Un mese ricco di appuntamenti al Museo Hendrik Christian Andersen.
Visite guidate, performance musicali e di danza, e per finire, una nuova mostra segnano la ripresa delle attività culturali dopo l’estate.
Ecco il calendario:
23 settembre (Giornate Europee del Patrimonio)
ore 17.30
Hendrik Christian Andersen scultore: le tecniche artistiche e le statue in bronzo conservate nel Museo
visita guidata a cura di Valerio Caporilli
ingresso libero fino a esaurimento posti
Hendrik Christian Andersen (Bergen 1872 – Roma 1940) è stato uno scultore statunitense di origine norvegese trasferitosi alle soglie del Novecento a Roma. È nella città che decide di stanziarsi, costruendo negli anni Venti la sua Villa Hélène, dedicata alla madre, divenuta poi casa-museo e aperta al pubblico dal 1999. Dal piano terra del museo, diviso in due grandi sale, partirà la nostra visita alla scoperta della collezione scultorea di Hendrik, comprendente statue di grandi dimensioni. Sarà così possibile, circondati dalle sue immense creature, comprendere tutte le fasi di ideazione e creazione: dal modellino in argilla alla scultura in gesso. Un piccolo spazio sarà poi riservato alla storia delle fonderie artistiche industriali di Roma, alle quali Andersen si rivolse e di cui abbiamo traccia sulle opere stesse, che avevano il compito di tradurre in bronzo le opere, prendendone prima di tutto i calchi.
ore 20.30
Performance musicale di BACO_GIOVANNI CRISTINO
ingresso libero fino a esaurimento posti
Per il finissage della Mostra Reperti / Chiara Valentini e in occasione dell’apertura serale delle Gep il Museo Hendrik Christian Andersen propone al pubblico la PERFORMANCE MUSICALE DI BACO_GIOVANNI CRISTINO
Baco. Compositore, pianista e docente. Nato a Mola di Bari nel 1987. Diplomato in pianoforte e composizione jazz al conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida del M° Gianni Lenoci. E’ attivo nel campo delle musiche di derivazione jazzistica e di matrice improvvisativa con diverse formazioni e in solo. Recentemente sta approfondendo lo studio della musica barocca, classica e romantica, sia per quanto riguarda gli aspetti interpretativi sia per la possibilità di inediti dialoghi con il contemporaneo. La sua ricerca coinvolge suoni acustici, field recordings e suoni elettronici per la creazione di composizioni originali eterogenee.
La mostra e il museo sabato sera saranno aperti fino alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 22.00).
24 settembre (Giornate Europee del Patrimonio)
ore 17.30
“Forme”
performance di danza contemporanea
ingresso libero fino a esaurimento posti
Performance di danza contemporanea ispirata ai temi e alle forme del museo.
A cura della Compagnia Millennium Dance Group.
Direzione artistica e coreografie: Fabrizio Costa e Davide Zimey.
Nata nel 2009, la compagnia Millennium Dance Group ha prodotto diversi spettacoli, partecipando a numerose rassegne per giovani compagnie emergenti. Rispetto alla maggior parte dell’offerta, orientata verso la danza contemporanea, lo stile coreografico è modern jazz con contaminazioni varie.
29 settembre
ore 11.30 preview stampa
ore 17.00 opening
Le tele di Penelope. Partitura a schema libero in 5 movimenti
personale di Danilo Maestosi
L’esposizione, curata da Erminia Pellecchia con la collaborazione di Maddalena Paolillo, resterà aperta al pubblico fino al 29 ottobre 2023.
Un viaggio tra l’età omerica e il nostro presente lacerato. Attraverso la figura di Penelope, presa in prestito da Danilo Maestosi per raccontare, insieme alla storia della moglie di Ulisse, la sua, la nostra storia. Un viaggio nel tempo, come tutte le mostre dell’artista romano, e la chiusura di un ciclo iniziato tre anni fa, dalla fine del 2019 al 2022 e che ora lo porta verso altre scene, cercando il contatto con le opere del Museo Andersen e la «città ideale» sognata dal pittore norvegese. Caratterizzato da due eventi di straordinario impatto collettivo – la lunga stagione del Covid e l’invasione dell’Ucraina – la mostra è, soprattutto, una riflessione sul senso dell’arte. Penelope è la pittura, lo strumento attraverso il quale Maestosi prova a demolire le nostre prigioni, il gesto di fantasia per immaginare un futuro possibile disfacendo e cercando forme, proprio come fa l’eroina greca che, nel rito creativo di tessere e scucire la sua tela infinita, prova a impadronirsi del proprio destino. La mostra delle tele di Penelope è come un filo teso tra abissi di speranza, orrore e attesa.
Museo Hendrik Christian Andersen
via Pasquale Stanislao Mancini, 20
00196 Roma
tel. +39 06 3219089
fonte: Museo Hendrik Christian Andersen