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Tappa ad Ellis Island

Gli Italiani d’America, in mostra nelle foto esposte da dicembre e fino al 28 febbraio 2009 alla Casa della Memoria e della Storia di Roma.
Oggi nel pieno dell’era Internet, apprendiamo ‘last minute’ che per poter entrare negli Stati Uniti, dal 12 gennaio 2009 è obbligatoria una registrazione online da completare 72 ore prima di partire. A distanza di soli 50 anni dall’era della forte emigrazione europea verso il “Nuovomondo”, come scriveva Emanuele Crialese nel suo libro o come cantava Elisa nel suo recital ‘Ellis Island’.

museo_storia"Ellis Island: italiani d'America" è una mostra fotografica che ripercorre gli anni dell’immigrazione italiana negli Stati Uniti.  Un’epoca
che va dalla fine dell’Ottocento a metà Novecento, gli anni della
speranza nel sogno americano. Ricordate i versi cantati da Francesco De
Gregori che raccontano povertà e grandi transatlantici con la loro
terza classe che costa solo ‘dolore e spavento’? L’ISOLA DELLE
LACRIME, come veniva chiamata Ellis Island, è solo la tappa finale del
lungo, difficile e umiliante viaggio per la ricerca  della
speranza. Il punto dove arrivavano e si smarrivano le valigie di
cartone o quelle chiuse con lo spago. Dove i più poveri dovevano
passare un’esame, medico ma anche attitudinale e linguistico, per poter
sbarcare.

Il percorso della mostra si snoda attraverso il più grande flusso migratorio di tutti i tempi, con fulcro Ellis Island: un isolotto
a circa un miglio da Manhattan, alla foce del fiume Hudson nella baia
di New York che per oltre sessant'anni, dal 1892 al 1954, è stato la frontiera d’ingresso per milioni di immigrati che partivano dalle loro terre di origine sperando di stabilirsi negli Stati Uniti.

"Partire", "Arrivare" e "Vivere in America" sono tre le sezioni tematiche della mostra.

Partire: I motivi, gli umori e le speranze degli Italiani che decisero di emigrare. I timori verso il mito di una terra sconosciuta, le grandi emozioni per costruire un futuro per le proprie famiglie.  Impossibile in Italia. Nostalgia e lontananza, sempre con lo sguardo verso il ritorno alla terra natia.  Le
formalità da sbrigare per le compagnie di navigazione, che erano
comunque responsabili dei passeggeri che imbarcavano. In caso di rifiuto da parte delle autorità americane, infatti, dovevano farsi carico del loro ritorno in Europa.

ellisislandArrivare: Le tante ispezioni cui venivano sottoposti i più poveri. Solo
loro erano obbligati a ‘fare tappa’ ad Ellis Island. I viaggiatori
normali, non in terza classe, pagavano e passavano la visita con medico
e ufficiale di bordo, sbarcando a New York senza problemi. Gli
ispettori sanitari analizzavano gli immigranti ‘poveri’ già mentre
salivano a bordo, sottoponendoli poi agli altri esami, con test che
dovevano evidenziare le capacità intellettive, e secondo le difficoltà
conseguenti alla difficile comprensione della lingua.

american_flagVivere in America: L’integrazione
nel nuovo contesto fu molto difficile sia per gli uomini addetti ai
lavori più faticosi e umili che per le , alle prese con il lavoro
a domicilio. Negli Stati Uniti la presenza femminile migrante passò dal
21,1% degli anni 1882-90, fino al 40% negli anni tra il 1923 e il
1930.Anni e anni culminati in quella “fantastica pioggia d'oro”, così  come venne definito l'afflusso di capitali verso l'Italia provenienti dalle rimesse degli emigranti. Immagini
importanti che testimoniano la ricostruzione di un'epoca e tracciano il
ritratto di un'umanità molto simile a quella sofferente e speranzosa
degli extracomunitari di oggi. Un po’ il quadro della Vecchia Europa di
adesso.

Insieme alle fotografie, in mostra ci sono gli esempi dei test intellettivi originali cui venivano sottoposti gli immigranti e l’inspection card segnaletica  per raggiungere il molo ‘chimera’: quello del traghetto per Manhattan.

Giovedì 26 febbraio 2009 per la serata di chiusura, canteranno Giovanna Marini e Mariano De Simone,
canzoni dal repertorio popolare, per ripercorrere in musica le vicende
degli emigranti (iniziativa in collaborazione con il Circolo Gianni
Bosio)."Ellis Island: italiani d'America" è un'iniziativa nata da un'idea di Nino Di Paolo in collaborazione con il Museo dell'Emigrazione di Cansano (L'Aquila), promossa dal Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Dipartimento IV, con l'organizzazione e la cura di PAV, in collaborazione con Zètema Progetto .

Luogo: Casa della Memoria e della Storia
Indirizzo: Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere)
Data: dal 20 dicembre 2008 FINO al 28 febbraio 2009
Orario: Lunedì-Sabato ore 10-18. Chiuso la Domenica.

Prezzo: ingresso libero
Info: 060608
Telefono: 06.6876543
Link: www.casadellamemoria.culturaroma.itwww.comune.roma.it/cultura

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