British School at Rome 31.05 Opening | On the Meaning of ‘Gossip’

Nel suo nel libro “Caccia alle streghe, guerra alle ” (2020) Silvia Federici traccia la genealogia della parola “gossip”.
Il significato di questo termine è diventato dispregiativo in Europa solo nel XVI secolo, con l’avvento del capitalismo e con l’intento di distruggere la compatta comunità femminile che esisteva al tempo e che poteva contrastare le nuove classi sociali dominanti. Il pettegolezzo oggi indica discorsi informali, spesso dannosi per coloro che ne vengono colpiti ed è irrimediabilmente connesso alla sfera femminile o delle soggettività femminilizzate. Sono loro che fanno gossip, non avendo di meglio da fare. Eppure, come dice Federici, “in molte parti del mondo, le donne sono state storicamente viste come tessitrici di memoria, coloro che tenevano vive le voci del passato e le storie delle comunità, che le trasmettevano alle generazioni future e, così facendo, creavano un’identità collettiva e un profondo senso di coesione. Sono anche coloro che tramandavano conoscenze acquisite e saggezze – riguardanti rimedi medici, problemi di cuore e la comprensione del comportamento umano.”
Federici non è l’unica filosofa ad affrontare il significato della parola gossip. Nella teoria e nelle pratiche transfemministe questo termine ha fornito spesso spunti di riflessione e revisione delle strutture narrative storiche, quelle che ci sembrano così coerenti da essere immutabili e che tentiamo di decostruire basandoci sulle nostre personali esperienze.
Con queste premesse la mostra vuole indagare le differenti modalità di trasmissione e ricezione di saperi che le artiste invitate portano avanti nelle loro ricerche e che esulano dalle modalità normate di conoscenza. Che si tratti di archivi orali, metamorfosi della materia o pratiche collaborative, nei lavori in mostra le artiste mettono a fuoco il loro posizionamento nel mondo.

La pratica artistica di Maeve Brennan (Londra, UK) esplora la dimensione politica e storica della materia e del contesto. Brennan sviluppa ricerche a lungo termine, guidate da incontri personali, spesso affidandosi a professionisti che si occupano di pratiche materiali (geologi, archeologi, conservatori), con un’attenzione particolare al tema della riparazione. Lavorando con l’immagine in movimento, l’installazione, la sculturala e stampa, le sue opere dissotterrano storie stratificate, rivelando le strutture invisibili o nascoste che determinano il nostro ambiente di vita. Il suo lavoro in corso The Goods (2018 – oggi) traccia le reti sotterranee che facilitano il saccheggio, il contrabbando e il commercio del patrimonio culturale.

Catriona Gallagher (UK/IE) è un’artista visiva e filmmaker che lavora tra Northumberland, nel Regno Unito, e Atene, in Grecia. Il suo lavoro analizza la collisione tra il mondo antropico e quello naturale, esplorando i dettagli trascurati del nostro ambiente fisico e i loro paesaggi cognitivi speculari. Gallagher utilizza l’immagine in movimento, il disegno, la scrittura e i processi di ricerca per mappare le tracce fisiche e concettuali delle relazioni umane e non umane. Gallagher è co-fondatrice di A – DASH project space and studios, dove ha lavorato tra il 2016 e il 2019. Il suo lavoro è stato esposto nel Regno Unito, in Irlanda, Italia, Grecia e Francia e i suoi film sono stati presentati in anteprima ai festival Ann Arbor, Laterale, New Holland Island, Sheffield Doc Fest, Aesthetica, Ribalta e London Short film. Recentemente, il suo lavoro è stato sostenuto dall’Arts Council England e da Visual Arts in Rural Communities, nel Regno Unito, e da Creative Ireland e Roscommon Arts Centre, in Irlanda.

Holly Graham (Londra, UK) è un’artista il cui lavoro analizza i modi in cui la memoria e la narrativa danno forma alle storie collettive. Graham ha conseguito un BFA presso l’Università di Oxford e un MA in Printmaking al Royal College of Art. Tra i progetti personali recenti figurano commissioni con: Up Projects & Barnet Council (2023); TACO!, Londra (2021-23); Skelf, Online (2022); Robert Young Antiques, Londra (2021); Gaada, Shetland (2020); Goldsmiths CCA, Online (2020); e Southwark Park Galleries, Londra (2020). Graham è docente associata presso il Royal College of Art di Londra ed è cofondatrice di Cypher BILLBOARD, Londra.

