Il Guercino fu senza dubbio, uno dei più importanti pittori del Seicento italiano. E’ proprio con una mostra a lui dedicata, che viene inaugurato un nuovo spazio all’interno di Palazzo Barberini, uno spazio rivolto a esposizioni temporanee.
Palazzo Barberini torna così alla sua naturale destinazione, ossia edificio deputato ad ospitare pregevoli mostre e ad essere struttura museale.
La mostra “Guercino, capolavori da Cento e da Roma (1591 – 1666)”, è dedicata alla memoria del grande lavoro di recupero realizzato dallo storico dell’arte, Denis Mahon, da poco scomparso. Costui ha, nella metà del secolo passato, recuperato proprio diversi artisti del Seicento un pochino dimenticati, fra cui proprio il Guercino. Ecco, perciò, l’importanza di ribadire il lavoro del critico e, chiaramente, la valenza dell’artista.
Il Guercino, vero nome Giovanni Francesco Barbieri, è stato così soprannominato, o almeno dice la tradizione, a causa dello strabismo provocato da un grosso spavento, avvenuto quando si trovava ancora in culla. Non è facile inquadrare il suo stile pittorico ma, si può dire, che si trova all’incrocio tra caravaggismo e classicismo. Centrale è la valenza delle luci nelle sue opere. Tuttavia, ciò non deve essere confuso e accostato con l’uso, in apparenza simile, del Caravaggio. Costui, infatti, utilizza i contrasti forti di luce per mettere in rilievo la plasticità delle forme, mentre il Guercino vuole soltanto trovare effetti di luce.
Sono 35 i capolavori che si potranno ammirare a Palazzo Barberini. Le opere manifestano tutto il percorso artistico del Guercino, dal lavoro di bottega, per poi passare ai mutamenti di stile e tecnica, fino agli ultimissimi anni.
La mostra è stata inaugurata il 16 di dicembre e sarà possibile visitarla fino al 29 aprile 2012.