Nella cultura cattolica cristiana, due feste spiccano su tutte durante l'arco dell'anno. Una, il Natale, cade sempre nello stesso giorno ed è al centro di un lungo periodo di ferie che ogni bambino agogna fin dall'inizio delle scuole in settembre. La seconda, la Pasqua, ha una data di ricorrenza variabile ma non aleatoria. Infatti, a causa delle diverse ipotesi sull'anno di morte di Gesù, il giorno della Resurrezione è calcolato secondo una formula matematica elaborata da Gauss intorno al 1800 (basata sulle fasi lunari) ed è compreso tra il 22 marzo ed il 25 aprile.
Ma ciò che differenzia maggiormente le due feste è il "parco dolci" che si presenta nelle vetrine dei negozi e sulle tavole imbandite. Mentre a Natale si parla soprattutto di panettoni, torroni e pandori, a Pasqua la fa da padrone l'Uovo di cioccolata, accompagnato da attori in tono minore come colombe e saporelli.
Fin da bambini, l'usanza di scambiare uova decorate e di cioccolata è sempre stato un rito imprescindibile. Il momento in cui l'uovo si rompe è quasi mistico e circondato da un'atmosfera simile a quella del capodanno. La sorpresa può essere poi un'esplosione di gioia o una delusione incolmabile.
Ma le uova vengono donate non solo ai bambini. E la tradizione di scambiarle, non solo di cioccolata ma anche con decorazioni variopinte, ha origini molto antiche, ed è legata alla simbologia dell'uovo.
Per rinnovare questa tradizione, anche quest'anno, come avviene con enorme successo ormai dal 2002, al Palazzo delle Esposizioni si svolge dal 1 aprile una mostra dedicata a questo oggetto, che possiede un valore simbolico il cui significato risale addirittura prima della venuta di Cristo, quando l'uovo era considerato simbolo di vita e rinascita. Dall'esplosione del Cristianesimo l'Uovo ha poi simboleggiato la resurrezione di Cristo e la rinascita dell'uomo.
Intitolata "L'arte nell'uovo di Pasqua", la mostra espone oltre 40 opere, realizzate da artisti di varia estrazione culturale e provenienza geografica. Tutte le creazioni, di qualunque fattura, hanno l'obbligo di dover avere la forma dell'uovo.
Come negli anni passati, la mostra continua ad avere scopi benefici ed umanitari e non solo culturali. Tramite la vendita delle opere d'arte, quest'anno verrà finanziata l'associazione scientifica Atena Onlus, impegnata nella ricerca nel campo della neurochirurgia.