Helena Hladilová (Kroměříž, CZ, vive e lavora in Toscana, IT) ha studiato Belle arti presso l’Università di Brno (Repubblica Ceca), l’accademia di Belle arti di Brera a Milano e all’accademia di Belle arti di Carrara. Nel 2018 ha co-fondato GUM Studio, un artist run space. Hladilová ha esposto presso importanti istituzioni e gallerie nazionali e internazionali, come: almanac Inn, Torino (2021), Kleine Humboldt Galerie, Berlino (2018), 0smicka, Humpolec (2018), SVIT, Praga (2017), L’ascensore, Palermo (2017), Treti Galaxy, Milano (2017), Polansky Gallery, Praga (2017), Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2017), American Academy, Roma (2016), National Gallery, Praga (2016), MaXXI, Roma (2015), Fanta Spazio, Milano (2015), MaCRO, Roma (2014), GaM, Torino (2013), Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2012), Fondazione antonio Ratti, Como (2012), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2012). Ha partecipato alla 6° Biennale di Praga (2013) e a Go West! – III Moscow International Biennale for Young Art presso il Muzeon Art Park a Mosca (2012).

Sharon Kelly (NI) vive e lavora tra il suo studio di QSS, Belfast e South Armagh, in Irlanda del Nord. Ha conseguito un Master in Fine Art presso l’Università dell’Ulster nel 1989. La pratica di Kelly si basa sulle intersezioni tra arte, vita, e sport ed esplora le idee di sinergia tra mente e corpo. Il suo lavoro comprende una varietà di media, tra cui disegno, installazione, scultura e immagini in movimento. Nel 2022 Kelly ha lavorato con le donne pugili del centro nord di Dublino, esplorando idee sulla resilienza e sulle sfide specifiche affrontate dalle donne nella boxe.
Nel 2022 ha ricevuto la borsa di studio della Pollock-Krasner Foundation, New York, USA e nel 2020 ha ottenuto la borsa di studio dell’Arts Council of Northern Ireland presso la British School at Rome, che ha dovuto sospendere a causa del Covid, e che ha poi completato nel marzo 2023. Ha ricevuto numerosi premi per le arti visive dall’Arts Council dell’Irlanda del Nord e, più recentemente, l’Artists International Development Fund per partecipare a una residenza di stampa presso il Frans Masereel Centrum, in Belgio, alla fine dell’estate 2023.

Lulù Nuti (IT/FR) vive e lavora tra Roma e Parigi.
Dopo gli studi all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris, Nuti ha esposto in Italia e all’estero.
Credendo fortemente nell’intelligenza della materia, capace di veicolare informazioni che vanno oltre
il limite del linguaggio, Lulù Nuti concepisce masse scultoree e installative in dialogo con lo spazio.
La sua ricerca indaga i sentimenti di responsabilità e di impotenza che la nostra epoca provoca
sull’essere umano, sulla percezione della realtà, sulla trasformazione delle abitudini e sul rapporto
con la natura.
Per l’occasione di questa mostra, l’artista collabora con la madre Marie-Agnès Nobecourt.

Lucy Tarquinio (Brooklyn, New York, USA) si è laureata con un BFA nel 2021 presso la Cooper Union e attualmente è borsista della Abbey Scholarship 2022-23 presso la British School at Rome. I suoi dipinti sono costruiti con un arduo processo di stratificazione e si confrontano con la soggettività, l’umore e la cura, affrontando il processo di creazione dell’immagine attraverso storie di astrazione e formalismo nel mezzo della pittura a olio.

Laura White (Londra, UK) si è laureata nel 1990 in Fine Art: Scultura presso la Loughborough University School of Art and Design e nel 2004 con un Master in Fine Art presso il Goldsmith College di Londra. Attualmente è docente di Fine Art presso la Goldsmiths, University of London. La sua pratica è interdisciplinare e si concentra sul processo e sul modo in cui gli oggetti/cose nascono, ponendo l’accento sulla manipolazione dei materiali, da quelli stabili come la ceramica e il cemento alla materia mutevole dell’argilla, della pasta di pane, della gomma siliconica e del metallo arrugginito. Recenti mostre includono: Rome, a portrait. Festival of Foreign Academies and Cultural Institutes (Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2023); Pollute Volute, Laura White (HS Projects, Londra, 2022); Skewed Logic (Coleman Projects, Londra, 2021); MASS (Saatchi Gallery, Londra, 2021); The Clever Girl Painter (Tintype, Londra, 2019); The Precious Clay: Porcelain in Contemporary Art (Museum of Royal Worcester, 2018-19); As Much About Forgetting (Viborg Kunsthal, Danimarca, 2018); Double agents and great refusers (The Agency Gallery, Londra, 2017).


On the Meaning of ‘Gossip’
con Maeve Brennan, Catriona Gallagher, Holly Graham, Helena Hladilová, Sharon Kelly, Lulù Nuti e Marie-Agnès Nobecourt, Lucy Tarquinio, Laura White

The British School at Rome
Via Gramsci 61
00197 Roma
Inaugurazione: 31 maggio 18:00 – 20:30
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.
Chiusura straordinaria: 2 giugno.
Comunicazione BSR Silvia Calderoni

Ufficio Stampa UC studio

Fonte: Ufficio Stampa UC STUDIO

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