Apre il 1 luglio e si protrarrà fino all’8 settembre, con l’arrivo di nuove opere nei due mesi espositivi, la mostra Maximalism a Roma.
Cosa sta succedendo?
Il massimalismo è la tendenza ad esporre il maggior numero di prodotti che possediamo e recentemente è diventata virale sul web. Che si tratti della collezione di beauty o delle ultime borse acquistate, la corrente del massimalismo rappresenta la risposta di molti utenti alla trend del decluttering, ovvero l’eliminazione di oggetti superflui. Corresponsabile anche un periodo storico negativo che rende molto complicato fare progetti per il futuro, molte persone scelgono di mostrare tutto quello che hanno.
Così, nei post online, crescono i contenuti rivolti all’estetica dell’eccesso, mentre il minimalismo sembra solo uno sfuocato ricordo.
Il massimalismo è storicamente una corrente dell’arte e dell’architettura; ma ormai come trend web viene usato per individuare il desiderio di ostentare tutto ciò che possediamo.
Questa è stata la risposta alla pandemia e al lockdown. In questi anni
le case sono diventate prigioni domestiche e tanti hanno cominciato a riempirle costantemente, accumulando oggetti, vestiti e mobili. L’abbondanza, la ridondanza sinonimi di ricchezza hanno stimolato il senso della gente, che ha percepito l’eccesso e l’ostentazione come via di fuga dai problemi esterni.
I social media hanno fatto il resto, connettendo le persone in una sorta di vortice senza fine dove si è in gara per mostrare gli ultimi acquisti, la propria collezione aggiornata.
Il minimalismo per contro è molto difficile. Siamo bombardati da maree di offerte di prodotti, per email sul web, sul cellulare. Il massimalismo, invece è perfetto, perché è un mezzo per mostrarsi. Questa tendenza non ha nulla a che fare con il disordine, ma mira a rendere orgoglioso chi ha tanti oggetti da mostrare e vuole con questo raccontare la propria storia.
Era l’inizio del 2019 quando la giapponese Marie Kondo divenne una star mondiale delle serie tv e con il suo libro “Il magico potere del riordino” spiegò come fare decluttering e sbarazzarsi di oggetti inutilizzati.
Oggi sui Instagram e Youtube si sceglie di fare post dedicati a collezioni massicce di oggetti, stanze e armadi traboccanti di vestiti, stanze traboccanti di trucco (una stanza con milioni di confezioni di trucco è molto impressionante!), piuttosto che le stanze dai mobili essenziali e gli armadi vuoti.
Il massimalismo è una opposizione al minimalismo come unica arma per tornare a prendere il controllo della propria esistenza.
Mentre con il minimalismo ci si vanta di avere l’essenziale, poche cose accuratamente scelte per sentirsi bene, si è arrivati per eccesso ad avere solo una forcina per i capelli, con il massimalismo si può esibire tutto ciò che si ama.
Mentre il minimalismo era strettamente collegato al concetto di stabilità in un mondo in veloce trasformazione, il massimalismo colma il vuoto della solitudine e dell’isolamento dei Millennial e della Generazione Z.
Questa collezione di artisti eterogenei, proprio per seguire questa tendenza, si amplierà nel corso dei due mesi di esposizione.
L’elenco completo degli artisti sarà aggiornato in tempo reale con i nuovi arrivi ed è disponibile sul nostro sito.
MAXIMALISM
1 luglio – 8 settembre 2023
Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma
Apertura: da lun a ven 11 – 17
Chiusura estiva dal 11 al 20 agosto
A cura di Cristina Madini
Sul web:
ROSSOCINABRO | exhibitions | Maximalism | Roma 1 luglio – 8 settembre 2023
Fonte: Tomaso Costa