle Scuderie del Quirinale, fino al 24 maggio, potrete ammirare le opere più famose esposte dai grandi pittori del Futurismo. Il trionfo della luce e del cromatismo.
Da Russolo a Carrà passando per Boccioni, da Severini fino ai pittori russi, in esposizione le più significative opere del Futurismo, a Roma. Dalla Russia anche una delle poche donne delle avanguardie di quel periodo, la famosa pittrice Natalia Goncarova autrice del ‘Ciclista' (1913) che pone la centralità delle forme nuove al centro delle sue opere con la bicicletta e il suo movimento.
A cento anni dalla pubblicazione del manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti nel febbraio 1909 su ‘Le Figaro', le Scuderie del Qurinale celebrano i più grandi pittori italiani ed europei.
In mostra sui due piani del museo le opere provenienti dalle collezioni di tutto il mondo. L'influenza francese sulle opere dei maggiori pittori di quell'epoca colpisce la visione e l'immaginazione del pubblico. Parigi si avverte come il centro di questo movimento.
Le pennellate di colore mettono particolarmente in risalto i flash della luce elettrica, i movimenti delle auto o dei veicoli elettrici evidenziano il nuovo tessuto urbano di inizio 900, ricco di nuovi quartieri e nuovi mezzi di trasporto, quali treni e tram. Sono interessanti e piacevoli gli accostamenti tra le opere del primo periodo e i successivi. Accanto alle prime composizioni di Braque e Picasso, un periodo che si potrebbe definire ricco di sperimentazioni. Scorci diagonali e linee accese di cromatismi e luce. Potremmo definirlo il trionfo dell'elettricità?
Dal fauvismo al cubismo, fino al trasgressivo vorticismo. Descritto un periodo innovativo che quasi fa scandalo nella vecchia Europa di allora. Ci sono azzardi e sperimentazioni grandiose e interessanti che scatenano le reazioni più contrastanti dell'epoca.
Osservando ‘I funerali dell'anarchico Galli' di Carrà trionfa il rosso delle bandiere, mentre nel suo ‘Le Nuotatrici' risalta il dinamismo delle forme che esalta il movimento (sembra sia reale!) fatto di diagonali e intersezioni. Anche Carrà ha pubblicato il ‘Manifesto dei suoni, rumori e odori' nel settembre del 1913.
Scatena emozioni e sensazioni forti anche ‘La Rivolta', un dipinto del 1911 di Luigi Russolo, dove avanzano insistenti e caparbie le figure dei manifestanti in una esaltazione del rosso, in triangoli crescenti che sottolineano un accentuarsi di colori forti, affiancati.
E' la marcia inarrestabile verso il futuro. Vibrazioni nello spazio che percorrono un moto ascensionale.
Il dinamismo futurista si avverte in tutte le 10 sale che ospitano le tele provenienti dai maggiori musei del globo. Grandi artisti quali Delaunay e il suo orfismo con le ‘Forme circolari, Sole n. 2', oppure i Duchamp – Villon e le loro varianti artistiche rispetto alla traiettoria futurista. E poi Kasimir Malevic e il suo ‘Aviatore' del 1914. Nell'età della macchina e del progresso, gli inglesi ‘vorticisti' (il termine viene coniato in quel periodo dal poeta Ezra Pound) dipingono concisi e sintetici, incisivi nel raffigurare ‘La folla' in linee e quadrati di probabile interpretazione.
Chiudono la mostra due opere di Giacomo Balla rigorosamente italiane. Anche la loro cornice infatti è dipinta di bianco rosso e verde e la nostra bandiera è richiamata nei colori e nelle forme tratteggiate a rappresentare lo scoppio della prima guerra mondiale. Non a caso i suoi due quadri si chiamano ‘Insidie di guerra' e sono state dipinte nel 1915. E per finire, si resta attoniti ammirando l'opera ‘Esplosione di granata' di Nevinson, dove si esprime il momento travolgente e la tensione di un'epoca incerta quale il conflitto mondiale allora in corso.
La mostra si visita in poco più di un'ora. Il ‘tour delle opere' con le audioguide è un po' più lungo e dura circa 2 ore. Decisamente consigliato!
FUTURISMO
Avanguardia, avanguardie
Scuderie del Quirinale, Roma Via XXIV Maggio 16
Fino al 24 maggio 2009-04-15
Da domenica a giovedì h. 10 – 20
Venerdì e sabato h. 10- 22.30
Biglietto € 12,00 – Riduzioni da € 7,50 a € 6,00