A quasi vent’anni dalla scomparsa si celebra l’artista livornese con un’ampia testimonianza del suo operato e uno studio approfondito sul suo ruolo all’interno del panorama futurista
La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e gli Archivi Gerardo Dottori celebrano, alla vigilia dei vent’anni dalla scomparsa, l’arte del pittore futurista Osvaldo Peruzzi (1907-2004), uno degli ultimi futuristi a divulgare le tesi rivoluzionarie del movimento marinettiano, con una mostra sintetica ma esaustiva della sua parabola espressiva dal titolo Osvaldo Peruzzi – Splendore geometrico futurista, in programma alla Galleria d’Arte Moderna dal 23 giugno al 15 ottobre 2023.
La mostra è promossa e organizzata da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con gli Archivi Gerardo Dottori e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. È curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni i quali si sono avvalsi della collaborazione del Comune di Livorno, dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole che possiede l’Archivio Peruzzi donato direttamente dall’artista, dall’Archivio di Stato di Milano che conserva suoi preziosi documenti e suoi interessanti disegni degli esordi artistici, e dalla Fondazione Livorno, che, a seguire, in occasione del 20° anniversario della scomparsa del futurista livornese, ospiterà presso i propri spazi espositivi la presente rassegna ampliata con tutti i dipinti della loro collezione.
Osvaldo Peruzzi è stato un personaggio non secondario degli sviluppi del Futurismo degli anni Trenta e primi anni Quaranta del Novecento per la sua spiccata e originale personalità maturatasi già sullo scorcio dei Venti e l’esordio dei Trenta, quando Marinetti lo battezzò futurista alla Galleria Pesaro di Milano. Il percorso espositivo, studiato dai due curatori Duranti e Baffoni, propone opere provenienti da collezioni pubbliche e private, oltre a quelle storiche e significative poco conosciute al grande pubblico messe a disposizione dalla famiglia dell’artista, grazie alla preziosa collaborazione delle figlie Stella e Cristina.
Nel percorso espositivo è possibile ammirare anche Aeropittura del 1934, di proprietà della Sovrintendenza Capitolina, Galleria d’Arte Moderna, una delle opere più conosciute dell’artista livornese e una fra le aeropitture dell’inizio degli anni Trenta più rappresentative delle nuove teorie estetiche futuriste, non a caso esposta al Guggenheim di New York nella grande mostra sul Futurismo del 2014. Un preciso segno distintivo del Futurismo a cavallo fra la prima stagione “eroica” e gli sviluppi successivi che porta direttamente alla fase dell’idealismo cosmico e ai preludi astratti.
A completare la mostra, oltre ai dipinti di Peruzzi, anche una sua tela tarda che ritrae il collega e amico futurista Gerardo Dottori e un gruppo di dodici disegni, comprendenti cinque cartoline postali, con disegni sul retro datati tra 1929 e il 1932, inviate all’epoca all’amico Armando Silvestri e oggi conservate presso l’Archivio di Stato di Milano. In ultimo, sarà possibile anche ammirare una serie di documenti inediti in prestito dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole.
Particolare attenzione, infine, è stata dedicata all’accessibilità in mostra: per le persone con disabilità visiva sono stati realizzati, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, un disegno a rilievo e un’audiodescrizione su audiopen, che consentono l’esplorazione tattile dell’opera Aeropittura del 1934. Saranno inoltre programmate visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati.
Fonte: Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura