Quarant’anni fa è avvenuta la strage di Primavalle, in cui persero la vita Stefano e Virgilio Mattei e questo causato da un incendio doloso provocato da alcuni esponenti di Potere Operaio, un gruppo della sinistra extraparlamentare attivo in quel periodo. Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’Associazione Fratelli Mattei hanno deciso di promuovere, con la collaborazione di Zètema, la mostra denominata “Oltre verità e giustizia. Anni di piombo a Roma: a quarant’anni dalla strage di Primavalle”.
Tale esposizione, presente fino al 12 maggio 2013 alla Centrale Montemartini, ha l’obiettivo di richiamare alla mente un periodo complesso e tragico, che interessò Roma. La mostra, dunque, vuole raccontare cosa è accaduto al periodo degli “anni di piombo”, cercando una chiave di lettura partecipativa proprio partendo dalla memoria della strage di Primavalle. Si cerca, dunque, di tirare le somme, raccontando diciannove “casi irrisolti”, dall’aprile del 1973 al maggio del 1991. 83 vittime del terrorismo dal 1969 al 1991, solo a Roma: dalla strage di Primavalle del 1973, all’uccisione nel 1977 di Walter Rossi, all’assassinio di Franco Bigonzetto, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni nel 1978 in quella conosciuta a tutti come la strage di Acca Larentia, fino all’incendio del Centro Sociale in cui perse la vita nel 1991 Auro Bruni. Sono tutti casi non ancora chiariti del tutto e che vengono raccontati pure con il supporto delle pagine dei maggiori quotidiani dell’epoca, esposte su pannelli. Chiude il percorso della mostra, un lungo elenco, 83 nomi, ciascuno una storia, ciascuno una tragedia. Si tratta di tutte le vittime del terrorismo, nella Capitale, dal 1969 al 1991.